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Cosa cambia quest’anno?
Da pochi giorni Sky Uno ha trasmesso la terza e ultima puntata delle nuove audizioni di X Factor Italia, il talent show musicale più atteso, mostrando ai telespettatori le nuove proposte del 2021. Possiamo subito chiamarla l’edizione delle novità. Alessandro Cattelan, conduttore storico, lascia il proprio posto a Ludovico Tersigni, attore e musicista classe ‘95 che, con una grande voglia di mettersi in gioco, affronta questi primi tre episodi con competenza ma soprattutto con tanta simpatia.
Altra novità sarà la futura composizione dei team, non più distinti per categorie, con lo scopo di rendere i gruppi eterogenei. I giudici, unica costante, sono ancora Emma Marrone, Manuel Agnelli, Hell Raton e Mika: un quartetto che racchiude in sé un connubio di generi capace di andare incontro alle necessità dei nuovi concorrenti.

Alla ricerca di originalità
Come ogni anno, già dalle audizioni sembra che alcuni nuovi talenti abbiano la strada spianata verso le serate live. La ricerca di originalità è sempre il primo motore di questo talent che, come sappiamo, tende a non lasciar posto alle mere copie di ciò che già esiste nel panorama musicale, e alcuni aspiranti concorrenti hanno davvero lasciato il segno con reinterpretazioni più uniche che rare – consigliamo l’esibizione di Erio con la sua cover eterea di ‘Can’t Help Falling In Love‘ – e con una serie di inediti.
Quest’anno come non mai, negli studi di X Factor il cantautorato ha trovato un terreno fertile, soprattutto per rap e trap, i generi più in voga nel nuovo panorama musicale italiano. La presenza di Hell Raton, che sicuramente ha invogliato gli aspiranti rapper, è chiaramente un’arma a doppio taglio. La sua esperienza nel settore può essere tanto un punto di appoggio quanto un forte fattore discriminante, e per i nuovi concorrenti raggiungere l’originalità sembra essere ancora un traguardo difficile ma non impossibile. Il terzo round ha poi ribaltato la situazione, con una serie di inediti rock, attirando l’attenzione di Manuel Agnelli.
Questione di lingua
Negli ultimi anni, X Factor Italia tende a essere un talent molto poco italiano. Che siano cover o inediti, sono davvero in pochi a proporre brani in lingua italiana e, quando invece son presenti nel repertorio, non sono scelti come biglietto da visita. Curioso è il caso di una delle prime band, Why, The Moon, che conquista lo step successivo con un brano in inglese, ECHO//EGO, scritto da loro. Alla domanda di Agnelli “Perché scrivete in inglese?” la carismatica frontwoman risponde “Perché è più facile scrivere in inglese in Italia”.

I veterani di X Factor sanno bene quanto alcuni giudici siano spinti dalla complicatissima ricerca di un nuovo cantautorato italiano, specie nei generi pop e rock. Ce lo stanno dimostrando i Maneskin, un tempo finalisti di X Factor 2017 e ora una della band più acclamate a livello internazionale con brani soprattutto italiani.
Sicuramente, come molti talenti ammettono, la scrittura in inglese rappresenta il tentativo di essere universali. D’altro canto, però, c’è chi vede questa scelta come una sorta di scorciatoia per non affrontare la difficoltà di creare un punto di incontro tra ritmo e parole in una lingua tanto familiare quanto ostica. Quanti di loro saranno davvero capaci di rinnovare la musica italiana e di proporla sul panorama internazionale?
Una cosa è certa. A rendere questo programma un luogo senza barriere nazionali sono innanzitutto i talenti stranieri, come Uomini Coreani o la piccola Nika Paris dalla Bulgaria, giunti a X Factor Italia eliminando ogni muro possibile. Ancora, qualcuno ha scelto di osare, portando sul palco linguaggi universali, fatti talvolta soltanto di suoni.

X Factor “Open-Minded”
Quest’anno non si parlerà solo di musica. La produzione, in collaborazione con la Opel, vuole trasmettere agli spettatori la sua vicinanza alle tematiche LGBTQ+ con un titolo, X-Factor Opel Minded – richiamando il temine open-minded – volto all’attenzione per una serie di tematiche su cui, purtroppo, non c’è mai abbastanza informazione. L’idea di creare dei team eterogenei, eliminando la limitante distinzione tra under uomini e under donne, ne è un chiaro indizio.
Un concorrente in particolare, Jathson, nel presentarsi alla giuria ha introdotto la questione tanto dibattuta dei pronomi.

È un gesto che fa riflettere molto sulla storia del talent show e, in generale, della tv italiana. Sessualità e identità di genere, per troppo tempo dei tabù nel mondo dello spettacolo così come in quello di tutti i giorni, hanno frenato una marea di nuovi talenti che, per timore o per ignoranza altrui, non avevano i mezzi per esprimersi in totale libertà.
Lo sdoganamento e i nuovi approcci di cui, grazie soprattutto a internet e ai social, possiamo godere negli ultimissimi tempi, hanno dato una spinta a tutte le persone che, vogliose di farsi conoscere e di dire la loro attraverso la musica, decidono di portare il proprio bagaglio personale su un palco, di fronte a milioni di telespettatori.
Noi, d’altra parte, ringraziamo la determinazione di questi nuovi talenti che scelgono di diffondere la propria parola superando delle barriere che, per troppo tempo, sono state erette e mai demolite del tutto. Le sole cose che contano sul palco di X Factor sono due: la musica e il cuore di chi la diffonde.
Queste sono le premesse che ci guidano verso i Bootcamp e la formazione dei team. Per ascoltare o riascoltare tutte le esibizioni è sufficiente scaricare l’app X Factor 2021 sull’Apple Store o su Google Play e scegliere i vostri concorrenti preferiti. Vi aspettiamo la prossima settimana con un altro speciale X Factor qui su Where Magic Happens!