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Il menù si fa sempre più ricco

Passo dopo passo, portata dopo portata, abbiamo avuto modo di gustare le più svariate pietanze, dai gamberi in stile Lorde all’antipasto a tema Carmen Consoli, fino ad arrivare al risotto dedicato ad Alessia Cara.
A questo punto, quindi, almeno tra i piatti salati, non ci mancano che i secondi, per cui andremo a cercare ispirazione direttamente nella voce a tratti ipnotica di Elizabeth Woolridge Grant, poetessa, modella nonché cantautrice probabilmente meglio nota con il suo pseudonimo di Lana Del Rey.
Ovviamente, come ormai sa bene chi già ci conosce, la scelta di un determinato artista piuttosto che un altro non è mai casuale, infatti, anche per Lana abbiamo una più che valida motivazione, consistente nei sempre più insistenti rumors secondo i quali sarebbe imminente l’uscita di un suo nuovo album, di cui a ora si conoscono solo il titolo, ‘Blue Banisters‘, e la copertina (diffusi dalla stessa Lana).
Una scaletta decisamente fitta

Fatica musicale successiva a ‘Chemtrails over the Country Club‘, disco pubblicato solamente alcuni mesi fa, più precisamente il 19 marzo, ‘Blue Banisters’ non è che l’ultima di una lunghissima serie di opere targate Lana Del Rey, attiva già nel 2010 con il nome, o per meglio dire, il diminutivo di Lizzy Grant.
Il vero e proprio boom risale però al 2012, anno della ribalta grazie a ‘Born to Die’, per merito del quale ha ricevuto il riconoscimento ai BRIT Award come rivelazione internazionale.
Da quel momento in poi si sono susseguiti, grossomodo a cadenza biennale, ‘Ultraviolence’, ‘Honeymoon‘, ‘Lust for Life’ e ‘Norman Fucking Rockwell!‘, il tutto caratterizzato da uno stile unico e inconfondibile, basato su generi come Alternative rock, Baroque pop, Dream Pop, Indie rock e Soul.
Un pantheon di muse moderne
Volendo poi identificare un vero e proprio filone musicale in cui inscrivere Lana Del Rey, si potrebbe a sua volta utilizzare una definizione coniata da lei stessa, ossia di Hollywood sadcore, il quale si distingue per toni e testi particolarmente cupi e malinconici, dove non mancano riferimenti cinematografici e alla cultura pop, come in ‘Gods & Monsters’, giusto per fare un esempio, dove viene citato Jim Morrison.
Questa tipologia di nomi importanti, inoltre, non si limita ai soli riferimenti, dal momento in cui la stessa Lana ha dichiarato varie volte di trarre ispirazione da coloro che lei stessa ha avuto modo di definire maestri, con una lista che spazia da Elvis Presley, Frank Sinatra e Janis Joplin a Nina Simone, Madonna ed Eminem, a cui si aggiunge la gestualità di Patty Pravo, come ha sottolineato durante un’intervista a La Repubblica.
No one’s gonna take my soul away
I’m livin’ like Jim Morrison
Headed towards a fucked upNessuno porterà via la mia anima
Lana Del Rey – Gods & Monsters
Sto vivendo come Jim Morrison
Diretto verso una vacanza incasinata
Se Lana Del Rey fosse un piatto

Eccoci dunque arrivare puntualmente al nostro proverbiale quesito: a quale piatto abbinare a Lana Del Rey? Come rispondiamo quindi a questa domanda? Con un pulled pork dai sentori asiatici, elegantemente servito con le stesse crespelle con cui si è soliti servire l’anatra laccata alla pechinese.
Perché scegliere un qualcosa dai richiami tanto cinesi, quando Lana è invece una cantautrice così tanto tipicamente americana? Considerando che in questo caso la nazionalità è un fattore decisamente secondario, quello che occorre fare in questo contesto è semplicemente riferirsi alle rispettive caratteristiche della pietanza e di Lana, a partire da quel calore avvolgente che si trasforma immediatamente in un piacevole torpore morso dopo morso e nota dopo nota.
La stessa presentazione nelle crespelle inoltre, contribuisce a elevare i toni, rendendo il tutto, sebbene con semplicità, molto più sofisticato e invitante.
Lana Del Rey, lei ha un carisma fantastico e – questa è una cosa molto interessante – è come se fosse nata in un altro tempo. Ha qualcosa che attrae molto le persone
David Lynch
Pronti col carrello!

Vediamo quindi di cosa abbiamo bisogno per le solite 4 persone. Per il pulled pork in stile Lana Del Rey serviranno 800 g di coppa o spalla di maiale, 1 lime, 200 ml di brodo vegetale, 30 ml di salsa di soia, 45 ml di salsa Hoisin (non temete, è facilmente reperibile nei negozi di alimentari asiatici oppure online), 1 cucchiaino di zenzero in polvere.
Per le crespelle si avrà invece bisogno invece 200 g di farina, 100 ml d’acqua bollente e olio di sesamo quanto basta. Infine, per servire, occorreranno altra salsa Hoisin, carote tagliate alla julienne, cipollotti e cavolo tagliato a striscioline, il tutto dosato a piacere in base al proprio gusto personale e a quello degli ospiti.
Inoltre, un’eventuale variazione sul tema, può prevedere la sostituzione delle crespelle con dei morbidi paninetti al vapore noti come gua bao.
Dal supermercato alla cucina
Raggruppati tutti gli ingredienti non ci resta che far partire una traccia di Lana Del Rey e mettersi all’opera. Per prima cosa disporre in una casseruola il maiale, il succo e la scorza grattugiata del lime, il brodo, la salsa di soia, la salsa Hoisin e lo zenzero. Coprire con il coperchio e cuocere in forno già caldo a 150 gradi per 5 ore, controllando di tanto in tanto (la carne dovrà risultare tenerissima). Far riposare per una ventina di minuti, dopodiché sfilacciare la carne aiutandosi con i rebbi di due forchette e irrorarla con il fondo di cottura.
Nel frattempo possiamo dedicarci alle crespelle: disporre la farina in una boule e versarvi a filo l’acqua bollente, impastando (facendo attenzione a non bruciarsi) per qualche minuto, fino a ottenere un composto omogeneo.
Dividere l’impasto in una dozzina di parti uguali che vanno quindi stese per formare altrettanti dischetti di circa 6cm di diametro. Ungere con l’olio di sesamo la superficie dei dischi, accoppiandoli a due a due lungo la faccia unta. Con un mattarello appiattire ulteriormente fino alla dimensione di 15 cm di diametro. Cuocere un disco alla volta su una piastra spennellata d’olio, dividendo poi in due ogni crespella. Tenere in caldo.
Gran finale con stile

Dopo aver preparato il pulled pork e le crespelle non rimane altro da fare che impiattare.
Distribuire il cipollotto, le carote, il cavolo, il maiale sfilacciato e la salsa Hoisin ognuno in una differente ciotolina (quella della salsa, più piccola, dovrà essere munita di cucchiaino, mentra quella per il maiale dovrà essere di dimensioni più grandi). Servire le crespelle in dei piattini a parte.
Una volta portato a ogni commensale il proprio set, comprensivo di bacchette, ognuno sarà quindi libero di comporre come desidera il proprio boccone.
E dopo questo particolare quanto esotico secondo piatto ispirato a Lana Del Rey, non resta che prepararci per la prossima portata, mercoledì prossimo sempre su queste frequenze. Stay tuned!
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