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Sfida tra regioni, nei testa-coda per lo scudetto
Lombardia batte Liguria 2-0. Milan e Inter vincenti su Genoa e Spezia, ancora divisi da due punti: rossoneri in testa, nerazzurri ad inseguire, ma con una partita da recuperare quando siamo arrivati alla quattordicesima giornata di Serie A. Lo firmano Leao e Messias il successo per 2-0 dei milanisti, che finalmente tornano a segnare dopo due 0-0 di fila.

Il tutto in un clima particolare, intanto perché l’Inter ha già giocato qualche ora prima ed è davanti, poi perché c’è in ballo, per il Milan, la cessione di una società con cifre a 9 zeri. Ma il sapere il risultato dei cugini non ha distratto il team di Stefano Pioli, anzi, concentrazione massima e sguardo proprio su quanto già in archivio, per cantare come Ghali in ‘Fortuna‘, “Fortuna, fortuna che oggi non c’è la luna (Uh-uh, uh) Fortuna, fortuna che guardo verso di te”.
Avevamo la stessa pressione e ansia dello scorso anno, la passata stagione però lottavi per arrivare tra le prime quattro, oggi si lotta per qualcosa di più importante
Stefano Pioli, allenatore Milan
Terza vittoria consecutiva per gli interisti che vanno a segno contro lo Spezia nel preserale con Brozovic e Lautaro, prima del gol nel finale di Maggiore che riapre, per poco, il match chiuso da Sanchez, per l’1-3 definitivo. E Simone Inzaghi avverte il Milan, come Ghali in ‘Fortuna’, “Per stanotte dì che è colpa mia (Yeah-yeah-yeah) Fortuna, fortuna che non ti fidi di me (Non ti fidi di me)”.
Per Brozo primo gol stagionale, per il Toro il ritorno al gol in trasferta dopo quello di metà dicembre, mentre Nzola, dall’altra parte, è autore di un siparietto con protagonista il suo piercing. In attesa di togliere l’asterisco dalla classifica e di giocare, mercoledì 27 aprile, il recupero di Bologna.
Eclissi di Juve e Lazio con Gemitaiz e Neffa
Due bomber, due recuperi, due pareggi per 1-1 assolutamente strappati, due sconfitte casalinghe evitati nel recupero. All’Allianz per la Juventus ci pensa Vlahovic al 95′ a rimettere in sesto il match col Bologna (1-1), dopo il vantaggio ospite di Arnautovic (che ha segnato gli ultimi 6 gol per i suoi): certo a dieci minuti dalla fine i rossoblù sono rimasti addirittura in 9, prima per l’espulsione di Soumaoro per fallo su Morata, poi di Medel per proteste (e giù polemiche).
È rinato in Emilia l’attaccante della nazionale austriaca che canta come Gemitaiz e Neffa in ‘Eclissi‘, “Io me lo ricordo come mi guardavano Quando ancora non sapevo se ingranava o no”.

All’Olimpico tocca ad Immobile, al 93′, ristabilire la parità (1-1) tra Lazio e Torino dopo il vantaggio di Pellegri. Super Ciro, sale a quota 25 tra i cannonieri (in 28 presenze), sempre 2 lunghezze davanti a Vlahovic (che di gettoni ne ha collezionati 31), ma soprattutto, arrivando a 180 in Serie A, ha agganciato Quagliarella, è a 3 gol da Batistuta (da raggiungere già in questa stagione) e vede addirittura Signori, Gilardino e Del Piero, tutti e tre a 188 (nella top ten guidata dall’inarrivabile Piola a 274), oltre a Hamrin a 190. Per il resto, si vedrà.
Intanto Immobile canta come Gemitaiz e Neffa in ‘Eclissi’, “Io che ho sempre fatto solo questo Anche quando nessuno me lo ha chiesto”.
Cagliari e Salernitana sono un’eccezione come Madame
I colpi salvezza capitano quando servono. Ma non sono casuali. Dopo cinque sconfitte di fila il Cagliari stende il lanciato Sassuolo per merito di Deiola (1-0, ma il palo salva Djuricic dall’autogol del 2-0) e lasciano indietro le tre per la Serie B (Genoa, Venezia e Salernitana). Vede uno spiraglio, è a 1 punto dalla Sampdoria e sotto ha messo 6 tasselli di distacco. Mazzarri può cantare ai suoi come Madame in ‘L’eccezione‘, “Non hai più paura del buio di questa città Non hai più paura, non hai più paura Non hai più paura perché”.

Mai doma la Salernitana (deve inoltre recuperare contro Udinese e Venezia) che dopo tanta sfortuna, qualche situazione non proprio limpida a suo sfavore e le occasioni sprecate, torna a vincere (l’ultima volta il 9 gennaio a Verona). Lo fa in uno scontro diretto, contro la Sampdoria, andando a segno 2 volte in 6 minuti (con Fazio e Ederson), prima del gol di Caputo intorno alla mezz’ora che a Genova fa definire il tabellino: 1-2.
Così il team campano può cantare con Madame in ‘L’eccezione’, “Io come una serpe cambio pelle Scivolando fuori da me”. I blucerchiati di Giampaolo inanellano l’undicesimo k.o. nel 2022 ed è normale che escano tra i fischi del Ferraris.
Fiorentina e Roma non fanno dormire Deddy
È una bella volata quella della Fiorentina di Italiano che, con il minimo sforzo (1-0), centra la terza vittoria di fila contro chi, invece, rimedia il settimo k.o. consecutivo, ovvero il Venezia. Torreira firma il gol vincente e continua a far sognare l’Europa ai viola. Intanto Zanetti cerca di tirare su i suoi a cui manca soprattutto la cattiveria in attacco e la lucidità in difesa. “Possiamo ancora salvarci anche se, inevitabilmente, dopo aver perso tante partite, c’è un po’ di scoramento”. Insomma canta come Deddy in ‘Non mi fa dormire‘, “Perdiamo il fiato ma restiamo vivi”.

La Roma ha sette vite e con il dodicesimo risultato utile consecutivo, tiene viva la speranza per la zona Champions. Ne fa le spese il Napoli, ora staccato dalla coppia milanese, nonostante un buon match al ‘Maradona’, con il vantaggio di Insigne su rigore, ripreso nel recupero da El Shaarawy (1-1 finale).
E al di là dei fischi immeritati che lo stadio partenopeo riserva ai suoi, sono proprio i giallorossi a sfiorare più volte il clamoroso ribaltamento nel lunghissimo extratime. Spalletti merita i complimenti, comunque andrà a finire la stagione e può cantare con Deddy in ‘Non mi fa dormire’, “andiamo e non sappiamo dove ma ci va bene uguale finché trema il cuore”.
Andreazzoli e Gasperini due signori nel bosco di Dardust e Massimo Pericolo
Ventisette punti nel girone di andata, soltanto sette in quattordici partite nel ritorno. Ha dell’incredibile quello che sta combinando l’Empoli, graziato soltanto dalla scarsa vena di chi la segue in classifica. E dunque perdendo 4-1 a Udine colleziona pure il sedicesimo match senza vincere.
Andreazzoli canta come Dardust & Massimo Pericolo in ‘Signore del bosco‘, “Non ricordo come tutto è iniziato (Oh-oh) Forse neanche vorrei ricordarlo (No)”. E l’Udinese di Cioffi (terza vittoria consecutiva), a cui manca Beto, apre con l’autorete di Ismajli, poi va sul 2-0 con Deulofeu prima che Pinamonti accorci su rigore (ripetuto) e Pussetto e Samardzic tappino la bocca ai toscani.

Sesto k.o. nel girone di ritorno per l’Atalanta e mai era successo sotto la guida di Gasperini. I bergamaschi cedono nel proprio stadio al Verona, sono in caduta libera e ora si ritrovano i veneti a soli 3 punti. Un 1-2 che significa terza sconfitta di fila, firmata da Ceccherini e dall’autorete di Koopmeiners, ma non basta la rete del giovanissimo Scalvini nel finale. Comunque può capitare, non è finito nessun ciclo, solo un breve periodo di defaillance. Non si capisce tutto questo accanimento contro il Gasp. E proprio il club può cantare a Gasperini come Dardust & Massimo Pericolo in ‘Signore del bosco’, “Se ti guardan con tutto quell’odio forse sei solo meglio di loro”.
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