Diana Del Bufalo: un’ “amica” poliedrica tra teatro, tv e tanto altro
Cantante, attrice, comica, ironica e solare, stiamo parlando di Diana Del Bufalo. Abbiamo imparato a conoscerla dai tempi del programma televisivo “Amici” e l’abbiamo apprezzata durante tutta l’evoluzione del suo percorso artistico. Chi di voi è stato a teatro a vederla in “Sette spose per sette fratelli” insieme a Baz? Con lo spettacolo ha girato un po’ l’Italia e in occasione della tappa di Torino ho avuto il piacere di intervistarla per Radio Crossover Disco. Ecco cosa mi ha raccontato!
Ciao Diana, partiamo subito senza convenevoli: come ti trovi in questo spettacolo?

Benissimo! Pensa che ho fatto tantissimi provini per i musical e non sono mai stata presa in considerazione, stavo gettando la spugna e ho pensato: “Se ho fatto tutti questi provini e non mi ha preso nessuno, non sarò in grado”, quindi per me è stata anche una sfida farlo perché ero molto insicura sul mio essere capace di fare i musical.
Io ti avrei vista molto bene dato che tu parti come cantante diventando senza problemi anche un’attrice.
Esatto, infatti tutti me lo dicevano. Si pensa che se si sanno fare le due cose poi sia facile, in realtà il teatro è difficile. Una cosa che posso dire dopo essere andata in scena tante volte è che il teatro è la cosa più bella che esista, supera anche il cinema, lo sto amando profondamente.
E’ molto bella la sensazione che si prova quando, terminato lo spettacolo, ci sono i saluti finali e si entra direttamente in contatto con il pubblico.
È un momento insuperabile, anche perché si ha la reazione immediata del pubblico, l’energia che arriva è stupenda. Quando siamo lì e ci sono le luci e gli applausi è meraviglioso, per noi i feedback del pubblico sono un nutrimento importante.
In questo spettacolo Adamo, il più grande dei sette fratelli, decide di trovare moglie e la cerca non per amore, ma perché ha bisogno di qualcuno che cucini e pulisca casa.
Il film originale è abbastanza maschilista come visione. Luciano Cannito, il nostro regista, ha voluto renderlo un pochino più moderno senza sconvolgere la storia, perché poi le persone sono affezionate alla storia vera. Io rimango un po’ fregata da Adamo perché quando mi sposo e vado a vivere con lui noto che ha sei fratelli e io mi devo occupare di tutti e sei. Non è facile perché loro sono dei buzzurri, dei caproni ed io sono la donna responsabile, praticamente ho sei bambini.
Da donna, cosa pensa Diana Del Bufalo del fatto che Adamo cerchi moglie perché ha bisogno di qualcuno che accudisca tutti?
Io non l’accetto, non lo accetterei mai per quanto mi riguarda. L’amore non si discute, è una cosa stupenda e deve essere sempre portato come primo elemento. Poi l’affetto ti porta anche a fare delle cose, ci sono sempre i compromessi. Chi cerca moglie solo per quello può restare da solo.
Sul palco siete tantissimi, siete 22 interpreti
Sì, siamo tantissimi. Calcola che ci sono tutti i pretendenti di tutte le spose che poi sposeranno i fratelli e poi ci sono altri personaggi che si alternano, siamo proprio tanti.
Essendo un cast così grande, si va d’accordo fuori dal palco?
Certo che si va d’accordo, si formano sempre un po’ i gruppi, però tutti insieme ci diamo tantissima forza e ci adoriamo. Non ci sono mai stati litigi.
Si è creata una nuova coppia teatrale: Diana Del Bufalo & Baz. Com’è lavorare con lui?
Bellissimo! Mi sono appoggiata molto a lui, considera che lui ha già fatto dei musical e per me era la prima volta, quindi gli ho detto: “Stammi dietro, aiutami, dammi qualche consiglio”, questo perché ho paura di sbagliare, sono una perfezionista. Con lui mi sento sicura, si è creata una coesione molto forte.

La direzione musicale è di Peppe Vessicchio. Pensando a lui ci viene in mente il programma televisivo “Amici”. Quanto è stato importante per la tua carriera?
E’ stato l’inizio del percorso della mia carriera. Quando ho saputo che nel musical c’era Peppe e che la direzione musicale fosse sua, mi sono molto emozionata, ho detto: “Questo è un progetto che va fatto”, ho una grandissima stima per lui, ci stimiamo a vicenda, lo adoro, come Luciano Cannito.
Parlando di giovani, che studentessa sei stata?
Oscena, prendevo tutti due e quattro, non sono stata una studentessa modello, mia madre spendeva un sacco di soldi per farmi fare ripetizioni. Andavo bene e mi piacevano astronomia e fisica, in storia avevo sempre il debito a fine anno. Sono contro il metodo di istruzione italiano, lo trovo datato, ai ragazzi non viene mai messa una sfida o qualcosa che possa essere di stimolo.
Dopo la tournée, cosa farai di bello?
Non sto preparando nulla, è una decisione, non ho mai smesso, non mi sono mai fatta veramente una vacanza come si deve e voglio avere un po’ di tempo per me.
Grazie per essere stata con noi!
Grazie a voi, un bacio.
Intervista a cura di Paola Giannessi