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Raffaella Carrà una vita per lo spettacolo
E se ti lascia lo sai che si fa? Trovi un altro più bello, che problemi non ha! Era il 1978 quando Raffaella Carrà intonava questi versi. Irriverente, disinvolta e iconica. Nella storia dello spettacolo si possono contare poche figure che sono sopravvissute al tempo, Raffaella è una di queste. Il suo potere – oltre all’indubbio talento – era la forza comunicativa. Quell’energia che è in dono a pochi eletti, e che è capace di un moto trascinatore che invade il palco e buca lo schermo. Lei era esattamente questo.

Gli esordi
Quella di Raffella sembra essere fin da subito una vita destinata allo spettacolo. Intraprende infatti i primi ruoli cinematografici che è appena una bambina. Si specializza poi al Centro Sperimentale di Cinematografia, conseguendone il diploma e di lì in poi non si è più fermata. Ma la sua strada prende una via diversa. Decide di abbandonare il grande schermo per dedicarsi alla TV. Mai scelta fu più riuscita. La buona stella di Raffaella si chiama televisione.
La carriera di Raffaella decolla in TV
E’ con Io, Agata e tu che si consacra al piccolo schermo, al quale segue Canzonissima in cui mostra a pieno titolo di essere un vero e proprio portento non solo in termini di bravura artistica ma anche di risultati per le audience. I picchi di ascolto sono altissimi tanto da venir riconfermata l’anno successivo. Agli spettacoli televisivi si uniscono i primi singoli. Raffaella non è solo una presentatrice, la sua poliedricità tocca vari campi dell’arte, è la prima vera donna show-woman della televisione italiana.

Carramba che sorpresa! Gli anni ’90
I nostalgici dell’epoca ricorderanno certamente uno dei programmi che ha segnato la storia della televisione italiana. Un format ispirato al britannico “Surprise surprise“ che sotto la conduzione di Raffaella e la regia di Sergio Japino fa esplodere letteralmente lo share di Rai1. La sua forza trascina per anni Carramba che sorpresa a livelli altissimi; ascolti che non si sono più ripetuti negli anni a venire – complici ovviamente anche l’avvento dei nuovi media, l’offerta di intrattenimento che si è largamente amplificata e ne ha cambiato i parametri – ma è pur vero che non c’è stato più nessuno in grado di catalizzare così tanto l’attenzione come è riuscito a fare un personaggio del calibro di Raffaella.
Il successo in Spagna
E’ sul finire degli anni ’70 che la Carrà diventa un vero e proprio fenomeno di esportazione. La sua genialità tocca vari paesi europei, ma è in Spagna che trova la massima accoglienza. La penisola iberica abbraccia il personaggio di Raffaella, ed è un amore destinato a durare a lungo, tant’è che la Carrà si dividerà tra Italia e Spagna tra carriera e vita privata nel corso degli anni. E’ proprio a Madrid che le verrà intitolata una piazza, come segno di profonda stima e riconoscimento per colei che è riconosciuta da tutti come icona assoluta.
La malattia e la morte
E’ il 5 Luglio del 2021 quando la Carrà si spegne per sempre, in seguito a una malattia che non era stata resa pubblica per volere della stessa. Raffaella ha tenuto per sé quel segreto fino alla fine, volendo probabilmente essere ricordata con quella carica di vitalità esplosiva che la faceva apparire sempre giovane ed entusiasta della vita. Con lei se ne va il ricordo di uno spettacolo televisivo che univa tutta la famiglia, quell’intrattenimento tipico della cultura popolare italiana che ha segnato un’epoca ormai tramontata. Oggi avrebbe compiuto 79 anni, e noi l’abbiamo voluta ricordare così. Buon compleanno Raffaella, ovunque tu sia.
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