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Un goloso appuntamento con Michele Bravi
Ci siamo goduti un menù in piena regola, fatto di piatti ispirati ai più diversi cantanti, da Lorde a Lady Gaga, da Sangiovanni a Taylor Swift passando per Lana Del Rey. Ci siamo concessi uno spuntino a base di Adele e maritozzi ma no, non ne abbiamo ancora abbastanza. Per questi motivi adesso, giusto il tempo di pazientare fino alle cinque del pomeriggio, è arrivato il momento di concederci una bella tazza di tè all’inglese, che andremo ovviamente ad accompagnare con con qualche bel dolcetto.
Cambia l’orario ma non per questo le abitudini. Di conseguenza, anche questa volta, la nostra ricetta non sarà scelta a caso, essendo nello specifico dedicata ad un altro cantante, o meglio, cantautore; mentre saremo ai fornelli ci lasceremo guidare nientemeno che da Michele Bravi, il quale è (tra l’altro) fresco fresco del rilascio di un nuovo singolo, datato 22 ottobre, Cronaca di un Tempo Incerto.
Incontrando Michele Bravi
Dopo aver riscontrato la medesima caratteristica in più e più artisti (come ad esempio Carmen Consoli) sembrerà quasi ripetitivo ribadirlo ma questi sono i fatti: anche Michele Bravi si avvicina al mondo della musica sin da piccolo, dedicandosi allo studio della chitarra e del pianoforte, il tutto mentre entra a far parte di un coro di bambini.

La vera e propria svolta, tuttavia, arriva con una scelta che gli cambia letteralmente la vita, sicché all’ultimo anno di liceo classico, decide di partecipare ai provini della settima edizione di X-Factor, riuscendo non soltanto ad accedere al programma, ma addirittura a vincerlo (sotto la supervisione e la guida di Morgan), oltretutto con un pezzo appositamente scritto per lui da Tiziano Ferro (La Vita e la Felicità).
La vittoria lo porta così ad un primo ingaggio con la Sony, attraverso una collaborazione che lo porterà a pubblicare un primo EP, ma soprattutto il primissimo album in studio, A Passi Piccoli, per la cui stesura è emerso il contributo di grandi nomi come Giorgia, il già citato Ferro o, ancora, Luca Carboni.
Un proseguo di occasioni e di successi
Cambia la casa discografica (la Universal), ma non viene meno la bravura (chiediamo scusa per il pessimo gioco di parole) di Michele, che nel frattempo sforna un EP in inglese, I Hate Music, presto seguito dall’omonimo tour, e dalla partecipazione, nel 2017, al Festival di Sanremo, dove presenta Il Diario degli Errori, classificandosi un gradino appena sotto al podio.
Il brano sanremese, tuttavia, a prescindere dal risultato, altro non è che un’anticipazione del secondo album, Anime di Carta, rilasciato poco dopo il termine della principale kermesse canora d’Italia.
Dopo un periodo di alti e bassi, soprattutto per quanto riguarda alcuni fatti personali, si arriva quindi al terzo album La Geografia del Buio, uscito a gennaio 2021 sebbene in origine il rilascio fosse previsto per la primavera precedente.
Una versione estesa di quest’ultima fatica musicale è, inoltre, prevista per il prossimo novembre; anticipata, manco a dirlo, dal già citato singolo Cronaca di un Tempo Incerto, inedito che sarà presente (insieme ad altri) nel secondo disco di questa riedizione.
Se Michele Bravi fosse un piatto

Dopo aver brevemente ripercorso la strada musicale di Michele, puntuale come il Big Ben, ecco arrivare la nostra domanda di rito: quale piatto può rispecchiare al meglio questo straordinario e giovane artista?
Sebbene, finora, siano stati fatti diversi riferimenti al tè inglese, andremo a sorpresa a cimentarci con un dolcetto della tradizione francese: le famosissime madeleines tanto amate da Marcel Proust, che per l’occasione andremo ad aromatizzare con una buona quantità di zenzero.
Perché un’anima pop come quella di Michele Bravi dovrebbe abbinarsi a un qualcosa di così classico? Semplice: per una banale questione di vibrazioni, che in questo caso richiamano la parvenza di un ragazzo dolce e a modo. Non mancano di certo forza ed energia, per cui siamo andati a coinvolgere i sentori balsamici se non agrumati dello zenzero.
Un esempio di tale vitalità mista a dolcezza? La sua più recente presa di posizione sul tema del coming out, argomento già emerso in passato che è stato nuovamente affrontato con una maggiore consapevolezza non solo di sé, ma della questione in generale:
“L’importanza del coming out è enorme. E il coraggio di chi ha una qualche risonanza mediatica nel dichiararsi così naturalmente, libero di essere e di amare ha una forza diffusiva enorme per tutti coloro la cui voce non può essere ascoltata o semplicemente non si sente abbastanza protetta per guardare fuori nel mondo.”
Michele Bravi
Pronti per lo speziale

Una volta scelto di cimentarci con le madeleines, il passo successivo prevede come al solito di correre a procurarci tutto il necessario, che in questo caso ci basterà per preparare all’incirca 24 dolcetti.
Avremo quindi bisogno di 3 uova, 200g di burro di buona qualità, 125g di zucchero, 30g di miele d’acacia, meglio ancora se aromatizzato allo zenzero, 60ml di latte intero, 200g di farina, 2 cucchiaini rasi di zenzero in polvere e 10g di lievito per dolci.
Dal momento in cui una delle principali caratteristiche delle madeleines è senza dubbio l’inconfondibile forma a conchiglia, servirà per forza di cose un apposito stampo, che (se una volta era particolarmente difficile da reperire, perlomeno in Italia) ora come ora si può facilmente trovare nei negozi di casalinghi o alla peggio su internet, tanto nella sua versione metallica quanto in quella di silicone.
Una volta messo insieme tutto il necessario, non ci rimane altro da fare che tornare in cucina, metter su un pezzo di Michele e iniziare a preparare la nostra piccola pasticceria da tè.
Dal forno al vassoio

Per prima cosa è necessario far fondere il burro in un pentolino, facendolo cuocere finché non raggiungerà il colore della nocciola (in francese si parla a tal proposito di beurre noisette); tenere da parte e far raffreddare.
Mescolare le uova con lo zucchero in una ciotola, aggiungendo poi lo zenzero in polvere, il miele e il latte, ultimando quindi con il lievito e la farina debitamente setacciati. A questo punto unire il burro intiepidito e mescolare fino ad ottenere un composto omogeneo. Far riposare il tutto in frigorifero per qualche ora, oppure, meglio ancora, per tutta la notte.
Finito il tempo di riposo ungere leggermente gli stampini (quelli di silicone di solito non necessitano di questo passaggio) e versarvi un cucchiaio di impasto, evitando di riempirli eccessivamente per non far straripare tutto dentro al forno.
Infornare a 180 gradi per circa 13 minuti, verificando la cottura con la prova stecchino (se le madeleines fossero ancora crude prolungare la cottura di qualche minuto). Sformare e far raffreddare.
E adesso riscaldiamo la teiera

Una volta pronte le nostre madeleines dedicate a Michele Bravi, non dobbiamo quindi far altro che disporle su di un vassoio o un’alzatina per dolci e preparare l’acqua calda per il tè, andando poi a sceglierne la qualità (che per l’occasione potrebbe essere ad esempio un buon Earl Grey dalle note al bergamotto).
Tornando ancora un attimo sui sentori speziati dei nostri dolcetti, si può ulteriormente esagerare arricchendo l’impasto, prima della cottura, con qualche dadino di zenzero candito che può essere preparato in casa semplicemente pelando 100g di zenzero (che andranno poi tagliati a dadini e fatti bollire per circa trenta minuti). Dopo questo primo passaggio bisognerà dunque unire in padella lo zenzero cotto con 100g di zucchero e 50ml d’acqua, proseguendo con la cottura finche tutto il liquido non sarà evaporato.
Dopo questa pagina musicale dalle note zenzerose, non resta altro da fare se non darci appuntamento, come al solito, a mercoledì prossimo.
Stay Tuned!
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