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Cosa sono gli archetipi
Archetipi: quante volte abbiamo sentito questa parola in ambito onirico senza capirne a fondo il significato? Archetipi e sogni sono due parole che incastrano perfettamente l’una con l’altra. Ora vi spiego il perché.
Innanzitutto è bene capire bene il concetto di archetipo. Se spulciamo Wikipedia, che, ammettiamolo, è il nostro punto di riferimento quando cerchiamo qualcosa, leggiamo che l’archetipo è, nella psicologia analitica, una “forma universale del pensiero dotato di un certo contenuto affettivo per il soggetto” . Tradotto: l’archetipo è un simbolo considerato alla stregua di un valore etico-sociale in cui il soggetto crede o dal quale è condizionato, sia in modo conscio che in modo inconscio.
Nasciamo perfetti ma poi….

Secondo Carl Gustav Jung l’inconscio al momento della nostra nascita è impostato su dei parametri precisi, possiede quindi delle caratteristiche psichiche innate, che si ritrovano nel sistema nervoso caratteristico del genere umano, e che sono trasmesse in modo ereditario. Si tratta di impostazioni che appartengono a tutti, che sono quindi collettive: il famoso inconscio collettivo tanto caro a Jung.
L’inconscio collettivo si distingue da quello personale perché quest’ultimo non riguarda tutti, non riguarda la collettività ma riguarda il singolo individuo e si forma proprio dalle esperienze personali.
Cosa centrano gli archetipi con l’inconscio collettivo? Sono proprio gli archetipi che formano gli schemi di base universali. Gli archetipi sono impersonali, sono innati e sono ereditari. Ce ne sono alcuni che, più di altri, hanno particolare importanza e cioè:
- il ‘Sé‘, che è il risultato del processo di formazione dell’individuo;
- l”ombra‘, che è la parte istintiva e irrazionale che contiene anche i pensieri repressi dalla coscienza;
- l”anima‘, che rappresenta la personalità femminile e l”animus’», la controparte maschile dell’anima nella donna.
Gli archetipi sono quindi delle impronte ‘psichiche’ che, seppur potenzialmente perfette, possono distorcersi attraverso le esperienze dell’infanzia, con le prime socializzazioni, e anche con le esperienze famigliari. Ci roviniamo crescendo in pratica.
Ciò che conosciamo di noi è solamente una parte, e forse piccolissima, di ciò che siamo a nostra insaputa.
Luigi Pirandello
Ombra, anima e vero Sé
Gli archetipi sono il tessuto di cui sono fatti i sogni e si avvicinano moltissimo alle parti ‘perdute’ della nostra personalità . Sono universali ma possono declinarsi in vari aspetti, pur restando totalmente riconoscibili. Nei sogni possono presentarsi, separatamente, tre aspetti della nostra personalità assumendo in alcuni casi le sembianze di persone che conosciamo, o quelle di personaggi fittizi, di creature mitologiche o altri simboli.
Tutti abbiamo un lato difficile da controllare: l’Ombra che personifica i nostri difetti e le nostre debolezze. È la parte di noi che ha il nostro stesso sesso, ma è stata soppressa perché non è gestibile.
Poi c’è l’Anima, o l’Animus, che rappresenta la parte di sesso opposto in ogni sognatore. In un uomo è tutto quello che c’è di istintivo, femminile e sensibile. In una donna, sono le caratteristiche di logica e obiettività.
Infine c’è l’ideale o Vero Sé: la parte che custodisce il nostro potenziale creativo. Il Vero Sé è la parte che, per prima, cerca di comunicare con noi attraverso i sogni. Si tratta di una parte che ha bisogno di integrarsi con tutti gli altri aspetti perché l’individuo diventi finalmente il Sé intero, reale e ricco di sfaccettature.
Sarò la tua ombra

L’Ombra nei sogni ci appare come figura del nostro stesso sesso. Si presenta in sogno come una persona che non riusciamo a riconoscere, una figura vaga di cui percepiamo solo la presenza. Spesso appare nei sogni come qualcuno che disprezziamo profondamente, da cui siamo spaventati o che invidiamo, ma che non riusciamo a ignorare.
È parte del nostro potenziale, ma una parte che non abbiamo mai coltivato, che abbiamo trascurato. Rappresenta quegli aspetti del nostro carattere che abbiamo combattuto e osteggiato, è tutto quello che di noi ci siamo sempre rifiutati di vedere. Tutti abbiamo una nostra ombra personale, ed è spesso il nostro lato peggiore. Incontrarla è doloroso poiché non è facile vedere quei lati di noi che abbiamo sempre voluto nascondere.
Ma guardala con umiltà è l’unica via per riuscire ad accettarci ed imparare a vedere il mondo con maggiore onestà. A questo punto, potremo far risorgere gli istinti naturali e le abilità creative che abbiamo soppresso consciamente, sepolto insieme ai lati peggiori e distruttivi della nostra personalità. Quando viene capita e guidata, questa energia vitale si tramuta in forza.
L’anima è la nostra parte di sesso opposto
L’ Anima ci appare come una figura di sesso opposto al nostro. Ci avvicina all’ideale maschile e femminile che si trovano, rispettivamente, in ogni donna e in ogni uomo. Ci aiuta a rapportarci e confrontarci con quest’altra parte di noi stessi e, nella vita quotidiana, ci permette di costruire relazioni basate sulla comprensione reciproca, oltre a metterci maggiormente in contatto con la parte più profonda di noi stessi.
Nei sogni questa figura potrebbe mostrarsi come una perfetta sconosciuta (o un perfetto sconosciuto in caso della donna) e spesso appare quando un uomo o una donna stanno trascurando l’aspetto femminile o maschile di sé, non attribuendo il giusto peso a qualità come la tenerezza e la sensibilità ed esasperando, invece, quelle che vengono universalmente riconosciute come caratteristiche maschili, nel caso di un uomo, o femminili nel caso di una donna.
Se non capiamo le immagini dell’inconscio, o rifiutiamo la responsabilità morale che abbiamo nei loro confronti, vivremo una vita dolorosa.
Carl Gustav Jung
La nostra personalità è tutta nel Sé
Il Sé racchiude il vero segreto della nostra personalità. Nei sogni è rappresentato come una figura che ci incoraggia ad andare avanti. Talvolta ci appare in sogno con le sembianze di qualcuno che abbiamo conosciuto, ma senza riuscire a individuare esattamente di chi si tratti. Ma può anche essere rappresentato da un guru, da un dio, da un animale sacro, da una croce, da un mandala o un’altra forma geometrica.
Come gli archetipi possono aiutarci
Generalmente gli archetipi nei sogni emergono nei periodi di forte tensione, di stress, di bisogno.
Capire e lavorare con le immagini archetipiche può aiutarci a farci usare le forze vitali che abbiamo a nostra disposizione.
La funzione delle figure archetipiche è quella di farci crescere, di farci capire ed integrare le diverse sfaccettature del nostro carattere, di fare convivere felicemente ogni aspetto della nostra personalità senza che entri in conflitto con gli altri aspetti. Famigliarizzare con tutti gli aspetti del nostro Io, comprendendo che non sono parti separate ma parti integranti di noi, ci può aiutare a smussare gli angoli, a lavorare laddove serve farlo.
Il nostro Ego osserva ciò che accade nella nostra vita e sogna: proprio per questo motivo proprio nei sogni che siamo maggiormente consapevoli dei nostri conflitti interiori. Imparare a riconoscere gli archetipi ed imparare a capire cosa rappresentano e che messaggio portano ci aiuterà a unire i nostri tre aspetti e a vederli nella loro interezza non come parti separate: l’intero è più grande della somma delle singole parti.
Presto vi preparerò un articolo con tutte le immagini archetipe più ricorrenti, cosi che, sogno dopo sogno, possiate imparare a riconsocerle, decifrarle, capirle e lavorarci sopra.
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