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Francesca Michielin: ritorno a Sanremo
Arriva febbraio e, puntale come un orologio ligure, l’Italia si sveglia nel bel mezzo della settimana che scandisce uno degli eventi musicali nonché televisivi più importanti dell’anno: il Festival di Sanremo. Già da anni definito una pietra miliare del panorama canoro italico (giunto ormai alla sua settantaduesima edizione).
Ovviamente in un contesto fatto di note e di spartiti noi di Where Magic Happens non avremmo potuto non dire la nostra quindi, per questa settimana, lasceremo da parte il mondo del cinema (incontrato ad esempio con Tom Holland e Gal Gadot) per concentrarci sulla tanto amata quanto odiata kermesse dedicata alla musica italiana.

Moltissime saranno in questi 5 giorni le personalità che calcheranno il palco sanremese: dal conduttore/direttore artistico Amadeus alle co-conduttrici (vedasi Sabrina Ferilli e Drusilla Foer tra le altre), dai cantanti in gara ai super-ospiti. Tuttavia, per questa volta, ho optato per una scelta un po’ particolare che vedrà il piatto della settimana dedicato a Francesca Michielin la quale, oltre a duettare con Emma Marrone, debutterà anche in una veste del tutto nuova, dirigendo infatti l’orchestra (questione questa che sembrerebbe aver suscitato diverse polemiche per via della mancanza di un diploma di Conservatorio).
Una ragazza con il fattore X

Come si potrà ben immaginare, comunque, Francesca non è arrivata come se nulla fosse a prendere in mano la bacchetta da Direttore, sicché nel corso degli anni non sono di certo mancate le occasioni per accumulare via via sempre maggiore esperienza canora (e non solo).
La cantautrice che oggi conosciamo, infatti, come molti altri ha iniziato ad avvicinarsi a questo mondo ai tempi della scuola, entrando tra le varie cose in un coro gospel della nativa Bassano del Grappa.
Non trascorre così molto tempo prima che Francesca decida di partecipare alla quinta edizione di X-Factor capitanata da Simona Ventura (nella stessa categoria della nipote della mia professoressa di diritto, Nicole Tuzii, della serie quanto piccolo è il mondo, ndr), riuscendo a guadagnarsi un meritatissimo primo posto.
La vittoria al talent si rivela così un trampolino per tuffarsi nel mercato musicale grazie al suo primo EP, Distratto, contenente l’omonimo singolo composto nientemeno che da Roberto Casalino ed Elisa.
Come la X si eleva al quadrato

Visto allora l’ottimo debutto di Franscesca Michielin, perché interrompere una promettente carriera quando può continuare a produrre musica? E infatti ecco che presto arriva l’album in studio numero 1, Riflessi di Me, accompagnato da diverse prime collaborazioni come Cigno Nero con Fedez, senza poi contare l’apertura di numerosi concerti di mostri sacri come l’immortale Franco Battiato.
Questa grande quantità di talento non passa inosservata nemmeno all’estero, poiché viene scelta per scrivere una delle tracce presenti nella colonna sonora di The Amazing Spider-Man 2, Amazing, con cui anticipa l’album di20 e la sua riedizione di20are, contenente il brano Nessun Grado di Separazione, con il quale esordisce sul palco di Sanremo nel 2016, piazzandosi seconda (arrivando comunque a rappresentare l’Italia all’Eurovision pochi mesi dopo andando a sostituire gli Stadio).
A questo punto il cammino di Francesca è diventato inarrestabile, dal momento in cui seguono diversi altri lavori come i dischi 2640 e Feat (stato di natura) e il secondo EP Nice to Meet You; il tutto condito da tour e altre collaborazioni (come quella con Cristina d’Avena o nuovamente Fedez, con cui torna a Sanremo nel 2021 sempre ottenendo l’argento per Chiamami per Nome).
Se Francesca Michielin fosse un piatto
Dopo aver ripercorso le tappe musicali di Francesca (recentemente dedicatasi alla scrittura con Il Cuore è un organo), e soprattutto le sue parentesi sanremesi passate e prossime, siamo pronti alla fatidica assegnazione della ricetta, sulla quale andremo a soffermarci tra poco, subito dopo un’ultima digressione stilistica e caratteriale.

Se da un lato abbiamo una decisa predominanza del pop, al cui servizio si ha la padronanza di diversi strumenti musicali, dall’altro abbiamo comunque delle influenze legate anche ad altri generi, a partire dal rock fino ad arrivare all’indie-folk dei Bon Iver e a Taylor Swift, di cui è grande fan (oltre ad essere appassionata di calcio e formula 1).
Passando poi alle vibrazioni trasmesse da Francesca bisogna invece sottolineare come insieme all’immagine da ragazza della porta accanto, emerga una lato estremamente forte e maturo paragonabile a un Vulcano (volendo fare una mezza-citazione).
Ho dunque scelto, anche alla luce di un certo interesse per l’ambiente, di optare per un antipasto con qualche sfumatura di “verde” dal sapore delicato ma anche deciso e avvolgente: nello specifico una tartare di gamberi rossi di Sanremo accompagnata con della guacamole.
“Ha una freschezza nella voce che rende tutto cristallino. Vedo in lei una purezza e una limpidezza interpretativa quasi adolescenziale e, nel contempo, una grande forza espressiva.”
Cheope
A pesca di ingredienti

Svelato il parallismo siamo pronti come sempre a far tappa al supermercato di fiducia per comprare gli ingredienti necessari per servire le nostre solite 4 persone.
Per prima cosa occorreranno 800g di gamberi freschi, possibilmente di Sanremo (ma sostituibili tranquillamente con altre varietà più facilmente reperibili o meno costose) ma in ogni caso freschissimi e abbattuti, in quanto dovranno essere consumati a crudo (meglio quindi evitare spiacevoli parassiti).
Per quanto riguarda invece la guacamole serviranno 1 avocado maturo, 1 filo di olio EVO, sale e pepe quanto basta, il succo di mezzo lime, 15ml di Tequila (1 cucchiaio), 1 cipollotto, 1 mazzetto di coriandolo fresco e 5 pomodorini.
All’occorrenza è possibile variare le quantità di lime, cipollotto, coriandolo e tequila per adattare il piatto al proprio gusto personale.
Terminati gli acquisti siamo allora pronti a correre in cucina, magari facendoci tenere compagnia da un pezzo di Francesca Michielin, magari proprio Tropicale.
Tra il rosso e il verde

Iniziamo subito con il pulire i gamberi privandoli delle teste e dei carapaci, i quali, anziché essere gettati nella pattumiera possono essere tranquillamente utilizzati per preparare una bisque, oltre che del filamento nero che oltre a essere poco gradevole alla vista avrebbe anche un pessimo effetto sul gusto. Tritare i gamberi con un coltello, salare, pepare, aggiungere un filo d’olio e lasciar riposare in frigorifero.

Nel frattempo ci si può dedicare alla guacamole, per cui bisognerà per prima cosa aprire in due l’avocado eliminandone il grosso nocciolo, andando poi a estrarre la polpa che dovrà essere disposta in una ciotola.
Tritare quindi in maniera più o meno fine (sempre a seconda dei gusti) il cipollotto e il coriandolo, tagliare a dadini i pomodorini.
Schiacciare con i rebbi di una forchetta la polpa di avocado (mai usare il frullatore!) e aggiungervi la Tequila e il succo di lime, subito seguito da cipollotto, coriandolo, pomodoro e un filo d’olio. Regolare di sale e di pepe.
Semplice ma d’effetto
Preparate così le basi è arrivato il momento di impiattare il nostro antipasto sanremese dedicato a Francesca Michielin.
Aiutandosi con un coppapasta (aiuterà a mantenere la forma scongiurando la creazione di un gustoso ma invedibile mappazzone) bisognerà disporre in ogni piattino una strato uniforme di guacamole, su cui andrà quindi distribuita la tartare di gambero.
L’ideaele per guarnire sarebbe quindi un semplicissimo filo d’olio d’oliva, tuttavia nessuno vieta di utilizzare anche crostini di pane, insalata, fiori edibili o ancora foglie di coriandolo.
Terminata anche questa ricetta siamo allora pronti a sederci sul divano per goderci le serate di Sanremo, in attesa del nostro solito appuntamento del mercoledì. Stay tuned!
E per chiudere, un classico, Sola