Amici: la seconda puntata
Altro giro altra corsa in casa Mediaset per la seconda puntata di Amici di Maria De Filippi. Quest’anno il potenziale non manca di certo. Giovani belli e talentuosi, le nuove promesse della discografia italiana fanno ben sperare. La puntata si apre subito con la sfida degli inediti. A giudicare è Federica Gentile, direttrice artistica di Radio Zeta. Il premio in palio la possibilità di incontrare un produttore e poter lavorare insieme sul proprio inedito. Sono gli stessi ragazzi a decidere chi si contenderà il primo riconoscimento dell’anno.
I nomi che vengono fuori sono quelli di Aaron, NDG e Tommy. Fuori Niveo e Piccolo G che dichiarano di non essere rimasti male per questo verdetto. Niveo ironicamente fa notare che almeno un voto avrebbero potuto assegnarglielo, Piccolo G più diplomatico ammette di essere consapevole che i suoi brani non rientrano propriamente nella categoria “radiofonico”.

E’ Rudy Zerbi a riprendere per primo la classe di canto. “Forse avete in mente un concetto di radiofonico stereotipato. Dovreste votare in base a questo tipo di scelta e non su amicizie e simpatie personali”. Probabilmente non soddisfatto a pieno della triade scelta. Ma Federica gli fa notare che potrebbe trattarsi di pura strategia.
Il primo a esibirsi è Aaron con la sua “Universale”. Il consenso del pubblico è palpabile, la Gentile fa trapelare la sua approvazione e il verdetto appare già chiaro.
Edoardo Boari, alias Aaron, ha solo 18 anni, ma si muove sul palco con una determinazione e disinvoltura che fanno intuire la sua voglia di arrivare. Si è presentato ai casting di Amici dicendo di aver scritto 1180 pezzi. Un diario, puntualizza Maria prima dell’esibizione. La sua “Universale” è un brano di pancia, un brano che arriva dritto all’ascoltatore senza bisogno di edulcorazioni. Lui è comunicativo, giusto, emoziona. La sua voce graffiata è il quid aggiuntivo alla potenza del pezzo.
Qualcuno azzarda a paragonarlo a Damiano dei Maneskin. Probabilmente è ancora presto per comparazioni di questo tipo, ma la sua musica e la sua timbrica fanno presagire novità anche per il programma che fino a questo momento ha sempre guardato a una tipologia differente.
“Universale” si aggiudica la vittoria. NDG e Tommy non convincono.
E tu che mi sapevi dire che se amavo
era solo per non starmi a pensare
Cosa non c’è sul mare
come sei universale
come sei sola, come sei dolce
come ti sei fatta male
E come questa storia passa tra le strade
e si ferma tra le onde, tra le auto
che son troppe aspettando un incrocio
come un temporale
e questo tempo si riflette
e poi si nutre delle notti
dentro crepe nel mare
Universale
come l’amore che ti ho scritto nella busta
poi c’ho un vizio che si chiama pregiudizio universale
come la luce sul soffitto che scandiva le pareti
nell’estate e facevamo male
Come il rifugio costruito tra paura e indecisione
tu eri sola
e universale
come una semplice canzone è per me
solo amore, solo amore
Universale
Sale come l’ansia sale
ti racconto di un posto che mi ha salvato
da quando son stato
nelle notti amare nelle notti ero
universale
ti dico fa male
ero universale, sto gettando a mare
musica dannata che te ne sei andata
Sai cambiare come una rosa in autunno
Se accetti di stare con me staremo bene
saremo come nei sogni con le catene
adesso non siamo noi ma
questo tempo si riflette
e poi si nutre delle notti dentro crepe nel mare
Universale
come l’amore che ti ho scritto nella busta
poi c’ho un vizio che si chiama pregiudizio universale
se accetti di stare con me staremo bene
saremo come nei sogni con le catene