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Avere 1 podcast per amico: quando ascoltare fa bene!

In una società che insegna a dire sempre la nostra, per una volta, stiamo zitti e ascoltiamo.

Ascoltando i podcast immersa tra i fiordi

Dopo la laurea ho deciso di partire e andare nel posto più lontano al mondo: la Nuova Zelanda. Ci sono rimasta per più di un anno e l’eredità più grande che mi ha lasciato, oltre ad un ottimo certificato di lingua, è stato un grande grandissimo amico, che ha mille mila argomenti e che parla tantissime lingue: il podcast.

vigneto

Lavoravo nei campi, che detta così sembra che mi ammazzassi di fatica, in realtà era sì stancante ma anche semplicissimo. Il lavoro, infatti, era solitamente ripetitivo ed estremamente facile: due o tre movimenti, un tecnica da imparare e che, una volta acquisita, ripetevi autonomamente senza neanche rimanerci troppo a pensare. Per certi versi alienante ma sicuramente appagante: immersa nel verde, baciato dal sole te ne stavi là ad intrecciare fil di ferro e raccogliere mirtilli.

I miei compagni passavano le intere 10 ore lavorative con le cuffiette.

Così, un giorno a caso, a pranzo domandai al mio amico francese Julien : “what you listen for nearly eleven hours a day?!” “Podcast, I mean different podcasts“.

Dicembre 2018 e per la prima volta sentivo quella strana parola.

Certo è che la sua definizione tecnica è fuorviante e, per certi versi, spaventosa. Ha, infatti, una qualche accezione intellettualoide che in realtà può anche non avere.

Si tratta di gente che parla, proprio così: persone che parlano e che tu ascolti.

Non è un libro, neanche un film, un’ibridazione di suoni che stimolano la tua immaginazione la quale può fornirti immagini migliori di qualsiasi video di ultima generazione.

muro scritta

Negli ultimi anni il mondo della podcasteria si è evoluto, intensificato e ha subito metamorfosi ma il substrato è sempre lo stesso: la conversazione.

Quando lavoravo in Nuova Zelanda mi aiutava a passare il tempo, a distrarmi. Qui a casa invece è un amico, sempre pronto a farmi compagnia. In ogni momento e in qualsiasi luogo. 

Ricordo che, atterrata a Roma, pensai “e ora quando avrò il tempo per ascoltare i miei amatissimi podcast?” Bene a distanza di quasi due anni la risposta è sempre.

Nei tragitti in tram, durante lunghe passeggiate, mentre faccio la spesa e la doccia, durante le pulizie di casa, sempre, tranne quando lavoro!

E avete presente quando siete costretti a fare cose che proprio non avete voglia di fare? Quell’interminabile viaggio in macchina, la corsetta della domenica mattina? Ecco un buon podcast è quello che vi serve, quello giusto che non vedete l’ora di sentire e che vi distrae da ciò che odiate dover fare.

Di podcast e di piattaforme dove ascoltarne e scaricarne, ne è pieno il mondo; leggeri e che fanno ridere, thriller avvincenti che ti lasciano col fiato sospeso e che terrorizzano e intrigano allo stesso tempo perchè spesso trattano storie vere, indagini psicologiche, costume, letteratura, interviste ad artisti della scena musicale e l’elenco potrebbe continuare ancora per ore.

veleno podcast repubblica

Veleno di Choramedia, è stato il primo amore: tra i podcast più famosi d’Italia, racconta le vicende di diverse famiglie a cui furono sottratti i figli, nella seconda metà degli anni ’90, nella bassa modenese. La voce ipnotica di Pablo Trincia si intreccia a quella dei protagonisti e degli esperti e una scelta perfetta di suoni e musiche.

Sulla scia di Veleno, la podcast company, ci ha regalato altre inchieste, altre serie che mi hanno lasciata attaccata alle cuffiette per giorno, al punto che non vedevo l’ora di andare a lavorare per aver il tempo, in tram, di ascoltare almeno due puntate, tra queste Il dito di Dio, il racconto del dramma della Costa Concordia e La città dei vivi, il racconto dell’omicidio di Luca Varani la cui storia si amplia facendoci allargare lo sguardo su tutta Roma.

stories cecilia sala

Choramedia, però, il regalo più grande ce lo fa con Stories, il podcast di Cecilia Sala che nasce per raccontarci ogni giorno una storia dal mondo e che adesso è diventato la cronistoria di una guerra annunciata, a cui però nessuno aveva creduto: un paese vicino, una  nazione spaventata, una generazione disperata: la nostra ma che troverà, senz’altro, la forza la ferocia di reagire.

Tra tutti però è Cachemire, il podcast morbidissimo che mi ha scelta, mi ascolta, mi supporta, un amico vero, ma questa è tutta un’altra storia…

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