Fantasanremo

Fantasanremo? Ora ha anche una sigla, ecco chi l’ha scritta

C'è chi tifa per chi canta, chi se lo guarda solo per il Fanta

di wheremagichappens
Questo articolo è il numero 14 su 21 nella serie Sanremo 2023

Perché Sanremo è Sanremo…o Fantasanremo?

Il conto alla rovescia è ufficialmente terminato, da stasera potremo finalmente assistere alla tanto attesa 73esima edizione del Festival di Sanremo e la ‘Fantasanremo mania’ continua a crescere, grazie alla recente pubblicazione della sigla inedita “C’è un tam-tam” da parte della band torinese Eugenio in Via di Gioia.

Proprio così, pochi giorni dopo il via alle iscrizioni per il gioco ormai irrinunciabile per i fan più appassionati dell’evento, esce la “Fantasanremo Official Anthem” sulle piattaforme social principali. Ed è subito hit con mezzo milione di ascolti in meno di 24 ore.

In un solo minuto e mezzo è racchiuso tutto lo spirito che contraddistingue il gioco, rigorosamente raccontato in stile EIVDG con ironia e sagacia.

C’è lo zio (J-Ax), Paola e Chiara, sembra il Festivalbar” canta Eugenio Cesaro, ironizzando sulla scelta degli artisti in gara.

C’è chi tifa per chi canta, chi se lo guarda solo per il Fanta” sottolineando la popolarità del gioco, in grado di coinvolgere davvero chiunque.

Ma chi sono gli Eugenio in Via di Gioia? Molti si ricorderanno del loro singolo “Tzunami”, presentato proprio sul palco dell’Ariston all’interno della sezione ‘nuove proposte’ dell’edizione 2020, aggiudicandosi il premio della critica “Mia Martini”.

Fantasanremo
Eugenio in Via di Gioia autori della ‘sigla’ del Fantasanremo

La band, però, apparteneva alla scena indie-pop italiana da molto prima dell’esperienza sanremese, e proprio quest’anno celebra i 10 anni di carriera.

È infatti nel 2013 che Eugenio Cesaro (voce e chitarra), Emanuele Via (tastiere, fisarmoniche), Paolo Di Gioia (batteria e percussioni) e Lorenzo Federici (basso) decidono di avviare un progetto musicale che parte dalle strade di Torino e unisce canzoni, riflessioni critiche e azioni concrete su ambiente e società, arrivando a pubblicare ben 6 album in cui appaiono alcuni dei singoli più popolari del panorama indie italiano degli ultimi anni e dando vita a un vero e proprio movimento culturale.

“C’è un tam-tam” però non rappresenta il primo singolo legato a un grande evento come il Festival di Sanremo. Infatti lo scorso anno, in occasione dell’Eurovision Song Contest che si è tenuto a Torino, gli EIVDG hanno scritto il brano “Eurovision in Turin”, altro caso mediatico in cui, nel ritornello, si rivolgevano all’influencer Chiara Ferragni, cantando: “Please Ferragni come to visit Musei Egizi / ‘cause we want to be famous like Uffizi”.

Come sappiamo, la Ferragni quest’anno sarà co-conduttrice del Festival della Canzone Italiana, quindi anche in “C’è un tam-tam” non poteva mancare un altro appello all’influencer, nel pezzo: “E c’è un’ultima richiesta, Ferragni please: Ama’ porta i Pooh, tu portaci i Jalisse”.

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