Il ritorno fiammeggiante di Luciano Ligabue
Luciano Ligabue torna più carico che mai annunciando il suo nuovo tour: Dedicato a noi, che prende vita con la prima data del 9 Ottobre celebratosi all’Arena di Verona. Uno dei cantanti italiani contemporanei più apprezzati di sempre, una voce graffiante, ruvida e sicuramente profonda in grado di trasmettere la sua storia senza troppi giri di parole, capace di emozionare e far cantare da anni ormai milioni di italiani.
Da sempre al centro di diverse polemiche legate allo screzio con il suo ormai ‘rivale’ Vasco Rossi, per una frase pronunciata dallo stesso Ligabue nel lontano 1999, sul rapporto fra droga e rock, alcuni giorni dopo dalla morte del chitarrista e soprattutto amico di Vasco Rossi: Massimo Riva. Una sorta di faida quella che intercorre fra i fan dei due artisti. Una parentesi da non dover mai aprire se non si vuole addentrarsi in questo mondo impenetrabile. Attenti a non scontrarsi mai con una delle due fazioni, sono i più tenaci!
Ma dov’eravamo rimasti? ‘Dedicato a noi’, esprime il bisogno dell’artista di sentirsi appartenere ad un ‘noi’, ma i temi che ha toccato nei suoi 24 album sono sicuramente tra i più svariati: amore, amicizia, scorrere del tempo, famiglia, temi che ritroviamo soprattutto nel suo brano: Per sempre, pubblicato il 10 Febbraio 2014 e che fa parte dell’album Mondovisione.
Ligabue in questa canzone mostra il suo vissuto, i suoi ricordi visti come fotogrammi che resteranno indelebili, marchiati a fuoco ‘per sempre’. Ricordi che l’hanno cullato, malmenato, cresciuto; immagini nitide, chiare, ancora vive dentro la memoria dell’artista, che nessuno potrà mai portargli via e che l’hanno reso l’uomo, anzi: l’essere umano che oggi è. Il ‘punctum’, ossia tutto ciò che viene suscitato da un particolare e che agisce sulla memoria di chi guarda una foto, l’aspetto emotivo, il particolare delicato, come ricorda lo scrittore Roland Barthes all’interno della sua opera: La camera chiara, Ligabue lo intravede nella figura di suo padre, di sua madre e delle donne che ha amato.
Cristallizzare il tempo e renderlo eterno
La canzone si apre con la descrizione di suo padre, un uomo autoritario ma allo stesso protettivo e apprensivo, capace sia di spingerlo a finire di mangiare (altrimenti erano guai), sia di salvarlo dalle minacce dei bambini più grandi. Un uomo tutto d’un pezzo, in grado di far fronte alla durezza della vita, quasi inscalfibile ma che sa lasciarsi anche andare sulla pista da ballo, un po’ come per celebrare le gioie della vita.
All’interno del videoclip del brano, tutti i personaggi citati, vengono rappresentati in chiave d’epoca e Ligabue è seduto all’interno di un cinema mentre guarda il film della sua vita. I versi successivi descrivono due donne, una ‘bambina’, timida, la prima fidanzatina e la seconda, audace, sicura, che lo lascia, andando via senza esitare e senza voltarsi. L’ultima strofa descrive la figura della madre, intenta a preparare la cena mentre canta Sanremo (Ligabue aveva partecipato nel 2014 come ospite al festival), che rassicura suo padre come a dire ‘andrà tutto bene‘.
Un viaggio all’interno della propria memoria, dei propri affetti, un archivio impenetrabile da chiunque altro. Di seguito, il testo e il videoclip:
Mio padre che mi spinge a mangiare
E guai se non finisco
Mio padre che vuol farmi guidare
Mi frena con il fischio
Il bambino più grande mi mena
Davanti a tutti gli altri
Lui che passa per caso mi salva
E mi condanna per sempre.
Mio padre di spalle sul piatto
Si mangia la vita
E poi sulla pista da ballo
Fa un valzer dentro il suo nuovo vestito
Per sempre, solo per sempre
Cosa sarà mai portarvi dentro solo tutto il tempo?
Per sempre, solo per sempre
C’è un istante che rimane lì piantato eternamente
E lei che non si lascia afferrare
Si piega indietro e ride
E lei che dice quanto mi ama
E io che mi fido
E lei che mi toccava per prima
La sua mano bambina
Vuole che le giuri qualcosa
Le si gonfia una vena
E lei che era troppo più forte
Sicura di tutto
E prima di andarsene
Mi dà il profilo con un movimento perfetto
Per sempre, solo per sempre
Cosa sarà mai portarvi dentro solo tutto il tempo?
Per sempre, solo per sempre
C’è un istante che rimane lì piantato eternamente
Per sempre, solo per sempre
Mia madre che prepara la cena
Cantando Sanremo
Carezza la testa a mio padre
Gli dice, “Vedrai che ce la faremo”
Per sempre, solo per sempre
Cosa sarà mai portarvi dentro solo tutto il tempo?
Per sempre, solo per sempre
C’è un istante che rimane lì piantato eternamente
Per sempre
Solo per sempre