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Vasco Ligabue: il dualismo del Rock
E’ un qualcosa che esiste da quando è nato il mondo, che ha visto protagonisti personaggi mitologici e leggendari. Lo erano Romolo e Remo, i Guelfi e i Ghibellini, Diana e Camilla. Rivali. La rivalità, presunta o no, è sempre stata oggetto di interesse. L’essere umano tende al confronto. In tutti in campi possa essa prendere spazio, la rivalità, come in amore, nella storia, nell’arte, è materia scottante. Nel panorama musicale sono stati tantissimi gli esempi di personaggi che si sono contesi un primato a volte non ben definito. E nella storia del Rock italiano, i due massimi esponenti non sono stati da meno: Vasco e Ligabue per anni sono stati sotto l’occhio attento delle due fazioni.

Da dove nasce la rivalità
La matrice vera e propria è oggetto di mistero. La tesi più accredita sembrerebbe trovarsi tra le fila dei fan di entrambi gli artisti, che li vorrebbero rivali ma di fatto non lo sarebbero. Ci sono state però in passato delle occasioni che avrebbero fatto pensare il contrario. In primis la morte di Massimo Riva, chitarrista di Vasco, avvenuta nel 1999.
Ligabue dopo il decesso disse: “Per i musicisti rock c’è ancora oggi l’alibi dello scotto da pagare per fare musica. Perciò, secondo il galateo della perfetta rockstar, io che non mi drogo sarei fuori target”. “È morto un amico – replicò Vasco – e invece del silenzio c’è chi, per accrescere la propria credibilità, ha scelto di speculare lanciando anzitempo inutili messaggi moralizzatori”. “Chiedo scusa a Vasco Rossi – chiuse la polemica Ligabue – e a chi sta vivendo il lutto per la scomparsa di Massimo Riva: non sono stato sufficientemente scafato da immaginare che qualcuno potesse speculare sulla morte di un musicista, imbastendo polemiche di bassa lega”.

E poi ancora la discussa intervista rilasciata da Vasco a Red Ronnie.
L’antefatto
Era il 2011 quando Vasco rilasciò un’intervista a Red Ronnie in uscita a Settembre, e in un post di Facebook comparve un’anteprima che citava: “Caro Liga, quando avrai scritto anche tu quasi duecento canzoni e avrai pubblicato 16 album inediti potrai essere messo sul mio stesso piano. Devi mangiare ancora un po’ di polenta prima di poterti confrontare con me”. Post successivamente smentito. Red Ronnie chiese poi delucidazioni in merito, se quel post fosse effettivamente opera del Blasco, e la risposta fu: “Perché dovrei scrivere delle banalità così ovvie?”. Red Ronnie incalzò domandando cosa ne pensasse realmente del Liga, e lui “Penso che sia un bicchiere di talento in un mare di presunzione”.
Negli anni la contesa sembra essersi assopita, e i due artisti non l’hanno poi di certo alimentata. Vasco è ritornato successivamente sulla questione mettendo fine alla rivalità storica con un lungo post pubblicato sui suoi canali social:
Non esiste alcuna antipatia odio o rivalità tra me e lui. La nostra è tutta una finta commedia. La grande truffa del rock’n’roll….ricordate? I sexpistols e Niente è come sembra e nel rock meno che mai!!! È più divertente spararci un po’ addosso…qualche battuta feroce piuttosto che i soliti salamelecchi.
Vasco Rossi.
Lui è un bravo artista…uno dei migliori della sua generazione. Io faccio parte di un’altra….Abbiamo poco in comune se non il linguaggio del rock e l’amore per le “chitarre”…Anche a lui disturba essere sempre paragonato a me. In fondo io ho molta più esperienza alle spalle di lui è un dato di fatto e non è certo una sua colpa o mancanza di talento.
E poi siamo completamente differenti …io della generazione di sconvolti lui di quella dei disperati…io col mio rock disperato e lui con il suo rock confortante. Siamo vicini di casa ma molto distanti nel tempo, diversi di carattere e di modi di fare. Non ci vogliamo affatto male. Lui fa la sua musica io la mia….Per quel che ci conosciamo devo dire che ci siamo sempre trovati d’accordo su tutto. Compreso quello di fare musica diversa e non suonare mai insieme dal vivo?!!. ci siamo sempre rispettati. E nei momenti importanti lui c’è sempre stato e Io non dimentico.
Quando sono partito nei primi anni ottanta ho preso schiaffi per cinque o sei anni…lui questo non l’ha dovuta passare. Questa cosa da un lato mi fa incazzare ma dall’altro devo anche ringraziare quella lunga gavetta. Mi ha fatto diventare il migliore sul ….palco. Non sul campo però…nella vita, dove probabilmente se la cava meglio lui. Di certo non abbiamo bisogno di invidiare niente, l’uno all’altro e le uniche sfide che facciamo veramente sono quelle contro noi stessi per cercare di fare sempre meglio”
Quale tra i due cantanti preferisci?
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