Gal Gadot la bellissima strega

Più che felice di aver iniziato questo nuovo corso con Melissa Forti (ho ancora l’acquolina a pensare ai suoi dolci, ndr) proseguiamo il nostro tour di ricette spostandoci dalla pasticceria al dorato mondo di Hollywood. Ci lasceremo ispirare in questa sede direttamente da Gal Gadot, modella nonché attrice di origine israeliana (nativa di Petah Tiqwa, città posta a una decina di chilometri a est di Tel Aviv).
La protagonista del nostro goloso mercoledì è stata scelta, oltre che per la sua bravura, soprattutto per aver rappresentato la regina Grimilde, ossia l’antagonista del Biancaneve nel nuovo live action targato Disney.
Per i fan invece di Cenerentola consiglio un mio recente articolo su Camila Cabello (di qualche settimana fa).
Prima del successo mondiale

Sebbene ora come ora praticamente anche i gatti sappiano chi sia Gal Gadot (a maggior ragione in quest’ultimo periodo per via dei servizi televisivi legati a Biancaneve), la fama, come spesso accade per le persone normali non è arrivata insieme all’atto di nascita sicché, prima ancora della celebrità, c’è stata la persona (o meglio una ragazzina amante dello sport che, già da piccola, si era avvicinata a livello agonistico a pallavolo, basket, tennis e karate, dove si è spinta fino alla cintura nera terzo dan).
Tale passione, ovviamente, ha scolpito negli anni il fisico di Gal, consentendole di vincere la corona di Miss Israele nel 2004, all’età di 19 anni, esperienza a cui sarebbe poi seguito un biennio come soldatessa in seno alle forze di difesa nazionali, durante cui vengono affinate le capacità di combattimento.
È proprio in questo periodo che Gal inizia ad affacciarsi al mondo dello spettacolo, diventando ben presto una modella che di lì a poco sarebbe letteralmente riuscita a perforare l’obbiettivo, prima della macchina fotografica e poi della videocamera.
“Nell’esercito ero un “combat trainer”: si andava a dormire prestissimo, ci si alzava all’alba, ci si muoveva di continuo, docce in comune e niente privacy. Ho imparato a usare le armi, a correre sette miglia senza sforzo e, soprattutto, la disciplina”
Gal Gadot
La scalata verso il cinema

Proprio dopo questa fase, per così dire militaresca, ecco arrivare un primo ingaggio di tutto rispetto, quando viene scelta per la copertina di Maxim dedicata alle donne nell’esercito israeliano (alla quale seguono nell’immediato molti altri lavori sempre nell’ambito della moda e della pubblicità che, poco alla volta, la conducono verso il mondo della recitazione.
Dopo alcune parti minori arriva finalmente un ruolo di rilievo in Fast & Furious – Solo parti originali, preludio di una parte da protagonista assoluta nei film dedicati all’eroina della DC Comics Wonder Woman.
Va da sé come in entrambi i casi che, sia l’inclinazione verso lo sport sia l’esperienza militare, abbiano costituito una spinta fondamentale non solo per le scelte registiche in merito ai casting, ma anche per le scene girate.
Ovviamente i titoli appena citati non sono che alcuni della filmografia in cui è presente Gal Gadot, sebbene sia opportuno citare, oltre a Biancaneve, anche la pellicola in attesa di rilascio al cinema Assassinio sul Nilo, adattamento di Kenneth Branagh del celeberrimo libro di Agatha Christie.
Se Gal Gadot fosse un piatto

Sebbene provi un certo gusto a disquisire ora di cinema, ora di moda, non dimentichiamo quale sia il pilastro di questa benamata rubrica: ossia l’associazione tra personaggio e ricetta.
Cosa potremmo quindi mai accostare a Gal Gadot se non una torta di mele, giusto per richiamarne i futuri panni in qualità di Grimilde?
Nonostante sia questo un binomio calzante, non è però da solo sufficiente a giustificare tale scelta; bisogna considerare allo stesso modo alcuni dei tratti salienti di questa splendida attrice che ha già più volte dimostrato insieme ad un’oggettiva bellezza anche una certa bravura nonché versatilità (del resto, i cliché alla lunga sono alquanto noiosi, oltre che superati) e un’indiscutibile forza.
Tralasciando la lucentezza della mela, la torta che andremo appunto a preparare con questo falso frutto sarà decisamente rustica, in modo da richiamare l’aspetto un po’ spartano emerso grazie a sport ed esercito; per non parlare poi di un richiamo alla tradizione che, pur non facendo direttamente riferimento alle sue radici ebraiche, è un fattore molto importante per Gal, come da lei stessa dichiarato più volte.
“Volevo dimostrare che le donne sono capaci e forti, che non devono essere salvate da qualche eroe maschile ma si possono prendere cura di se stesse con la loro intelligenza e le loro capacità”
Gal Gadot
Una torta un po’ diversa

Si è parlato di torta di mele; tuttavia, detta così, è una delle cose più vaghe che possano esistere in pasticceria per cui, al di là delle varie declinazioni moderne, esistono svariate preparazioni basate sulla mela: dalla apple pie americana alla tarte Tatin, per non parlare poi di crostate e via discorrendo.
Quale andremo a fare noi, allora? Ebbene, una semplice quanto gustosa e morbida torta il cui impasto è reso deliziosamente umido dalla presenza della ricotta: a questo punto non dobbiamo fare altro che procurarci gli ingredienti.
Considerando un impasto per circa 8 persone servirà una tortiera a cerniera da 24 (o in alternativa 22) centimetri di diametro; serviranno 280g di farina, 3 uova, 2 mele, 250g di zucchero (più un extra per spolverizzare), 250g di ricotta, 1 bustina di lievito per dolci, 100ml di latte, la scorza grattugiata di un limone e zucchero a velo quanto basta (per la tortiera serviranno poi o carta da forno o burro e un po’ di farina).
Facilissima ma eccezionale

Preparato il necessaire non ci resta che metterci al lavoro con questa ricetta decisamente facile, per cui per prima cosa dovremo sbattere le uova con lo zucchero, fino a ottenere un composto gonfio e spumoso, evitando però di montare eccessivamente il tutto.
Aggiungeremo la farina e il lievito setacciati, seguiti dalla scorza di limone, dalla ricotta e infine dal latte. Dopo aver amalgamato per bene occorrerà sbucciare prima la mela: privarla del torsolo , tagliarla a tocchetti di circa 1cm e mezzo, millimetro più, millimetro meno (nel caso in cui le mele fossero piccole se ne può aggiungere tranquillamente una terza), quindi aggiungerla all’impasto.
Imburrare e infarinare la tortiera (o rivestirla di carta da forno) e versarvi l’impasto. Sbucciare e privare del torsolo anche la seconda mela, tagliarla a fettine sottili che andranno poi disposte sulla torta (eventualmente seguendo un disegno regolare).
Spolverizzare con un poco di zucchero (quello che manda giù la pillola di Mary Poppins, per restare in tema Disney) e infornare a 180 gradi per una cinquantina di minuti.
A cottura ultimata, che andrà comunque verificata con la solita prova stecchino, sfornare e far raffreddare completamente.
Non dimentichiamo di impiattare
Una volta che la torta si sarà del tutto raffreddata, sarà quindi possibile sformarla, facendo ovviamente attenzione a non distruggerla, in modo da andarla a trasferire su un piatto da portata o su un’alzatina. A piacere è dunque possibile spolverizzarla con lo zucchero a velo (che può essere a sua volta insaportito da un pizzico di cannella o di noce moscata).
Volendo poi andare ad arricchire ulteriormente l’impasto, è possibile aggiungere (logicamente prima di versarlo nella tortiera) 100g di gocce di cioccolato bianco, fondente o al latte, il tutto in base al proprio gusto personale.
Preparata quindi la nostra torta di mele e ricotta, a cui si può anche addizionare del veleno, nell’eventualità in cui si volesse diventare la più bella o il più bello del reame, non ci resta che ritrovarci mercoledì prossimo per il nostro consueto appuntamento settimanale. Stay Tuned!