La classifica non si riapre state pure tranquilli, però…
E quando meno te l’aspetti, salta fuori un Milan stellare. Il Napoli che dovrà sfidare poi in Champions League tra dieci giorni, adesso magari, dopo una super batosta casalinga così, un po’ di paura addosso ce l’avrà. Manca Osimhen, ma non basta come alibi al team di Spalletti. La domanda per scongiurare ogni pensiero negativo, per il tecnico, è semplice: “Quantu tiempo serve pe’ guarì ‘Na ferita ca’ te tieni arinte”, come canta Livio Cori in ‘Sulo pe chella‘.
“Mo stammo troppo luntane” canta comunque consapevole Pioli (a -20) insieme a Livio Cori in ‘Niente a ce dicere‘.

La Lazio, seconda in classifica dopo la nona di ritorno di Serie A, così rosicchia 3 punti dal bottino dei partenopei che ora sono ‘solo’ a +16. Chi invece si ritroverebbe a -12 senza la penalizzazione, è la Juventus, che vince ancora ed è vicinissimo alla zona Europa. Cade l’Inter con la lanciatissima Fiorentina, con Inzaghi a non riuscire a darsi spiegazioni sull’andamento della squadra.
E la Roma così si affianca ai nerazzurri, mentre in basso perdono le ultime tre. Così davanti, quelle nei pressi, possono aggiungere ancora qualche punto: Cremonese, Sampdoria e Verona, ogni allenatore delle tre tra le attuali retrocesse, può cantare mestamente con Livio Cori in ‘Scinne‘, “Sto tuccann’o funno mo”.
Spalletti, Sarri e Madame a Pioli: “Quanto forte ti pensavo”
Forse un momento di calo di concentrazione poteva anche essere pronosticabile, ma non con l’entità di come è avvenuto. “E quanto forte ti pensavo Che quasi non respiravo” canta Spalletti con Madame in ‘Quanto forte ti pensavo‘. Cade sotto un poker di reti il Napoli (al terzo stop stagionale) nel match al ‘Maradona’ contro il Milan. A segno Leao con una doppietta (l’esultanza fa arrabbiare Spalletti), poi Diaz e Saelemaekers (0-4), così Pioli scavalca l’Inter in classifica.
La doppia sfida di Champions? Questo risultato non le condizionerà di certo perché è un’altra competizione, un altro ambiente
Stefano Pioli, allenatore Milan
Anche il posto d’onore della Lazio in campionato, in pochi se lo sarebbero aspettati. Ma con Sarri davvero tutto è possibile. Vince sul terreno del Monza (0-2), la squadra biancoceleste grazie ai gol di Pedro e Milikovic-Savic. Cinque vittorie nelle ultime sei, il record di Provedel (565 minuti senza subire gol) e la consapevolezza dei propri mezzi a prescindere dal super bomber Immobile, grazie ad una fase difensiva eccellente. Merito di Sarri e del suo carattere focoso, infatti per il tecnico canta Madame in ‘Quanto forte ti pensavo’, “Quanto ti sai arrabbiare”.

Al settimo posto sì, ma sul campo seconda. È la Juventus, che ottiene ancora i 3 punti, superando di misura (1-0) il Verona, con il gol decisivo di Kean. “Tu sei lo specchio dell’anima mia” canta Allegri all’attaccante, come Madame in ‘Quanto forte ti pensavo”. La zona Champions è a soli 4 punti per i bianconeri e anche se si fatica parecchio a superare la terzultima in graduatoria, si continuano a macinare successi.
Inzaghi e la Cremonese, per Annalisa non è… Mon amour
Se non è crisi questa… L’Inter perde per la terza volta consecutiva e mette in crisi Inzaghi. Segna Bonaventura nello 0-1 della Fiorentina a San Siro, mentre Barella è sfortunato e colpisce un palo. Intanto la squadra viola di Italiano (che deve pagare una cena ai suoi per l’acuto) ottiene l’ottavo successo consecutivo, il quinto in campionato, che la porta definitivamente fuori da un brutta situazione. E quanto si arrabbia Inzaghi? Canta con Annalisa in ‘Mon amour‘, “Io farò una strage stasera”.
Va bene, la strada per la conferma del quarto posto è ancora lunga, però la Roma intanto dilaga con la povera Sampdoria (3-0) e fa un bel balzo raggiungendo l’Inter a quota 50. Sicuramente è l’espulsione di Murillo a spianare la strada ai giallorossi, che da lì in poi fanno gol con Wijnaldum, Dybala su rigore (conquistato sempre da Wijnaldum) e El Shaarawy.

Non è stato un risultato così scontato, anzi. Però l’Atalanta riesce a battere in trasferta la Cremonese (1-3). Prima De Roon, poi la risposta dal dischetto di Ciofani, con Boga e Lookman a dilagare, due sostituti. Con Muriel e Zapata a non brillare, come accadde anche nell’ultima uscita, tocca a due riserve risolvere il match. Uscita malconcia anche nel derby lombardo, la squadra grigiorossa (fanalino della Serie A) canta con Annalisa in ‘Mon amour’, “Io rimango sola come minimo”.
Thiago Motta, Rocco Hunt e Caldara, dai ‘Non litighiamo più’
L’Udinese è davvero lontanissima dallo stato di forma che gli ha permesso di superare il Milan. E così il Bologna lo piega davvero troppo facilmente (3-0). Meriti e demeriti che si intersecano, ma sicuramente la più bella dedica è quella del terzo gol (i primi due li segnano Porsch e Moro, quando non è ancora passato un quarto d’ora), di Barrow, per la famiglia di Mihajlovic. “Questa volta è fino all’infinito” canta Thiago Motta insieme a Rocco Hunt in ‘Non litighiamo più’.
Salire in alto e scendere di brutto. È capitato al Lecce, al quinto k.o. consecutivo, che lo fa ritrovare di nuovo con il fiato sul collo delle contendenti. Ritrova il sorriso l’Empoli grazie al rigore di Caputo, che decide l’1-0: i toscani non vincevano da otto gare ed erano reduci da quattro sconfitte.

Gioca meglio il Torino, ma segna Pinamonti. Poi però il Sassuolo si deve fermare per il gol di Sanabria, che mette il match di Reggio Emilia di nuovo in parità (1-1). Gli emiliani accusano un po’ di stanchezza, dopo una lunga rincorsa, mentre i piemontesi devono placare le ambizioni in direzione Europa.
Prima un’autorete di Caldara, poi un errore di Pirola per il gol di Shomurodov, e così tra Spezia e Salernitana, la sfida salvezza, si chiude sull’1-1. L’occasione per distanziare ancora un pochetto le tre derelitte del fondo classifica e di pensare al futuro, sempre con grande concentrazione. Il difensore Caldara canta con Rocco Hunt in ‘Non litighiamo più‘, “E allora lasciami perdere che mi sono distratto”.