Friendship never ends
E dopo le prima due tornate di aperitivo rieccoci pronti pronti con la terza portata, che sarà nello specifico (tanto per cambiare) un amouse-bouche, per usare un francesismo. Al centro del piatto? Nientemeno che Geri Halliwell.
Perché proprio una scelta cosi vintage dopo aver visto passare in tavola prima Lorde e poi Ed Sheeran, cantanti un tantino più attuali? Ovvio, perché le Spice Girls, di cui Geri Halliwell faceva appunto parte, oltre a essere una pagina di storia della musica pop declinata dalle girl band, sono tornate di recente alla ribalta per via del venticinquesimo anniversario dall’uscita di ‘Wannabe‘, primo singolo estratto dall’album ‘Spice’.

Ma non erano cinque? Assolutamente, però un quintetto di ricette in una volta sola sarebbe stato forse un po’ troppo anche per gli stomaci più allenati, specialmente per il fatto che dobbiamo ancora occuparci di antipasti veri e propri, primi, secondi e dessert (e non solo), per cui al momento si è scelto di concentrarsi solo su Ginger Spice, ossia su quella la cui carriera da solista ha avuto gli esiti più brillanti, almeno a livello musicale.
Dallo Spice Bus alla monoposto
Nonostante il successo del gruppo, tra girl power, top delle classifiche, merchandising, tour mondiali e un film diventato ormai uno scult, il 1998 fu segnato da una tempesta originata dal clamore mediatico dovuto all’abbandono di Geri Halliwell.
Sebbene girassero voci di dissidi con le altre ragazze (parrebbe Mel B), Ginger si concentrò allora sulla sua nuova carriera da solista, lanciata dall’album ‘Schizophonic‘, comprendente hit come ‘Look at Me’ e ‘Mi Chico Latino‘, successivamente seguito da ‘Scream If you Wanna Go Faster‘, lanciato dall’omonimo singolo e dalla cover di ‘It’s Raining Man‘.
Meno fortunato fu invece il terzo disco targato Geri in solitaria, ‘Passion‘, seppur all’uscita nel 2005, non fu esattamente quello che si potrebbe definire un successo commerciale.
Debacle a parte, non bisogna poi dimenticare l’attività letteraria come scrittrice, l’assiduo impegno con la beneficenza e, a livello musicale, la reunion con Baby, Sporty, Posh e Scary nel 2008, più altre varie celebrazioni di ventennali e affini.
Diventare una cantante solista è come passare da eau de toilette a profumo. È molto più intenso
Geri Halliwell

E se Geri Halliwell fosse un piatto?
Vediamo a questo punto di venire al sodo, o meglio al momento clou di questa rubrica, in cui si vede finalmente associato un piatto al cantante di turno. Tralasciando magari il singolo datato 2017, ‘Angels in Chains‘, dedicato alla memoria di George Michael, è forse il caso di puntare su uno dei singoli più rappresentativi, il già citato ‘Mi Chico Latino‘, le cui note spagnoleggianti vanno ben a delineare un personaggio che già nella band era noto per essere il più caliente, nonché speziato.
A tal punto, nonostante l’inconfutabile inglesità di Geri Halliwell, vien da sé l’associazione con la tradizione gastronomica iberica, per cui, volendo anche andare ad alleggerire i fritti assaggiati in precedenza, sgrassando un po’ il palato, ci concentreremo su un paio di classici vanto dell’Andalusia.
Tipici di quest’area, tra le più calde della Spagna, sono appunto nientemeno che il Gazpacho e l’Ajo Blanco, delle particolari zuppe fredde molto indicate per sconfiggere la calura, ma che possono essere tranquillamente consumate anche durante il resto dell’anno.
Iniziamo con il rosso
Terminati i preamboli, veniamo come di consueto alle nostre ricette, partendo nella fattispecie con quella del Gazpacho Geri Halliwell.

Premettendo che anche in questo caso esistono numerosissime varianti, vediamo adesso cosa dobbiamo inserire sulla lista della spesa per servire 4 persone. Nello specifico serviranno: 600 g di pomodori maturi, 1 peperone rosso, mezzo peperone verde (o uno piccolo), 1 cetriolo, 2 cipollotti (o in alternativa una cipolla rossa), 150 g di mollica di pane, 1 spicchio d’aglio, sale e pepe quanto basta, 4 cucchiai di olio evo, 2 cucchiai di aceto di vino rosso.
Per prima cosa bisogna ammollare il pane con l’aceto e un po’ d’acqua fredda e lavare accuratamente le verdure. Eliminare la buccia verde dal cetriolo, privare i peperoni dei semi e tagliare il tutto a pezzi insieme al resto degli ortaggi. Strizzare il pane precedentemente inumidito.
A questo punto non resta che frullare tutti gli ingredienti con un mixer regolando di sale e di pepe. Far riposare in frigorifero per almeno un’ora prima di servire.
E finiamo con il bianco
Nel caso in cui non si fosse amanti dei pomodori o del Gazpacho in generale, per il nostro aperitivo in stile Geri Halliwell abbiamo comunque a disposizione l’Ajo Blanco, che con il suo sapore particolare è decisamente un’ottima alternativa.

Bando però alle chiacchere e vediamo di procedere con l’elenco delle cose da comprare, sempre per servire 4 persone. Si avrà quindi bisogno di 200 g di mollica di pane, 140 g di mandorle spellate, 2 spicchi d’aglio, una decina di cucchiai di olio evo, 6 cucchiai di aceto di riso o di mele (o di vino bianco), sale e pepe quanto basta.
La facilità anche qui è di casa, infatti, una volta ammollato il pane non bisognerà fare altro che frullare tutto con un mixer, per poi far riposare il composto in frigorifero per un’ora.
Sebbene l’ingrediente al cuore dell’Ajo Blanco sia appunto l’aglio, nell’eventualità in cui se ne ritenesse troppo pungente il gusto, è possibile rimuoverne l’anima o tenerlo a bagno nel latte per un paio di orette (il che sarebbe però come mettere la panna nella bagna caoda, cosa che personalmente, da piemontese, eviterei come la peste, ndr).
Il tocco finale che non guasta mai
Trattandosi di aperitivi, anche i nostri Gazpacho e Ajo Blanco dedicati a Geri Halliwell vanno serviti come tali, per cui l’ideale sarebbe dividerli direttamente in 4 bicchieri, magari dei tumbler tenuti per una decina di minuti nel congelatore (nel caso attenzione solo a eventuali shock termici).

Sicché poi anche l’occhio vuole la sua parte, è opportuno rifinire entrambe le preparazioni con un filo d’olio e volendo anche qualche crostino di pane.
Andando poi nello specifico, si può ulteriormente rifinire il Gazpacho con qualche cubetto di verdura debitamente tenuto da parte, mentre l’Ajo Blanco può essere decorato con qualche lamella di mandorla o con degli acini d’uva bianca.
Piccola nota gourmet: il tutto si sposa particolarmente bene con la mozzarella di bufala, che volendo si può aggiungere spezzettata sul finale, magari con un pizzico di basilico tritato.
Ebbene, dopo questo terzo capitolo dedicato agli amouse-bouche, per la prossima volta cambiamo genere, dedicando il giusto spazio agli antipasti, pertanto, sapete cosa fare: rimanere sintonizzati su queste frequenze ovviamente!
Quindi, per concludere citando e le sue colleghe, Spice Up Your Life!