Se fosse un piatto
ARTICOLO
Eddie Redmayne

Eddie Redmayne: anatre fantastiche e come cucinarle

Per una ricetta un po' più tecnica del solito

Eddie Redmayne con qualche giorno di ritardo

I Segreti di Silente

Dopo le abbuffate di Pasqua e Pasquetta potremmo mai noi astenerci dal cucinare? Ovviamente no, e mentre siamo ancora inebriati dal giubilo per i festeggiamenti del mio compleanno (con la sua scia di egomania) possiamo finalmente tornare alle cose serie, come le uscite cinematografiche, che questa volta andremo a prendere in considerazione seppur con un po’ di ritardo.

Newt Scamader aka Eddie Redmayne
Newt Scamader aka Eddie Redmayne

Esattamente una settimana fa, infatti, il 13 aprile, debuttava in sala il terzo capitolo della saga dedicata ad Animali Fantastici (I Segreti di Silente). Pertanto, quale occasione migliore per trarre qualche spunto da traslare in cucina?

Trattandosi però di un film corale, con una miriade di personaggi, un po’ come fatto un po’ di tempo fa con le Spice Girls( tra le quali scegliemmo Geri), dobbiamo selezionare un membro del cast su cui soffermarci. Di conseguenza, nonostante le potenzialità di un piatto a base di Jude Law, abbiamo optato per il volto di Newt Scamander, ossia Eddie Redmayne, poliedrico attore londinese dall’indiscutibile talento.

Un importante compagno di classe

In veste di modello
In veste di modello

Come ormai ben sappiamo, salvo alcuni casi, la notorietà tendenzialmente non spunta come un fungo dopo una pioggia d’autunno, ma è preceduta da un tragitto più o meno difficoltoso (che ovviamente ha un suo punto di partenza).

Tutto questo è valido anche per Eddie Redmayne, il cui percorso accademico, in origine, avrebbe fatto supporre ben altri sbocchi lavorativi (nonostante alcune esperienze recitative risalenti ala fine degli anni Novanta). Sicché, dopo aver frequentato Eton nientemeno che insieme al Principe William (che forse un giorno lontanissimo sarà Re di Gran Bretagna), si era infatti dedicato alla storia dell’arte al Trinity College di Cambridge.

Dopo la laurea, tuttavia, Eddie si risveglia a suo modo, dedicandosi al teatro debuttandovi nel 2002 con La dodicesima notte di Shakespeare, riscuotendo in breve tempo un grandissimo successo, come testimoniato anche da alcuni premi in merito.

A questo primo passo sul palcoscenico segue poi quello di Eddie davanti alla cinepresa, con un passaggio al cinema che riscuote allo stesso modo un assai ampio consenso.

L’inarrestabile ascesa di Eddie Redmayne

Les Misérables

Per chi conosce anche solo una minima parte del percorso cinematografico di Eddie sa per certo che di aver a che fare con un attore acclamatissimo, mentre chi non dovesse averlo ben chiaro, può senz’altro perlomeno ricordare, anche solo per sentito dire, il titolo di una delle svariate produzioni di cui ha preso parte, ricoprendo ruoli anche assai diversi tra loro.

Lili Elbe
Lili Elbe

Tralasciando infatti qualche parentesi come modello, sono moltissime le parti interpretate con performance di alto livello, basta già solo citare quella dell’assistente di Marilyn Monroe per l’appunto in Marilyn, con Michelle Williams o quella di Marius del musical ispirato ai Miserabili di Victor Hugo, dove emergono altresì doti canore non da poco.

Non da meno è poi stato lo Stephen Hawking di La Teoria del Tutto, grazie al quale Eddie si guadagna un meritatissimo Oscar , un Golden Globe e un BAFTA come migliore attore protagonista, per non parlare in aggiunta della delicatissima Lili Elbe in The Danish Girl, seguita poi dalla partecipazione alla già menzionata saga dedicata al potteriano mondo della magia.

Se Eddie Redmayne fosse un piatto

Eleganza in primis
Eleganza in primis

Eccoci allora come sempre arrivare al vero succo dell’articolo per cui, bando alle ciance, dedichiamoci alla scelta della ricetta, per la quale è necessario prendere in considerazione qualche aspetto saliente del nostro Eddie.

In primo luogo bisogna considerarne una certa riservatezza in merito ai dettagli sulla sua vita privata, decisamente centellinati, ma anche un certo aplomb tipicamente britannico, elemento che in effetti avevamo già riscontrato anche in Robert Pattinson (tra lui e Tom Holland ci troviamo costretti a confessare una certa passione per gli inglesi).

Petto d'anatra
Petto d’anatra

Accanto a quest’aura dipinta dei colori della Union Jack, abbiamo inoltre un certo mix di modestia e umiltà in ambito lavorativo, per cui, nonostante premi e candidature, Eddie non si è montato la testa, mantenendo al contrario un’etica particolarmente invidiabile.

Alla luce di questi elementi, ma anche degli Animali Fantastici, questa volta andremo a occuparci di un piatto che per quanto tecnico rimane comunque abbastanza semplice, risultando al contempo anche molto elegante (proprio come Eddie), a base di una carne meno comune rispetto ai soliti manzo, pollo, maiale o tacchino, ossia l’anatra (ecco l’animale fantastico).

“Gli attori che sono straconvinti e hanno assoluta fiducia in se stessi li ammiro sempre, perché non posso davvero essere così. Perché non sai mai cosa sia giusto, cosa senti dentro rispetto a cosa è ritratto. La rappresentazione dell’esterno in contrapposizione [a] a ciò che senti dentro è sempre così diversa che è impossibile sapere cosa sia giusto.”

Eddie Redmayne

Basta andare al supermercato

Mai sottovalutare l'importanza del vino
Mai sottovalutare l’importanza del vino

Senza lasciarci spaventare più di tanto dalla ricetta in questione pensiamo adesso a rifornire la dispensa degli ingredienti necessari per servire il nostro consueto quartetto di persone.

Avremmo quindi bisogno di 2 petti d’anatra da 300g l’uno, olio EVO, sale e pepe quanto basta, mentre per la salsa serviranno 500ml di vino rosso (preferibilmente un Bordeaux, o comunque di un Cabernet Sauvignon, di un Merlot o di un Cabernet Franc, che nel caso saranno perfetti anche per accompagnare la pietanza), 250ml di brodo di vitello, 5 scalogni piccoli, 6 grani di pepe nero, 1 foglia di alloro, 1 rametto di timo, sale quanto basta e 120g di burro.

Per quanto riguarda invece il contorno occorreranno 400g di carotine baby, una noce di burro, 1 rametto di rosmarino, 2 cucchiai di miele e sale quanto basta.

Importanti saranno quindi le attrezzature, anch’esse ormai abbastanza facili da reperire: una macchina per il sottovuoto con annessi sacchetti, e il roner, strumento necessario per mantenere una temperatura constante dell’acqua (il mio l’avevo preso con i punti del supermercato, in alternativa ci si può aggiustare anche con una normale pentola d’acqua e con un termometro da cucina).

Dicevamo: tecnico ma semplice

Come prima cosa bisognerà dedicarsi ai petti d’anatra che andranno incisi con dei tagli a rombo (utilizzare un coltello ben affilato) dal lato della pelle. Ungere i petti, salare, pepare e metterli sottovuoto, per poi cuocere il tutto impostando il roner alla temperatura di 57°C per 2 ore e mezza.

Eddie con la sua Funko pop
Eddie con la sua Funko pop

Nel frattempo ci si può dedicare alla salsa unendo in un pentolino il vino, il pepe, l’alloro, il timo e gli scalogni tritati finemente, facendo poi ridurre sul fuoco finché la parte liquida non sarà quasi del tutto evaporata (si otterrà quasi uno sciroppo).

Unire il brodo e continuare a far ridurre la salsa per un’ulteriore decina di minuti. Passare al colino, quindi far intiepidire e incorporare il burro tagliato a pezzetti, regolando infine di sale.

Una volta che l’anatra sarà pronta bisognerà scottarla su tutti i lati in una padella rovente unta con un filo d’olio (la parte con la pelle dovrà risultare bella croccante e dorata).

Non dimentichiamoci però il contorno per cui, una volta pulite con cura le carotine, sarà necessario saltarle in padella insieme al burro, a un pizzico di sale e al rosmarino per qualche minuto, per poi aggiungere il miele ricoprendo quindi d’acqua e facendo cuocere finché questa non sarà del tutto evaporata.

Ecco la nostra anatra fantastica

Una pietanza di questo genere, per mantenere l’eleganza di Eddie, dovrà essere impiattata con cura, per cui, una volta scottati i petti d’anatra, questi andranno affettati con un coltello ben affilato e fatti riposare per qualche minuto in modo che non grondino poi liquidi in eccesso.

Bisognerà allora distribuire le fettine di carne nei piatti, accompagnandole con qualche cucchiaio di salsa prontamente riscaldata al momento del bisogno, facendo attenzione alle dosi in modo da non esagerare in entrambi i sensi.

Last, but not least, le carote, che dovranno anch’esse essere impiattate con attenzione in modo da non coprire anatra o salsa.

Servito quindi il nostro secondo ispirato a Eddie Redmayne, come sempre, non ci resta da fare altro che salutarci in attesa del nostro affezionato appuntamento del mercoledì. Stay Tuned!

Visto che Eddie al karaoke parrebbe amare le canzoni di Katy Perry, ecco Daisies
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