Se fosse un piatto
ARTICOLO
Commissario Rex

Sei un cane? Un piatto adatto dalle 2 alle 4 zampe

Quel cane di un attore (o quell'attore di un cane)!

Un cane è sempre un buon amico

Rin Tin Tin
Rin Tin Tin

Normalmente, e chi ci legge da un po’ ormai lo avrà capito, le ricette della settimana sono scelte praticamente sempre in base a uscite discografiche, festival, film e via discorrendo (basti pensare agli articoli su Francesca Michielin a proposito di Sanremo o su Robert Pattinson in merito al lancio di Batman nelle sale cinematografiche), tuttavia questa volta la frittata è davvero diversa e nasce da una mia riflessione personale.

In effetti si è a lungo parlato di musicisti, conduttori ed attori, senza però dare mai il giusto spazio a nemmeno un cane (no, non parliamo di attori non propriamente capaci che appestano i palinsesti TV, ma proprio di attori cani a quattro zampe). Nessun problema! Ci pensiamo subito.

Sebbene siano molteplici le pellicole nelle quali compaiono i nostri amati quadrupedi, si tende il più delle volte a concentrarsi esclusivamente sull’umano, senza pensare minimamente alle doti del cane in questione che, spesso e volentieri, è soggetto ad un addestramento non da poco, necessario a fargli seguire tutti i comandi del caso.

Cane sì, ma di che razza?

Beverly Hills Chihuahua
Beverly Hills Chihuahua

Facendo un attimo mente locale sono moltissimi i film nei quali un cane compare sul set, specialmente se si fa un paragone con i gatti, assai più indipendenti e meno soliti ad eseguire gli ordini (i gatti si sa, sono spiriti liberi). Parrebbe inoltre che alcune razze (per quanto tale concetto possa essere non a tutti gradito) siano più telegeniche rispetto ad altre.

Un esempio tra tanti? Il cane pastore tedesco che sembrerebbe, stando ai numeri, avere il maggioranza di ore di girato. Basti pensare a un mostro sacro come Rin Tin Tin, per non parlare poi del sicuramente più recente commissario Rex (magnifico cagnolone protagonista dell’omonimo telefilm austriaco ambientato nella sezione omicidi della polizia di Vienna) che ha saputo guadagnarsi anche molte altre trasposizioni come quella italiana ora con Ettore Bassi ora con Francesco Arca (bau bau).

Io sono Leggenda
Io sono Leggenda

Il pastore tedesco è un cane notoriamente predisposto all’addestramento; si pensi solamente a quelli impiegati dalle forze dell’ordine. Oltre a quelle appena menzionate può vantare molte altre apparizioni: è sufficiente menzionare Bongo, il cane di Mike Delfino nelle prime stagioni di Desperate Housewives, Delgado in Beverly Hills Chihuahua o Sam in Io sono Leggenda, con Will Smith (e qui si potrebbero citare ancora film su film).

Un cane, mille declinazioni

Tequila e Bonetti
Tequila e Bonetti

Come abbiamo appena avuto modo di notare, il pastore tedesco è un cane particolarmente versatile, tuttavia non è l’unica “razza” a giocare un ruolo di rilievo davanti alla macchina da presa. Sicché sia, la storia della cinematografia quanto quella della serialità televisiva ci insegnano che, allo stesso modo, anche altre razze canine se la sanno cavare egregiamente in veste attoriale (spesso e volentieri anche meglio degli esseri umani).

Continuando a percorrere la strada degli esempi, lampante è il caso dei chihuahua già citati in relazione al pastore tedesco Delgado (non bisogna però dimenticare il grande contributo, specialmente negli ultimi anni, della computer grafica), che si vanno ad accodare al labrador di Io e Marley (e qui non aggiungo altro, o potrei piangere), all’Akita Inu di Hachikō (e anche qui fiumi di lacrime), al San Bernardo Beethoven o al dogue de Bordeaux presente in Tequila e Bonetti, serie vintage nella cui versione italiana i pensieri del cane erano espressi con un forte accento napoletano (nonostante il cane non fosse un mastino!).

Misty Day
Misty Day

Ulteriore menzione meritano poi tanto i Collie, portati alla ribalta da Torna a Casa Lassie, quanto i Cavalier King Charles Spaniel. Questo è l’unico tipo di cane che nel Seicento poteva accedere al Parlamento Inglese in quanto favorito del re e che, pur non brillando per acume (e qui parlo per cognizione di causa, avendone una femmina bicolore, Misty Day), risulta essere dolcissimo e giocherellone, tanto da essere impiegato sia per tenere compagnia a Charlotte in alcune serie di Sex and the City, sia come “rivale” per il cane di Ashley Tisdale ne La favolosa Avventura di Sharpey.

“Chi non ha tenuto con sé un cane, non sa cosa sia amare ed essere amato.”

Mariano José de Larra

Se un cane fosse un piatto

Al di là di un sottotitolo forse un po’ infelice, è innegabile l’affetto che solo un cane (o un gatto) possa trasmettere; in cambio di che cosa poi? Giusto di qualche carezza e un po’ di pappa. Tanto che, attore o meno che sia, è giusto che anche il migliore amico dell’uomo abbia il suo giusto spazio culinario all’interno di questa rubrica.

Lassie
Lassie

A tal proposito, questa settimana, la ricetta in questione sarà addirittura doppia, in modo da essere in grado di soddisfare contemporaneamente il palato umano e quello canino.

Per quanto riguarda il primo, quindi quello dell’uomo, andremo a preparare dei biscottini di pasta sablé (una cugina della pasta frolla) aromatizzati alla vaniglia ricoperti di cioccolato bianco, il tutto rigorosamente a forma di osso.

Relativamente invece al cane, andremo a preparargli sempre dei biscotti a forma d’osso, riadattati ovviamente in base all’alimentazione canina, perciò senza ingredienti che possano fargli male come patate, pomodori o il terribile cacao.

“Colui che offre al proprio cane cibi non adatti o troppo caldi, sia punito con cento sferzate.”

Artaserse I di Persia

Osso per osso, dente per dente

Iniziamo allora con lo scrivere la lista della spesa, a partire dai biscotti per bipedi, di cui andremo a preparare circa una trentina di pezzi (il numero poi va a dipendere dalla grandezza del tagliabiscotti).

L'anello di congiunzione
L’anello di congiunzione

Avremo quindi bisogno di 250g di farina 00 (possibilmente una farina debole, ossia del tipo che non assorbe troppa acqua), 125g di burro di buona qualità, 125g di zucchero, 1 cucchiaino di estratto di vaniglia (o in alternativa i semini di una bacca), 1 uovo e 200g di cioccolato bianco (nel caso in cui avanzasse di certo non andrà sprecato).

Passiamo quindi allo snack per il nostro fido cane, per cui saranno necessari, per preparare circa una ventina di pezzi, 100g di farina integrale, 20g di macinato di pollo, 15ml d’olio, 1 uovo e acqua quanto basta.

Come già anticipato l’ideale sarebbe utilizzare per entrambe le preparazioni dei tagliabiscotti a forma di osso, tuttavia nessuno ci vieta di usare qualsiasi altra formina più o meno arzigogolata.

Il primo passo lo facciamo su due zampe

I biscotti per l'uomo...
I biscotti per l’uomo…

Occupiamoci per prima cosa dei biscotti per umani, andando a unire nella ciotola di una planetaria la farina e il burro freddo di frigorifero tagliato a tocchetti. Azionare la planetaria munita di gancio a foglia e lavorare il tutto fino all’ottenimento di una sorta di sabbia (questo procedimento non a caso si chiama sabbiatura, da cui sablé), operazione che all’occorrenza può essere effettuata anche a mano lavorando con la punta delle dita onde non riscaldare e far sciogliere il burro.

Unire quindi lo zucchero e la vaniglia, aggiungendo infine anche l’uovo continuando a impastare fino a ottenere un impasto compatto e omogeneo.

Formare allora una palla, avvolgerla nella pellicola e far riposare in frigorifero per almeno 30 minuti. Su un ripiano leggermente infarinato stendere quindi l’impasto su con uno spessore di circa 5mm, andando a ritagliare i biscotti con l’apposita formina.

Disporre i biscotti su una placca da forno rivestita di carta oleata e infornare a 180°C per una quindicina di minuti finché non saranno ben dorati (preferibilmente dopo aver fatto riposare i biscotti per un’altra mezzoretta in frigo).

Sfornare e far raffreddare completamente prima di rimuovere i biscotti dalla teglia. Far fondere il cioccolato a bagnomaria o in microonde e ricoprirvi i biscotti dopo averli posizionati su una gratella, facendo poi solidificare il tutto in frigorifero.

E adesso si cucina da cani

I biscotti per il cane
I biscotti per il cane

Evitando facili battute e doppi sensi in puro doggy-style, dedichiamoci adesso a preparare anche i biscottini per il cane, operazione che, come vedremo, sarà particolarmente semplice.

Mescolare quindi in una ciotola la farina, il pollo (che all’occorrenza può essere sostituito tranquillamente con altre carni come quella di manzo o ancora con salmone e tonno), l’olio e l’uovo, impastando il tutto e stemperando con poca acqua alla volta nel caso in cui si ottenesse un composto troppo compatto.

Stendere quindi anche questo impasto su un ripiano leggermente infarinato ma con uno spessore decisamente maggiore (tra i 5 e i 10mm), ritagliando quindi i biscotti con la medesima formina (ça va sans dire che sia in questo caso che in quello di prima i ritagli possono essere tranquillamente rimpastati e stesi nuovamente).

Disporre il tutto su una placca rivestita di carta da forno e infornare a 180°C per una mezzoretta circa. Sformare e far raffreddare.

A ognuno il suo biscotto

Adesso che abbiamo finito con le preparazioni è finalmente arrivato il momento di una bella passeggiata con il nostro amato cane, piccolo o grande che sia. Per cui possiamo portarci dietro entrambi i biscotti per una merenda all’aperto, facendo solo attenzione a non dare al nostro amico peloso quelli al cioccolato, visto che potrebbero fargli male (viceversa, nessuno vi vieta di assaggiare quelli al pollo, che potrebbero comunque essere un aperitivo un po’ diverso dal solito).

Dopo il giretto (durante cui è bene, nel caso, aver raccolto i bisogni del cane) non ci resta altro da fare se non salutarci in attesa del nostro consueto appuntamento del mercoledì, per il quale, come sempre, vale la nostra solita raccomandazione, ossia: Stay Tuned!

Per restare in tema… Who let the dogs out, by Baha Men
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