La vita dopo la morte
Talvolta davvero basta un sogno per sentirsi subito meglio. Non un sogno qualunque, non un semplice ‘bel sogno’, ma piuttosto un sogno speciale, che fa parte quelli che definiti medianici.
Quando arrivano, subito ti rendi conto che non si tratta di sogni normali ma piuttosto di veri e propri incontri, di messaggi che giungono da un’altra dimensione, probabilmente da quello che qua chiamiamo aldilà. E’ sempre molto gratificante avere riscontri in merito non solo perché questo da conforto a chi sta vivendo un lutto ma anche perché dà speranza anche a chi non lo sta vivendo.
Una delle domande più frequenti che ci poniamo quando si parla della vita dopo la morte è: “A che cosa va incontro l’anima subito dopo aver lasciato il corpo?”. La maggior parte di noi immagina che l’anima esca semplicemente dal corpo per entrare immediatamente in un nuovo mondo fatto di scene strane e misteriose. Molti sperano di incontrare le persone amate che li hanno preceduti nell’aldilà e, in effetti, avviene proprio qualcosa del genere, anche se in uno stato completamente diverso.
Nulla finisce, tutto continua. Come? Non lo sappiamo ma forse a volte chi di là c’è per davvero vuole mostrarcelo attraverso il sogno.
Analizziamo, anzi no, ammiriamo il sogno di questa lettrice cercando di trarne il meglio, poi ognuno farà le sue conclusioni in merito.
La vita è una scuola
In questi giorni ho perso un carissimo amico in modo tragico e improvviso. Sto soffrendo parecchio ma stanotte l’ho sognato. Era tutto molto strano. Nel sogno sapevo che era morto ma era come se qualcuno mi mostrasse i video di dove si trovava ora. Il tutto si svolgeva in una sorta di scuola dove c’erano un campo sportivo e tantissime palestre. Era spaesato ma era assieme ad una ragazza molto bella e molto sicura che sapevo che era un’insegnante -istruttrice di ginnastica.
Sapevo (non so come) che loro due si piacevano. Nel sogno indossava gli occhiali da sole, cosi come avveniva nella realtà in quanto aveva un difetto visibile ad un occhio per via di un incidente avvenuto da bambino. Ma ecco che nel sogno si leva gli occhiali mostrando due occhi azzurri stupendi e perfetti senza alcun difetto. Lui di questa cosa resta sorpreso (non so come faccia a vederseli) e sbarra gli occhi con stupore. Era bellissimo. Cosa può significare? Al risveglio ero stranamente serena
Anonima
Cara lettrice credo proprio che il sogno significhi esattamente quello che hai visto. Il tuo amico (o qualcun altro) ha voluto mostrarti il luogo dove si trova adesso, cosa sta facendo, con chi è e come sta. Ma io, che comunque ho anche un’impronta junghiana, non posso fare a meno di analizzare anche gli elementi del sogno. I cosiddetti simboli.
Vediamoli.
La scuola nei sogni
Il simbolo della scuola l’abbiamo già incontrato nel sogno di Ambra. Contestualizzata al tuo sogno la vedo come la metafora della vita. In fondo la vita è una scuola, siamo qua per imparare delle importanti lezioni, per apprendere.
Vedere il tuo amico in un ambiente simile mi fa pensare che forse anche l’aldilà sia una sorta di scuola. O si può pensare che il riferimento all’associazione scuola-vita sia il suo modo di dirti che anche lì dove è lui ora è vita. Idem per la palestra. In palestra ci si allena, e nella simbologia onirica la palestra è un luogo dove ci si rafforza. Probabilmente in questa fase il tuo amico necessita di rinforzarsi, si sta allenando per la sua nuova condizione che, come hai detto, lo rende spesato.
Il fatto che sia spaesato è perfettamente in linea con quello che è accaduto: uno si trova improvvisamente da un’altra parte: è ovvio che si senta spaesato. Mi sarebbe parso molto più strano se avessi visto il tuo amico beato con un paio d’ali. La tua descrizione rende il sogno molto credibile e anche, a modo suo, realistico.
Psicopompo o bella ragazza?

Passiamo alla ragazza che era con lui. La chiami insegnante e istruttrice. Immediatamente mi è venuto alla mente il racconto di diverse persone che, una volta risvegliatesi dal coma, hanno raccontato di essere stati con una persona specifica che li ha accompagnati in quei giorni ‘sospesi’. Nella mitologia si parlava dello psicopompo, era lui che aveva la funzione di accompagnare le anime nell’aldilà. Il termine ‘psicopompo’ deriva dal greco ed è formata dalle parole ‘psychè‘ che significa ‘anima’ e ‘pompós‘ che significa ‘colui che manda’. Si tratta di una figura centrale in molte mitologie e religioni antiche che trova delle corrispondenze nelle religioni monoteistiche o in altri miti come al Caronte dantesco.
Forse, se è vero quello che i saggi ci dicono, e c’è un luogo che ci accoglie (dopo la morte), l’amico che crediamo estinto ci ha solo preceduto.
Lucio Anneo Seneca
Mi rasserena pensare che il tuo amico si accompagnato da una giovane e bella ragazza. Si tratta di un elemento importante che rende tutto più accettabile, che lo umanizza. Il quadro che si presenta non è infatti cosi lontano dalla realtà, anzi: si tratta di una situazione che potrebbe benissimo verificarsi anche nella vita reale. Il fatto che hai percepito che tra i due ci fosse una sorta di attrazione rende ancora più significativo il sogno perché fa dedurre che sicuramente lui sta volentieri lì visto che comunque è con una persona che gli piace.

La nostra anima non ha difetti
Il tuo amico nel sogno non presentava il difetto fisico che aveva quando era in vita. Anche questo elemento trova parecchi riscontri in diversi racconti di persone che hanno vissuto esperienze di premorte che, appunto, ricordano che una volta giunti nell’aldilà si rendevano conto di non avere più le limitazioni fisiche che avevano sulla terra. Quindi le persone in sedia a rotelle camminavano, i ciechi vedevano, chi moriva di tumore, e quindi con un corpo provato dalle cure, era in forma aveva i suoi capelli etc etc.
Gli occhi così belli e azzurri che guardano con stupore, mi ricordano gli occhi dei bambini che osservano tutto con incanto e meraviglia. Sicuramente il tuo amico avrà a modo suo sofferto del difetto che aveva e ora vedendo che non solo questo è scomparso ma che, anzi, ha due occhi splendidi è probabilmente vissuto come un premio, una ricompensa.
Parlo di lui come se fosse vivo, lo so. Ma perché in effetti è quello che credo. Sono convinta che lui abbia voluto mostrartelo nell’unico modo in cui poteva farlo: parlandoti attraverso il sogno, che in questo caso ha fatto da ponte tra il tuo mondo e il suo mondo. L’ha fatto perché vede quanto tu stia soffrendo e desidera dirti che nulla finisce, che tutto continua e che ora dove è lui non è mica poi cosi male.
Spero di esserti stata d’aiuto. Se avete sogni da raccontare io sono qui che non vedo l’ora di interpretarli. A presto.