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Nel Medioevo i salassi, le estrazioni dentarie, le suture delle ferite, e i piccoli interventi chirurgici, non erano effettuati dai medici, ma dai barbieri. I barbieri-chirurghi operarono dal Medioevo fino al 1745, quando la fondazione dell’Academie Royale de Chirurgie vietò ai barbieri di effettuare queste operazioni mediche, che vennero poi proibite con l’ordinanza di Luigi XV di Francia. Questa pratica era diffusa soprattutto nel Regno Unito, in Irlanda, in Sud Africa, Australia e Nuova Zelanda.
La storia dei barbieri-chirurghi
Nell’antichità erano i medici ad occuparsi della pratica del salasso, fino al 1215, quando il Papa indicò i barbieri come maestri in questa operazione, perché avevano l’attrezzatura idonea per eseguire la flebotomia, e per la loro dimestichezza nell’usare il rasoio. La mortalità era estremamente alta, sia a causa delle ingenti perdite di sangue, che a causa delle infezioni.

La professione dei barbieri-chirurghi assunse maggiore importanza dopo la peste nera, visto il loro numero e la loro capacità di soddisfare le esigenze della città. Giravano per la città con carrozze e tende ambulanti, in cerca di nuovi clienti e venivano chiamati The Flying Barbers.
Il francese Ambroise Pare, vissuto nel Cinquecento, è considerato il padre della chirurgia moderna e cominciò la sua carriera come barbiere-chirurgo. Nel Regno Unito, barbieri e chirurghi, continuarono a fare parte della stessa corporazione fino al 1745, dal 1540, quando Enrico VIII di Inghilterra, istituì un’unica società chiamata The Company of Barber-Surgeons.

Nel 1745, dopo che vennero approvate le misure che definivano le professioni di barbiere e chirurgo, ai barbieri venne però consentito di praticare il salasso. Pratica che durò fino al XIX secolo.
I barbieri molto spesso utilizzavano le sanguisughe per la pratica del salasso. Se non erano disponibili, operavano con bisturi, siringhe o macchine per salassi, cioè degli strumenti creati appositamente per far defluire il sangue. Il sangue veniva raccolto in scodelle o bicchieri di vetro, che venivano poi posizionati sulle finestre, per far sapere che all’interno di quel negozio si effettuava il salasso.

Una vittima illustre del salasso fu George Washington, il primo presidente degli Stati Uniti. Durante una pesante influenza e laringite, gli venne fatto defluire 1,7 litri di sangue. L’uomo morì nel giro di poche ore.
I barbieri-chirurghi promuovevano i loro servizi esponendo un recipiente pieno di sangue, in modo da attirare l’attenzione dei passanti. In seguito, la corporazione dei barbieri-chirurghi, decise di utilizzare un’insegna formata da un bastone di legno. Sul bastone venivano attaccate delle bende bianche e rosse, all’estremità un pomo di bronzo.

Il bastone simboleggiava l’asta che veniva stretta dai pazienti sottoposti al salasso, e all’estremità il recipiente dove veniva raccolto il sangue. L’asta permetteva infatti di tenere il braccio teso, così da permettere di mettere in evidenza le vene e facilitare la loro incisione.
All’inizio le bende erano imbevute di sangue, con il passare del tempo si iniziò a dipingere sull’asta una spirale bianca e rossa. Ancora oggi queste insegne sono esposte fuori dai negozi di barbieri, soprattutto nei paesi anglosassoni.
Fonte immagini: Wikipedia
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