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Sarah Jessica Parker torna a New York

Dopo esserci addentrati nel mondo della serialità televisiva (licenza poetica) con Francis Conroy, pur non dimenticando le parentesi musicali ripercorse con Carmen Consoli o Lady Gaga, giusto per citarne un paio, rimaniamo per ora in questa comoda nicchia per dare il giusto spazio ad un personaggio iconico per gli amanti del genere: Carrie Bradshaw.
Con un intermezzo di ben 17 anni dalle riprese dell’ultima stagione di Sex & the City (tralasciando i due film), ecco infatti tornare sul piccolo schermo con il nuovo titolo di And Just Like That…, a partire da domani sera, 9 dicembre, le avventure amorose e non solo del celebre gruppo composto da Sarah Jessica Parker (Carrie), narratrice nonchè protagonista di quest’articolo, Cynthia Nixon (Miranda Hobbes), Kristin Davis (Charlotte York) e Kim Cattral (Samatha Jones). Quest’ultima però grande assente per via di alcune “incomprensioni” tra colleghe che ormai vanno avanti da parecchio tempo, come tutti ben sappiamo.
Prima di arrivare al dunque, ripercorriamo le tappe principali della carriera di questa formidabile attrice, icona di un’intera generazione.
Prima fermata Nelsonville, Ohio

Per ricercare le radici artistiche di cantanti e attori, come ben sappiamo, spesso e volentieri ci basta semplicemente tornare indietro nel tempo fino all’infanzia. Sarah Jessica Parker inizia a recitare all’età di otto anni nel nativo Ohio, riuscendo ben presto a farsi notare a Broadway.
Proprio per coltivare sogni, passione e talento, la famiglia decide quindi di traferirsi nei pressi di New York, dove Sarah riesce ad alternare con successo studio e recitazione, riuscendo anche a frequentare l’American School of Ballet.
Nel frattempo, tra gli anni Ottanta e Novanta, ecco arrivare i primi ruoli di una certa importanza dal punto di vista cinematografico, non sempre principali, come nel caso del Club delle Prime Mogli o di Mars Attacks!, ma comunque di rilievo, basti pensare a Hocus Pocus dove affianca Bette Midler e Kathy Najimy nei panni delle sorelle Sanderson (dopo praticamente un trentennio sono finalmente in corso le riprese del secondo capitolo di questo cult disneyano).
Quando si dice paradossale ironia

Con un curriculum lavorativo già di un certo spessore ecco quindi arrivare, a coronare il tutto, l’esperienza con Sex & the City che, oltre a consacrare Sarah nel novero delle attrici più conosciute, la porterà a vincere ben 4 Golden Globe più un bel paio di Emmy.
Tanti riconoscimenti per l’attrice ma anche (in occasione del secondo film di Sex and the city) la vittoria al premio beffa per eccellenza insieme alle sue comprimarie, ossia il Golden Raspberry Award, meglio noto come Razzie.
In ogni caso, a prescindere dai riscontri di pubblico e di critica, una cosa che Sarah Jessica Parker ha in comune con il suo personaggio più celebre è sicuramente una certa passione per la moda, per cui, al di là delle Louboutin o delle Manolo Blahnik indossate sul set, è riuscita addirittura a lanciare la sua linea low cost, Bitten, lavorando inoltre come designer per il marchio d’abbigliamento Gap.
“Nella moda devi buttare le regole dalla finestra e prendere rischi, anche se a volte i risultati sono comici!”
Sarah Jessica Parker per la Repubblica
Se Sarah Jessica Parker fosse un piatto

Finora, in Se fosse un piatto, abbiamo realizzato un vero e proprio menù, per non parlare poi di stuzzichini vari, di dolci per colazione e merenda, senza mai soffermarci su un particolare ibrido tra pranzo e colazione, il brunch.
Considerando allora i vari pranzi, e per l’appunto brunch, di Carrie e delle sue amiche a suon di racconti di conquiste, fellatio (per non farsi mancar nulla) e via discorrendo, la ricetta perfetta da abbinare alla nostra Sarah Jessica Parker sarà niente meno che un classico di questo tipo di pasto informale, ossia quella delle uova alla Benedict.
Questa preparazione incentrata sull’uovo in camicia che parrebbe essere nata in quel di New York nel XIX secolo e rivendicata dai più e di cui esistono molteplici varianti, è allo stesso tempo un ottimo specchio della nostra icona pop, soprattutto per via della sua aria chic che ben si sposa con l’altrettanta eleganza di SJP, per usare un acronimo.
Tutto fatto rigorosamente in casa

Scelto il piatto dobbiamo quindi occuparci della spesa: avremo bisogno, per le solite 4 persone, di 4 uova fresche, 4 fette abbastanza spesse (ma non troppo) di prosciutto affumicato di Praga (in alternativa si possono usare bacon, salmone), salsa olandese e 4 muffin inglesi o focaccine.
Dato che vogliamo fare tutto quanto per bene, ci occuperemo al contempo di fare a mano sia la salsa olandese che in muffin: per cui avremo bisogno rispettivamente di 2 tuorli, 125g di burro fuso, del succo di mezzo limone, e di sale e pepe bianco quanto basta; poi di 250ml di latte, mezza bustina di lievito di birra secco, 35 di burro, 15g di zucchero, 1 pizzico di sale, 300g di farina 0 e 100ml d’acqua.
Se vogliamo arricchire ulteriormente di sapore il nostro piatto, potremmo aggiungere delle punte di asparagi…a voi la scelta.
Mani in pasta e salsa in pentola.

Iniziamo subito con i muffin, per cui occorrerà far sciogliere il lievito nell’acqua tiepida, facendolo riposare per una decina di minuti. A tal punto impastiamo in una ciotola (meglio se con la planetaria con gancio) metà della farina, il sale, il latte intiepidito, il burro a temperatura ambiente lo zucchero e la mistura di lievito, a cui andrà infine aggiunta la restante farina. Lavorare il composto per 10-15 minuti, coprirlo e farlo lievitare in forno spento con la luce accesa per un’ora.

Trascorso questo tempo stendere l’impasto con uno spessore di 1cm e ricavarne dei dischi di circa 15cm di diametro (i muffin che avanzano possono essere utilizzati per la colazione). Trasferire i dischi ben distanziati tra loro su di una placca rivestita di carta da forno e far lievitare per altri 30 minuti. Cuocere in una padellina antiaderente unta con poco burro per una decina di minuti per lato e far raffreddare.
Nel frattempo si può fare la salsa unendo in un tegame i tuorli con il succo di limone, il sale e il pepe, andando poi a cuocere il tutto a bagnomaria versandovi a filo il burro fuso sbattendo inoltre con una frusta, prolungando la cottura finché la nostra olandese non si sarà addensata. A tal punto trasferire in una ciotolina.
Eggs and the City per SJP

Arrivati a questo punto mancano solo le uova, da cuocere una alla volta. Portare quindi a ebollizione dell’acqua acidulata con poco aceto di vino bianco e rompere il primo uovo in una ciotolina, facendo attenzione a non danneggiarne il tuorlo. Con una forchetta creare un vortice nell’acqua e versarci rapidamente l’uovo, rigirandovi l’albume con un cucchiaio per mantenerne la forma. Abbassare la fiamma al minimo e cuocere per un paio di minuti, dopodiché scolare e trasferire l’uovo in acqua fredda con una schiumarola. Ripetere l’operazione.
Veniamo quindi al dunque, facendo tostare il muffin in padella per pochissimi minuti. Disporlo al centro di un piattino, magari insieme a un po’ di insalata, andando quindi a farcire, nell’ordine con una fetta di prosciutto, con gli asparagi, l’olio alla nocciola, l’uovo in camicia e infine con la salsa. Guarnire a piacere con l’erba cipollina.
Dopo aver dunque assemblato il nostro uovo alla Benedict dedicato a Sarah Jessica Parker non ci resta che darci appuntamento alla prossima settimana. Stay Tuned!
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