Quando due persone sono fatte per capirsi al volo
La Grande Amicizia, ecco come definire il rapporto tra Pino Daniele e Massimo Troisi. L’articolo determinativo non è un errore ma vuole sottolineare la grandezza, l’unicità, la straordinarietà di un rapporto che si è saputo distinguere e che, indubbiamente, ha lasciato il segno.
Due grandi uomini, due grandi artisti che danno l’idea di non essere consapevoli della loro grandezza, quasi ingenui in tal senso, legati da un profondo rapporto di amicizia che si sono fatti amare e che ancora oggi rimpiangiamo. Due artisti che non amavano apparire, “La televisione avvelena” dicevano, ma che quando apparivano veniva quasi naturale pensarli assieme, come un binomio indissolubile.
Pino e Massimo sono state due vere e proprie icone generazionali, che hanno fatto della loro insofferenza un simbolo artistico. Tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli Ottanta sono letteralmente esplosi e la loro esplosione è equivalsa a un urlo di liberazione.
“Pino Daniele è un po’ l’Eduardo della canzone, un musicista che riesce a tirare fuori napoletanità e sentimento senza cadere nel folklore o nel partenopeo a tutti i costi”.
Massimo Troisi
Pino Daniele e Massimo Troisi si conoscono durante ‘Non stop‘, una trasmissione televisiva andata in onda per la prima volta su Rai 1 il 27 ottobre del 1977. Pino, un disincantato che arriva dal centro storico napoletano, imponente e massiccio vestito di jeans e con la fascia tra i capelli e Massimo, un attore-poeta di San Giorgio a Cremano esile e con due grandi occhi. Molto diversi fisicamente ma entrambi intenti a non fare trasparire timidezze e fragilità. Due persone fatte per capirsi al volo, unite anche nella malattia sulla quale scherzavano, anzi, cantavano su.

Il feeling professionale nasce subito e si traduce in una fitta collaborazione: dalle canzoni di Pino Daniele che hanno fatto da colonna sonora ai film di Massimo Troisi, ai testi scritti da Massimo per le canzoni di Pino. Solo per citarne alcuni, l’indimenticabile ‘Ricomincio da tre’ del 1981 che è valso ben due David di Donatello a Massimo Troisi, ‘Le vie del Signore sono finite‘ del 1897 .
E poi ‘Saglie Saglie‘, un pezzo pubblicato per la prima volta da Pino Daniele nel suo album di debutto del 1977, ‘Terra mia’ del 1991, in cui Massimo Troisi presta la voce alla traccia, facendo da controcanto nel ritornello.
E ancora la spendida ‘O ssaje comme fa ‘o core‘, che nasce da una poesia scritta da Massimo Troisi in cui viene esaltato il dilemma cuore/mente e che è anche un chiaro riferimento ai problemi cardiaci di cui entrambi gli artisti soffrivano.
Il loro legame è talmente stretto e la loro collaborazione talmente fitta che Massimo scherza dicendo che, di tanto in tanto, Pino gli chiede “Massimo, ho scritto una canzone, mi fai un film?”.
Quando l’amicizia si traduce in capolavoro
I frutti dell’amicizia tra Pino Daniele e Massimo Troisi sono tanti e diversi. Ma uno, in particolare, rappresenta appieno il loro sodalizio: è ‘Quando’, la colonna sonora creata appositamente per il film di Massimo Troisi ‘Pensavo fosse amore…invece era un calesse‘ del 1991.
‘Quando’ non è solo una canzone ma è un simbolo: simboleggia in primis l’amicizia tra Pino Daniele e Massimo Troisi ma rappresenta anche la cultura musicale napoletana contemporanea.
Tu dimmi quando, quando
Quando
Ho bisogno di te almeno un’ora
Per dirti che ti amo ancora
Questa canzone ti avvolge e ti porta lontano con la sua malinconia, ti entra dentro con la sua profondissima impronta lirica, ti fa vivere in contemporanea le due facce della stessa medaglia: amore e tormento. ‘Quando’ fa emergere le insicurezze di chi ascolta, fa pensare, fa porre delle domande, fa emozionare, fa accapponare la pelle.
Quando massimo ascolta per la prima volta la canzone
Per capire come nasce ‘Quando‘ basta pensare a due amici in una stanza, rilassati e completamente a loro agio. Nessuno studio di registrazione, nessun tavolo pieno di fogli, nessun pc, ma una chitarra un paio di cuffie, stima, talento, rispetto, amore. Questo è ciò che era presente in quella stanza dove nasce una poesia, perchè questo è: una poesia.

In un estratto del documentario di Anna Praderio su Massimo Troisi si può assistere alla preziosa scena in cui l’attore e regista di San Giorgio a Cremano ascolta per la prima volta ‘Quando‘, ancora in fase ‘gestazionale’.
Massimo è assorto all’ascolto e il suo commento è “No, nun cagnammo, è troppo bella”.
Quando Pino Daniele la suona alla chitarra, Massimo suggerisce due piccole ma cruciali modifiche: il verso “Tutto il giorno per vederti ballare” viene sostituito con “Tutto il giorno per vederti andar via” mentre “fra i ricordi di una vita normale” è sostituito con “Fra i ricordi e questa strana pazzia“.
Massimo ama così tanto ‘Quando’ che la sceglie addirittura come suoneria della sua segreteria telefonica.
Ecco perché è corretto dire che ‘Quando’ è figlia di Daniele e Massimo. Da due Artisti del loro calibro non poteva che nascere un capolavoro.
Quando da soli è più difficile lottare contro i mulini a vento
Massimo Troisi muore il 4 giugno 1994, 12 ore dopo aver concluso le riprese del film ‘Il Postino‘, lasciando una tristezza enorme in ognuno di noi. Pino Daniele qualche giorno dopo tiene un concerto, già programmato, allo stadio San Paolo, davanti a 65mila persone che scandiscono a gran voce il nome di Massimo come se ormai si trattasse di un’unica entità. Pino Daniele sul palco mormora qualcosa a proposito di un sogno: “Ieri notte ho fatto un sogno assurdo, andavo a trovare Massimo…” facendo trasparire il commovente dolore per la morte dell’amico.

Nel 2008 in occasione dei 30 anni di carriera, Pino Daniele riunisce il ‘Supergruppo’ composto da De Piscopo, Senese, Amoruso, Zurzolo, Esposito e la band del disco storico ‘Nero a metà‘: Marangolo, Vitolo e De Rienzo. Si ritrova nel suo studio di Roma con le due band per registrare ‘Ricomincio da 30‘, una raccolta di 3 CD che raccoglie 41 brani, e 4 inediti. Il titolo dell’album è, lo si capisce, ispirato a ‘Ricomincio da 3‘, il film di Massimo Troisi e il primo brano è ovviamente ‘Quando‘.
“Questo cofanetto è dedicato a Troisi: per pudore non parlo volentieri dell’amicizia e dell’affetto che ci legava. Ma lavorando a questo progetto ho capito che quando è mancato lui è mancata anche una parte di me. Da solo è stato più difficile lottare contro i mulini a vento”.
Pino Daniele
Nel 2015 ci lascia anche Pino Daniele: muore il giorno 4 come Massimo (e come Massimo nasce il giorno 19) e anche per lui è stato quel cuore che prendevano in giro i due amici. Ma tanto “O ssaje comme fa ‘o core“: fa piangere, fa amare, fa soffrire, fa commuovere e batte forte ogni volta che ascoltiamo il frutto del legame tra Pino e Massimo.