Caricamento...
Natale 2021 con i tuoi, sicuramente
Le restrizioni si rifanno sentire, con il fiato del mostro Covid19 sui nostri colli.
Per questo credo che nessuno abbia fatto particolari follie.
Non prendiamoci in giro e affrontiamo la realtà: persino i meno legati alle tradizioni si sono trovati a mangiare con i propri parenti più prossimi e a passare il proprio pranzo di Natale con loro.
Ore infinite di discussioni su argomenti più disparati, accomunati da un incredibile tedio di sottofondo.
Ma una notifica, all’improvviso
Non è una novità che Salmo pubblichi un brano completamente a sorpresa per Natale, era già successo per ‘Buon N***** Freestyle’ con Madman e Gemitaiz e per ‘Charles Manson (Buon Natale 2)’ con Lazza, Nitro e Dani Faiv.
Alla notifica del canale youtube del rapper sardo mi sono precipitato ad ascoltare, alla ricerca di un po’ di solidarietà in questi momenti con i parenti, per sentirmi meno solo nella misantropia ormai eccedente nella mia persona.
Quindi clicco, e vado.
Plof
Già al titolo volevo smettere di ascoltare.
Prima ancora di aver incominciato a farlo.
Un “divertente” rimando al nome del suo ultimo album ‘Flop’.
Lascio stare e vado avanti.
A natale si è tutti più buoni.
-Sicuramente non io.
Il video a cui mi trovo davanti è confusionario, ricco di immagini diverse ad una velocità impressionante.
Sembra sinceramente il frutto di una mente provata, che deraglia nelle difficoltà affrontate in questi ultimi anni.
Un bel ritratto di quello che un personaggio come Salmo può aver provato in questi periodi di quarantene, restrizioni, zone di diversi colori.
E la musica?
La produzione continua a non tradire.
Pur rispecchiando a pieno il video, con cambi repentini, feroci, mantiene un suo senso e non si perde, lasciando la stessa impressione del contenuto visivo.
Ed il testo? Un Flop.
Anzi, un pezzo di ‘Flop’.
Di nuovo, per concludere questo 2021.
Una noia totale, la ripetizione degli stessi concetti dell’album.
Una rabbia sparsa male, confusa.
Giustificabile per quanto successo in quest’ultimo periodo, ovviamente, ma incanalata nel modo peggiore possibile.
Nessun effettiva denuncia, ma solo un grido lamentoso senza capo né coda.
Il 2021
Ero lì, rimpinzato di cibo e di cose che avevo ascoltato e sentito tutto l’anno.
Mi sono sentito triste, nel modo più cristallino possibile.
Il mio 2021, musicalmente, si potrebbe riassumere in una sola ed eloquente parola:
Deludente.
Nessun uscita particolarmente fresca, nessuna vera innovazione. Pochi album si sono veramente salvati, ritrovandosi a splendere nel mezzo di un mare di mediocrità.
E anche questi ultimi non sono senza difetti, ma ne hanno quantità talmente misera rispetto agli altri che non si sente il bisogno di elencarli.
Tutti i grandi nomi colpiti.
Marracash non alla sua stessa altezza, e persino Guè, che con Guesus non è riuscito a ricreare la perla che era Fast Life 4, uscito sempre quest’anno.
Inutile poi parlare di Salmo, come anche di Fedez.
I Maneskin, ma credo di aver sviscerato sufficientemente l’argomento.
Il numero elevatissimo di Producer album usciti quest’anno, che tolto ‘OBE’ di Mace (di cui non salvo troppo) risultano insipidi, alla ricerca di una hit certa che di un certo suono, distintivo e chiaro.
Insomma, suoni che si ripetono tra i migliori a crearli, e la noia sopraggiunge rapida.
Una necessità totale di affermarsi ma di non prendere rischi: giocare in difesa ma cercare di fare gol.
Questo è stato, in una singola frase, il 2021.

Prospetti per il 2022?
La speranza è sempre l’ultima a morire, e ci sono molti artisti che potrebbero non deludermi, anche solo all’inizio del prossimo anno.
Abbiamo Noyz con ‘Virus’ (anticipato dallo stupendo ‘Dope Boyz Alphabet’) ma anche Earl Sweatshirt oltreoceano.
Insomma, dopo un 2021 non al massimo potrebbe esserci una scossa dalle fondamenta nella scena per il 2022.
Ed io non aspetto altro.

Caricamento...