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Spalletti: caro Osimhen non vivo più senza te
Stravincere è meglio che vincere: parola di Napoli. Finisce, così, con una goleada al Maradona, la sfida clou della diciottesima di andata di Serie A. Una Juventus irriconoscibile crolla miseramente dopo otto vittorie consecutive. “No Signora No” canta Biagio Antonacci insieme a tutto il club partenopeo, come in ‘Non vivo più senza te’.

I bianconeri vengono così affiancati dall’Inter e scavalcati dal Milan, che stenta comunque a ridecollare e rimane a -9 dal Napoli con Spalletti, in sintonia con Osimhen, a cantare con Biagio Antonacci in ‘Non vivo più senza te‘, “Le mode, i tempi galoppano tra i vortici E i sogni pettinandosi ritarderanno un po’”.
Ma si potrebbero realizzare. Intanto le due romane e pure l’Atalanta (dilagante con un risultato da record) chiudono il primo segmento di un campionato che ha definito le prime 7 e sotto un alto gradino tutte le altre 13. Deludono Udinese, Torino e Fiorentina, vanno forte Monza e Spezia, mentre la Cremonese perde anche l’allenatore e la Sampdoria cade ad Empoli fra grandi proteste ospiti.
Forse i Pinguini Tattici Nucleari suggeriscono ad Allegri e Inzaghi
Sembrava definitivamente guarita la Juventus, ma proprio no, contro un Napoli a questi livelli, anche chi, oltretutto, non subiva gol da otto turni, come il team di Allegri (“il campionato è ancora lungo”, dice), può rimediare una manita. Finisce così 5-1 senza discorsi, con doppietta di Osimhen e gol di Kvaratskhelia (che propizia con due assist i compagni), Rrahmani e Elmas, a cui risponde soltanto Di Maria (per il temporaneo 2-1). Insomma la Juventus è stata “Fragile come un golpe in Sudamerica”, come cantano i Pinguini Tattici Nucleari in ‘Forse‘.
Il messaggio l’abbiamo mandato più che altro a noi stessi
Luciano Spalletti, allenatore Napoli

Di nuovo una rimonta, di nuovo da 0-2 a 2-2 (questa volta in trasferta), però non basta l’ennesimo misero punto al Milan. A Lecce i rossoneri vanno sotto per l’autorete di Theo Hernandez e il gol di Baschirotto, in un primo tempo da assolute comparse. Poi nella ripresa ci pensano il solito Leao e Calabria, comunque i salentini portano a 6 i risultati utili consecutivi.
Della parte alta della classifica, ecco l’Inter a cui basta un gol di Lautaro dopo 180 secondi per stendere il Verona (1-0) e arrivare al mercoledì di Supercoppa, in cui affronterà i cugini milanesi, con il morale leggermente più alto. Sicuramente la via è quella giusta Inzaghi canta con i Pinguini Tattici Nucleari in ‘Forse’, “E rigo dritto, come un aereo atterro in pista”.
La voglia di vivere di Angelina Mango coinvolge Gasperini
Senza Immobile uscito dopo un quarto d’ora, al Mapei, la Lazio supera un Sassuolo in netta crisi per 2-0. Di Zaccagni (su rigore) e Felipe Anderson i gol che fissano il risultato. Sono i primi 3 punti dell’anno per il team di Sarri, alla quinta vittoria in trasferta della stagione.
Super Atalanta a Bergamo, dove piovono gol a iosa sulla Salernitana. Si chiude 8-2, sì proprio così, con il primo tempo che già largamente delinea il match (5-1): comunque in gol vanno Lookman due volte, poi una Scalvini, Koopmeiners, Hojlund, Ederson e Zortea, a cui rispondono Dia e Nicolussi Caviglia.

Festeggia Gasperini e canta come Angelina in ‘Voglia di vivere‘, “Taratatata tarattatata tarattatata Sei tutte le strade che non ho percorso”. Nicola, invece, adesso viene addirittura esonerato (per essere poi richiamato in fretta e furia dopo 48 ore), perché ha ottenuto solo 2 punti nelle ultime sette partite. A Salerno, purtroppo, hanno già dimenticato il miracolo di pochi mesi fa. Ingrati e presuntuosi?
Doppietta di Dybala, con Abraham in grande evidenza, e la Roma supera la Fiorentina per 2-0. Entrambi i gol, dopo che i viola sono rimasti i dieci a causa dell’espulsione di Dodò.
Rose Villain e Salmo usano le lamette con Thiago Motta
Non basta sugli spalti dell’Olimpico Grande Torino un tifoso d’eccezione come l’attore Kevin Spacey, il Torino cade 1-0 contro lo Spezia dimostrando una grande fragilità. Gli spezzini potrebbero addirittura dilagare e non solo perché colpiscono pure una traversa con Gyasi e al di là della stanchezza granata. A segno va comunque il solito Nzola, un gol su rigore che lo porta a quota 9 tra i cannonieri (sempre vice).
Vantaggio nel primo tempo con Beto, poi il Bologna ribalta l’Udinese con i gol di Sansone e Posch. Al team di Thiago Motta, che colpisce pure un palo con Barrow, ne mancavano addirittura otto nella rosa. Per questo 1-2 se la gode il tecnico che continua ad essere “Un tipo che sta sulle sue”, come canta Rose Villain con Salmo in ‘Lamette‘.

Continua ad essere l’unica squadra a non aver ancora vinto una gara la Cremonese e la sconfitta casalinga nel derby lombardo con il Monza, costa caro a mister Alvini (esonerato). A Cremona si va sullo 0-3 grazie al gol di Ciurria e al bis di Caprari (uno su rigore), poi i grigiorossi si risvegliano e fanno centro con Ciofani e Dessers (2-3 finale). Per la verità un miracolo di De Gregorio evita nel finale il 3-3 di Ciofani.
A chiudere la giornata è la sfida salvezza fra Empoli e Sampdoria, con i toscani a superare i liguri per 1-0 grazie al gol di Ebuehi, mentre il pareggio di Colley viene annullato per un tocco di mano precedente di Gabbiadini, però disturbato da Luperto. I blucerchiati rimangono a -7 dalla salvezza.
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