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Tutti Fenomeni

Tutti Fenomeni: chi è davvero Giorgio Quarzo Guarascio?

Classe 1996, identikit di un cantautore romano dalle forti parole

‘Merce Funebre’ è un disco fra il filosofico e il trash

Uscito nel gennaio 2020, ‘Merce Funebre‘ di Tutti Fenomeni (one man band di Giorgio Quarzo Guarascio) colpisce già dalla copertina: sfondo rosa. Una pecora incoronata con una zampa sollevata, pronta, sembra, a marciare. Verso dove? Verso l’ignoranza. Verso il nulla. Verso la pecoraggine. Nel magma lobotomizzante dell’opinione comune.

Se digitiamo ‘Tutti Fenomeni‘ su Facebook ci compare la pagina di una community che si presenta (testuali parole, assenza di apostrofo compresa) così: In un mondo globalizzato dalla rete dove tutti hanno un opinione su tutto e dove tutti dispensano consigli degni di un profeta, TUTTI FENOMENI nasce con l’intento di portare a galla gli stronzi che popolano il mare dell’internetto”.

Il progetto musicale di Guarascio, ‘paroliere’ romano classe ’96, amante della letteratura (cita Proust, Leopardi) e della musica classica (Mozart in particolare) si propone proprio questo: distruggere il luogo comune, attraverso l’utilizzo di frasi tratte da luoghi comuni. Il risultato è un mix di intelligenza e di demenzialità, che non smette di farci riflettere sulle assurdità dell’eloquio contemporaneo.

Tutti Fenomeni

Dopo la pandemia, Tutti Fenomeni può (s)concertare

Giochi di parole arguti e ironici, citazioni, rivisitazioni dei Depeche Mode (come nel video ‘Valori Aggiunti‘, palese rimando a ‘Enjoy the Silence’), ‘Merce Funebre‘ è stato prodotto da Niccolò Contessa de I Cani, per la 42 Records.

Voglio incidere solo dischi brutti

Così sarò sicuro, di piacere a tutti

Voglio infliggerti pene senza senso

Per metterti in guardia da questo mondo orrendo

Da questo mondo orrendo

Andiamo a fare il mondo bello

Valori aggiunti, Tutti Fenomeni

Ha lavorato tanto, con Contessa e con i suoi collaboratori video: i singoli sono delle perle di video arte. Ricordiamo ‘Parlami di Dio‘, il cristologico ‘Mogol’ e l’accademico ‘Trauermarsh‘ , che significa ‘Marcia Funebre’ in tedesco, per la regia di Jacopo Farina. In quest’ultimo singolo, dalle gradinate di un’università si arriva agli interni di un palazzo nobiliare, con atmosfere che rimandano al film ‘Eyes Wide Shut’ di Kubric. Ora Giorgio Guarascio (Tutti Fenomeni) si è esibito dal vivo nell’ambito di diverse manifestazioni di musica emergente (lo ricordiamo al Diluvio Festival di Brescia), elegante come sempre nel suo smoking, magnetico, iconico, sagace. E fino al 18 ottobre sarà in tour per l’Italia, con date in continuo aggiornamento.

Tutti Fenomeni
Date passate… e future!

Non solo ‘Merce Funebre’: Radio Guarascio

I pezzi migliori del disco prodotto da Niccolò Contessa sono certamente ‘Valori Aggiunti’ e i singoli già citati, oltre a ‘Metabolismo’, ‘Filosofia’ e ‘Qualcuno che si esplode’. Canzoni un po’ più debolucce ce ne sono eccome, lo ha constatato lo stesso Giorgio in diverse interviste, ma sicuramente il giovane cantautore è in una fase di sperimentazione che va verso una sempre maggiore consapevolezza.

‘Merce Funebre’ infatti è il cd ufficiale, ma se spulciamo su YouTube troviamo una produzione molto più vasta e variegata, come i due Youtube album ‘Radio Guarascio’ e, ammettiamolo – non è possibile riuscire a smettere di canticchiare “ho scritto sopra un muro lgbt, lgbt” – una volta incappati nel curiosissimo brano. E non possiamo evitare di scompisciarci dalle risate quando coverizza la leggendaria ‘The Passenger’ di Iggy Pop intonando “Io sono un parassita, oh yeah”.

Collaborazioni… e un lessico (a volte) da rivedere

Tutti Fenomeni ha collaborato anche con i Tauro Boys, sebbene gli esiti siano di più bassa qualità rispetto al progetto solista. Numerosi gli scivolamenti triviali, nei testi: nel singolo ‘Bondage‘, ad esempio, a un certo punto si sprofonda in frasi come “sono razzista con le troie” e cose così. Frasi pronunciate con leggerezza, con un infantilismo che scade nella rivolta puerile, da poser. Non c’è l’ironia acuta presente in ‘Merce Funebre’, ma solo un ostentato esibizionismo di un’identità e un sound ancora acerbo.

In un’intervista con Sofia Viscardi è uscita fuori una questione scomoda, a cui Giorgio è riuscito a rispondere mantenendo la caratteristica aplomb. La domanda era: “Perché utilizzi così spesso il termine ‘troia’? Cosa significa per te”? E lui ha risposto con una schiettezza unica e misurata, con parole il cui senso potrebbe essere riassunto così: “Non me lo sono mai chiesto, dovrei rifletterci meglio”.

Una personalità, quella di Guarascio, che di certo non passa inosservata. Noi di WhereMagicHappens ci auguriamo che Giorgio possa diventare un grande cantautore. Le sue parole hanno una forza straordinaria… se non si lascia coinvolgere dentro cattive compagnie.

Tutti Fenomeni al Diluvio Festival di Brescia

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