Liberato Re di Napoli?
Svelare l’identità del noto cantante ‘partenopeo’ Liberato, sembra quasi impossibile. Sarebbe sicuramente stato più semplice svelare l’identità del ‘Detective Conan’. Un mistero che aleggia dal 2017, anno del primo debutto del famigerato artista, nonché anno della pubblicazione su Youtube della canzone ‘Nove Maggio’, che ha poi dato il via a una serie di successi come ‘Tu t’e scurdat‘ e me’ e ‘Gaiola portafortuna‘. Abbigliamento modesto ma che ormai caratterizzata la sua figura misteriosa, stile ninja: felpa nera con cappuccio, pantaloni neri, Converse, passamontagna e occhiali da sole scuri, pronto sia per uno show sia per portare a termine una rapina in banca (l’abbigliamento è un po’ quello).
La devozione per la sua amata Neapolis
Non ha mai rilasciato dichiarazioni importanti, non ci sono notizie riguardo la sua biografia, non sappiamo l’età e nemmeno come sia arrivato fino a qui, ma stando a un’unica dichiarazione rilasciata alla rivista Rolling Stone, sarebbe nato e cresciuto a Napoli. Tutti i suoi testi infatti richiamano la cultura napoletana, i luoghi, le usanze, il mare, il dialetto, il calcio, l’appartenenza alla sua terra, al Vesuvio, rivendicandone i principi e i valori. Ovviamente non mancano le immagini della città all’interno dei videoclip pubblicati su Youtube, curati da Francesco Lettieri, che esaltano i luoghi principali della città.

I luoghi che tutti ricordiamo sono sicuramente: la Gaiola, Mergellina, l’isola di Capri, luoghi che hanno fatto innamorare, che ogni anno ospitano migliaia di turisti, luoghi venerati da ogni napoletano, ai quali Liberato ha donato la giusta importanza mettendoli al centro dei suoi brani. Liberato oltre all’abbigliamento ha anche un oggetto che lo rappresenta e per il quale viene ricordato: una rosa. La rosa dalle cento spine che viene citata nella canzone: Tu t’e scurdat’e me, simbolo di un amore tanto sofferto e della paura di essere dimenticato dopo pochi mesi dalla fine di una storia importante.
I possibili indiziati
Le teorie che girano intorno alla sua identità sono diverse: c’è chi pensa si possa trattare di un progetto con a capo un collettivo di musicisti e artisti con l’unico obiettivo di espandere la cultura partenopea attraverso la sua lingua espressa nei testi, oppure che si possa trattare dell’ex fidanzato di Anna Tatangelo, ossia Livio Cori. Altri con l’arrivo della serie tv ‘Mare fuori‘, hanno attribuito alla figura di Liberato, quella dell’attore Matteo Paolillo, in altri casi si è addirittura parlato di un detenuto che si trova nel carcere di Nisida. Ma l’ipotesi più attendibile è quella che riconosce in Gennaro Nocerino il vero Liberato, per un particolare che la dice lunga.
Un errore irreparabile
Gennaro Nocerino è un produttore e musicista napoletano di cui sappiamo ben poco perché non ama mostrarsi sui social, quello che invece sappiamo riguardo il possibile collegamento fra le due personalità ci è stato fornito involontariamente da un errore della Siae che ha pubblicato il nome di Nocerino, associandolo ai diritti di alcuni brani del cantante. Per ora non ci sono state ancora delle conferme da parte del produttore napoletano, ma c’è ben poco da lasciare al caso. In un confronto tra le sue performance live cosa certa, è che chiunque si nasconda dietro quella maschera, non spicca per le sue doti canore, avvantaggiate da uno spropositato uso dell’ autotune che lo rende già di per sé irriconoscibile.
Da quanto appreso, il cantante mascherato ai suoi live sembrerebbe non avere la stessa voce che ascoltiamo tramite le diverse piattaforme digitali, e ciò che contraddistingue le sue esibizioni, è l’innumerevole numero di parolacce rivolte alla sua ‘amata‘. Insomma, il suo concetto di amore non rispecchierebbe i canoni dei poeti dello Stilnovismo, ma una forma abbastanza ‘inusuale‘ per esprimere i ‘propri sentimenti‘.