“Ecco a voi Costantino della Gherardesca!!
Negli ultimi 8 mesi, ossia da quando ha aperto il ristorante di Where Magic Happens (per la cronaca, con la rubrica Se Fosse un Piatto), abbiamo trasfigurato in pietanza un sacco di personaggi famosi, soprattutto musicisti come Lorde e Avril Lavigne (il cui concerto è nuovamente saltato, per sommo rammarico del sottoscritto, ndr) e attori del calibro di Robert Pattinson, toccando solo in misura minore ambiti come la moda (ispirata ad esempio da Vivienne Westwood) e la conduzione (toccata essenzialmente con la sola Chiara Francini).

Ragionandoci quindi un po’ su, è forse il caso di lasciare un tantino in più di spazio alla televisione, risorsa da cui andremo ad attingere grazie allo humour pungente e a tratti dissacrante di Costantino della Gherardesca. Il presentatore è tornato da poco a condurre uno dei più amati adventure game della TV, Pechino Express (format belga-olandese appena sbarcato su Sky dopo diverse edizioni andate in onda su Rai 2). Il programma, nello specifico, consiste in una gara a tappe più o meno eliminatorie durante le quali alcune coppie formate da personaggi ora celebri, ora no, si sfidano per raggiungere per prime il traguardo finale.
Natali romani ma ascendenze toscane

Come da prassi, tuttavia, prima di dedicarci alla ricetta della settimana, è pressoché d’obbligo ripercorrere qualche tappa del percorso di Costantino, esponente per via materna di una delle casate nobiliari più antiche d’Italia, quella dei della Gherardesca. Questa famiglia annovera nel suo albero genealogico anche il famoso conte Ugolino reso celebre da Dante Alighieri nel Canto XXXIII dell’Inferno della Divina Commedia.
Letteratura medievale a parte, torniamo al nostro Costantino e al suo debutto televisivo nel 2001, anno successivo alla laura in filosofia conseguita a Londra, con la partecipazione in veste di opinionista a Chiambretti c’è. Questo ruolo è stato più volte ripreso, specialmente in programmi sempre targati Piero Chiambretti come Markette e affini.
La battuta sempre pronta, figlia di una lingua a tratti tagliente, in breve, porta Costantino anche in diversi altri lidi, a partire dalla radio (oltre che in concorsi come il Ballo delle Debuttanti dove invece si reinventa in qualità di giurato).
La svolta nella conduzione

Dopo una via via sempre più crescente notorietà sul piccolo schermo, è però la partecipazione alla prima edizione di Pechino Express nel 2012, a cambiare le carte in tavola, ricevendo un riscontro decisamente positivo da parte del pubblico.
Tale apprezzamento, oltre ai telespettatori, ha smosso allo stesso modo i piani alti della rete, i quali per la seconda edizione hanno promosso Costantino a conduttore il format. Spesso e volentieri lo abbiamo visto impegnato, non senza una buona dose di sarcasmo, a illustrare posti nuovi e meravigliosi e a introdurre (e perché no, a perculare), i partecipanti in gara.
Ovviamente, una personalità come quella di Costantino, non poteva essere ancorata ad un solo programma; sicché, dopo la suddetta fortunata esperienza, ne sono seguite anche altre come quella a Quattro Matrimoni, la fuga (come concorrente) in Celebrity Hunted e la pubblicazione di diversi libri.
“Credo che sia molto importante far vedere il mondo e le altre culture agli italiani, anche perché la dimensione populista della nostra cultura é molto xenofoba.”
Costantino della Gherardesca
Se Costantino della Gherardesca fosse un piatto

Arrivati dunque a questo punto, possiamo allora dedicarci all’introduzione della parte gastronomica, non prima però di aver sottolineato in breve qualche tratto saliente della personalità di Costantino.
Ovviamente, la cosa che salta subito all’occhio, a prescindere dal fatto che lo si segua o meno dagli esordi televisivi, è di sicuro la fortissima nonché affilata ironia tutt’altro che gratuita, quanto piuttosto decisamente intelligente e sostenuta da un acuto pensiero critico.
Proprio questo essere forse un po’ crudo, insieme all’episodio dantesco del conte Ugolino, ci ha portati alla decisione di accoppiare Costantino ad una porzione di battuta di manzo e, per dare anche un po’ di sapore esotico in linea con Pechino Express, verrà servita amalgamata a del guacamole; il tutto accompagnato da una cialda di pane croccante per dare della consistenza in più (i più pigri possono sostituirla con dei cracker o comunque con qualcosa di croccante, anche se l’effetto finale sarà così un po’ meno particolare e più rustico).
“La colpa maggiore dei talent show è essere una fucina di musica di merda.”
Costantino della Gherardesca
Step 1: occupiamoci degli acquisti

Veniamo ora, dopo tanto parlare, alla parte succosa di questo articolo su Costantino della Gherardesca; per cui è tempo di prendere nota degli ingredienti che serviranno per le solite 4 persone.
Ci sarà perciò bisogno di 500g di scamone di manzo (meglio se di Fassona piemontese) per la battuta (eventualmente, per semplificarsi la vita, si può optare per lo stesso peso di trita magra, purché di ottima qualità; in alternativa si può chiedere al macellaio della battuta preparata sul momento), mentre per il guacamole occorreranno 1 avocado maturo, il succo di mezzo lime, sale e pepe quanto basta, un filo di olio EVO, 1 cucchiaio di tequila (facoltativa), 4 pomodorini maturi, 1 ciuffetto di coriandolo fresco e mezzo cipollotto (per un gusto più deciso, utilizzare in alternativa la stessa quantità di cipolla rossa, possibilmente quella di Tropea).
Per quanto riguarda invece la cialda, serviranno 180ml d’acqua, 40ml di olio EVO, 20g di farina 00, sale e pepe quanto basta.
Tutti in riga in cucina!

Dal momento in cui sia carne che guacamole potrebbero ossidarsi, assumendo un colorito non eccezionale, è meglio prepararle per ultimo, dedicandosi per prima cosa alla cialda, per cui occorrerà unire acqua, olio, farina, sale e pepe e in una ciotola (o nell’apposito bicchiere), andando quindi a emulsionare con il frullatore a immersione fino a ottenere un composto liscio e senza grumi.
Scaldare una padella antiaderente e versarvi uno strato sottile di impasto, cuocendolo finché la parte acquosa non sarà del tutto evaporata facendo trasudare l’olio. Trasferire su della carta da cucina e far raffreddare.
Adesso ci si può occupare della carne, che, se non già tritata, va tagliata a piccoli cubetti con un coltello ben affilato, andandola poi a battere con il dorso della lama. Coprire con la pellicola e preparare il guacamole.
Tagliare a metà l’avocado e rimuovere il nocciolo e la buccia. Schiacciarne la polpa con una forchetta (mai frullare!) e amalgamarla con il succo di lime, la tequila e l’olio, unendo poi i pomodorini tagliati a dadini, il cipollotto e il coriandolo tritati. Regolare di sale e di pepe.
Un po’ di insalatina e via
Preparate così tutte le basi, unire in una ciotola la battuta e il guacamole, andando quindi a distribuire il composto ottenuto in 4 piattini individuali, dando la forma con un coppapasta.
Ultimare con un ulteriore filo d’olio EVO e con dei pezzi di cialda di pane, facendo sempre attenzione alle proporzioni e all’estetica del piatto (attenzione al confine sottile tra semplice e grossolano). Eventualmente si può accompagnare il tutto con dell’insalata a piacere, magari quella riccia, o con dei fiori edibili per dare un tocco di colore in più (violette e cosmee di solito sono le più indicate).
Ecco così pronto il nostro piatto dedicato a Costantino della Gherardesca, adatto a essere servito come antipasto, o in alternativa come secondo. Detto questo non ci resta che salutarci in attesa del nostro solito appuntamento del mercoledì. Stay Tuned!