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Il gioco delle sedie
Con i Bootcamp si è a metà del lungo percorso di selezione per X Factor. Il secondo step per la scelta dei concorrenti si presenta come una sorta di crudele gioco delle sedie. Dodici sono gli artisti che arrivano dinanzi al proprio giudice e cinque sono i posti disponibili per la fase successiva: gli Home Visit. Sedersi su una delle sedie non è, purtroppo, una garanzia. Sky Uno ha trasmesso i Bootcamp in due episodi, regalando allo spettatore una suspense maggiore.

Le prime audizioni di X Factor avevano presentato al pubblico tantissimi talenti, alcuni dei quali con la strada apparentemente spianata per il programma serale. Con immensa meraviglia, le selezioni da parte dei quattro giudici non sono andate come ci si aspettava. Molte promesse son venute meno, moltissimi artisti hanno deluso le aspettative mentre altri hanno sorpreso a tal punto da scalare la vetta e guadagnarsi una sedia. Due puntate di X Factor 2021 piene di eventi inaspettati, non sempre in senso positivo. Vediamo insieme cosa i criteri di scelta e valutazione dei giudici hanno portato alla luce.
X Factor: un trampolino di lancio o una vetrina?
I giudici hanno chiarito i propri obiettivi solo fino ad un certo punto. Nessuno tra Emma, Agnelli, Mika e Hell Raton ha svelato quali sono i piani per i live, ma una cosa è certa: ognuno ha una propria linea da seguire e alla quale restare fedele fino alla fine. Molti artisti, soprattutto i più giovani, pur avendo mostrato una forte capacità canora e comunicativa non sono riusciti a superare le selezioni non perché poco convincenti ma, semplicemente, non in linea con i progetti della giuria.
È il caso della sedicenne Raffaella Scagliola che, assieme alla sua chitarra, aveva inaugurato e conquistato il palco di X Factor (con una cover di “Better In Color” di Lizzo). Una voce strabiliante per una ragazza della sua età che, se in un primo momento aveva conquistato tutti, ai Bootcamp non ha ricevuto neanche una sedia temporanea dal nostro Mika. Ancora: Miriam, altra giovanissima, era stata presentata alle audizioni come un diamante grezzo da preservare a tutti i costi, eppure nel momento decisivo Manuel Agnelli fa alzare l’artista cedendo il posto a qualcun altro.

Quest’anno appare chiaro che il palco di X Factor non sia un luogo adatto ai più giovani. L’eliminazione delle categorie ha certamente abbattuto numerose barriere. L’assenza di under donne e under uomini, a quanto pare, rischia di penalizzare coloro che hanno sempre visto, in questo talent show, un potente trampolino di lancio per la carriera.
Si parla spesso, in queste puntate, della ricerca di nuovi talenti ai quali viene richiesta un’identità ben definita, ed è chiaro che un cantante o una band con un piccolo background alle spalle abbia più chance di un giovane ragazzo o una giovane ragazza che si interfaccia con questo mondo per la prima volta. Il palco diventa così una sorta di vetrina per chi ha più esperienza.
Una concorrenza femminile pressoché assente
L’esclusione di una serie di giovani concorrenti donne ha dato involontariamente vita ad una problematica che non si era mai presentata nelle edizioni precedenti. Il caso ha voluto che – per giovane età o per altri motivi specifici – ogni team di cinque concorrenti abbia momentaneamente un solo membro donna. L’ulteriore selezione degli Home Visit potrebbe, inoltre, far nascere squadre di soli uomini.
Noi crediamo assolutamente alla casualità e alla buona fede dei giudici, nonché alla loro imparzialità. È giustissimo che il talento vada oltre il genere maschile e femminile e che venga valutato solo ed esclusivamente in base a criteri prettamente artistici e musicali. Questa scelta iniziale, tuttavia, genera un po’ di malcontento nel pubblico, non solo quello femminile, e dà spazio ad una serie di quesiti.
Se X Factor – come abbiamo detto – ha la funzione di vetrina per questi artisti, è lecito mostrare che ci sia una netta prevalenza di un genere – uomini in tal caso – piuttosto che un altro?
Il panorama delle voci femminili perde più occasioni di arricchirsi quest’anno? Forse sono domande senza una risposta univoca, e forse qualcuno potrebbe dire che non esiste solo X Factor. Eppure questo talent show ha un’audience così ampia da costituire davvero un’occasione mancata. In un Paese dove il mondo dello spettacolo si è congelato per due anni a causa di una pandemia mondiale, un programma del genere ripartito alla grande poteva davvero essere un’opportunità d’oro.

I Bootcamp hanno rivelato alcune contraddizioni ed incoerenze rispetto ai propositi iniziali, o perlomeno rispetto a ciò che il pubblico si aspettava alle audizioni. È stato spiacevole vedere moltissimi artisti davvero talentuosi abbandonare il palco ma coloro che son rimasti in gara hanno sicuramente meritato una sedia.
Vi ricordo sempre che potete trovare tutte le esibizioni non solo sul sito ufficiale di Sky.it ma anche sull’app X Factor 2021, disponibile sia su Apple Store sia su Play Store.
Non ci resta che aspettare gli Home Visit, di cui parlerò sempre qui su Where Magic Happens!
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