Negli ultimi anni si è sempre più diffuso il fenomeno del podcasting, tanto che era idea comune quella che nel giro di poco tempo avrebbe addirittura preso il posto della radio, cosa tuttavia non avvenuta. A portare a una maggiore diffusione dei podcast ha sicuramente contribuito il periodo della pandemia, in particolare il lockdown. Grazie alla sua facile fruizione, alla possibilità di scegliere cosa e quando ascoltare, il podcast è quindi entrato sempre più nelle vite degli italiani.
Cos’è un podcast
Ma cos’è nello specifico un podcast? Sebbene abbia diversi punti in comune con un programma radiofonico, presenta delle profonde differenze rispetto a quest’ultimo. La prima è nel fatto che i podcast sono delle produzioni audio che gli autori condividono attraverso delle piattaforme online dedicate, strutturate in puntate e quindi con una natura seriale, in genere, focalizzata su vari argomenti. Chiunque, dunque, può condividere il proprio podcast.
Tramite queste piattaforme è possibile scaricare sul proprio smartphone, computer o tablet, tutta la serie, solo le puntate che ci interessano o iscriversi per essere sempre aggiornati sui nuovi episodi. Il podcast può quindi essere definito come un programma audio on demand che puoi scaricare sul tuo device e ascoltare dove e quando vuoi. Un’altra differenza con la radio è proprio questa: siamo noi a decidere quando fruire del prodotto e cosa ascoltare.

La sua storia
Sebbene la diffusione del podcasting sia un fenomeno abbastanza recente, in realtà affonda le sue radici intorno alla fine degli anni Novanta grazie all’introduzione delle connessioni Internet domestiche che consentivano di effettuare l’upload e il download di file composti da grandi quantità di dati e alla digitalizzazione di alcuni dei principali strumenti di produzione audio.
Nascono difatti in quegli anni i primi software di editing audio che permettono il montaggio dei podcast. Nel 2001 viene commercializzato il primo Ipod e questo accelera l’avvento del podcasting consentendo a tutti di scaricare contenuti audio in formato digitale e ascoltarli quando e dove preferiscono. Tuttavia il fenomeno rimane inizialmente confinato esclusivamente negli Stati Uniti. E’ solo nel 2014 con l’uscita di “Serial”, che raggiunge più di 250 milioni d’ascolti, che il podcast entra nel mainstream e anche i paesi europei iniziano ad avvicinarvisi.
Cosa serve per creare un podcast
Come detto, chiunque può creare un proprio podcast. Il minimo indispensabile per farlo è possedere un microfono, che può essere più o meno economico. Puoi acquistare un microfono XLR, un tipo di connettore elettrico di alta qualità, usato soprattutto su apparecchiature audio professionali che si collega a un mixer. In alternativa può andare bene anche un buon microfono USB. Ma possedere semplicemente un microfono non basta.
Bisogna difatti scaricare un buon programma per registrare la propria voce. Esistono dei software appositi, tra questi uno dei maggiormente utilizzati, semplice e intuitivo, è Audacity. Una volta registrato il proprio lavoro bisogna poi pensare alla parte relativa alla sua produzione. Se si desidera inserire della musica originale al suo interno si devono fare i conti con i diritti d’autore. E’ quindi sempre consigliato affidarsi a siti che mettano a disposizione ogni tipo di musica non protetta da copyright.

Di cosa parlare e la frequenza con cui farlo
Una volta reperito tutto l’occorrente di cui si necessita per produrre un podcast, bisogna chiaramente decidere di cosa parlare. Nella scelta dell’argomento va sempre tenuto conto quello che ci appassiona e soprattutto ciò di cui siamo esperti. Il bello dei podcast, infatti, è che si può trattare davvero qualunque cosa: ci sarà sempre una nicchia, per quanto piccola, interessata a quello che abbiamo deciso di proporre.
Tuttavia è sempre necessario, se si vuole proporre più di un episodio, accertarsi che si abbia abbastanza materiale sul quale discutere. E’ sempre consigliata una lunghezza non troppo eccessiva per ogni episodio. Mantenersi sui 15/20 minuti massimo è considerato l’ideale in quanto l’attenzione dell’ascoltatore tende successivamente a calare. Bisogna inoltre scegliere anche la frequenza con la quale farli uscire, che può avere una cadenza settimanale, mensile e così via. Solitamente è consigliato far uscire un episodio a settimana.
Accorgimenti da avere prima di iniziare
Prima di lanciarsi nella creazione di un podcast bisogna sempre tenere presenti alcuni elementi fondamentali. Bisogna scegliere bene la copertina, assicurandosi che sia accattivante. Le immagini e font devono essere abbastanza grandi, per un massimo di 2048×2048 e un minimo di 1400×1400. Essenziale è poi la scelta del titolo che non solo deve attirare l’ascoltatore ma deve anche far capire immediatamente cosa si andrà ad ascoltare.
Scegliere un nome che individui subito l’argomento aiuta gli ascoltatori a trovare immediatamente quello che stanno cercando e ci dà maggiori possibilità di essere ascoltati. Allo stesso modo è importante attribuire al nostro lavoro una categoria e una sottocategoria che immediatamente lo cataloghi. Bisogna poi sempre presentarsi e descrivere brevemente il contenuto del proprio podcast. Nella descrizione è consigliato utilizzare parole chiave e termini non troppo complicati.

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