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Quando si pensa al terzo scudetto si dimentica che…
Il terzo scudetto della storia del Napoli si avvicina. Sarà perché chi sta dietro, come Inter e Milan in primis, non ha continuità, ma soprattutto perché chi sta davanti, i partenopei, non fanno sconti a nessuno, anche dopo l’ottava di ritorno della Serie A. “E oltre l’azzurro della tenda nell’azzurro io volerò”, canta Spalletti con Francesco De Gregori in ‘La donna cannone‘. Andare a stravincere in trasferta non fa (quasi) più notizia.
Davvero non sbaglia un colpo il tecnico, aiutato, come sempre, da un Osimhen stratosferico. “E in faccia ai maligni e ai superbi il mio nome scintillerà”, canta l’attaccante insieme a Francesco De Gregori in ‘La donna cannone’.

Non mancano, come sempre, le polemiche nel ‘derby d’Italia’, che la Juventus va a vincere sul campo dell’Inter (di mezzo c’è una mano/non mano galeotta), mentre il Milan viene battuto dall’Udinese e si allontana pure dalla zona Champions. Parlando di quel tocco di Rabiot che ha fatto arrabbiare da morire i nerazzurri (tanto per cambiare), Allegri canta con Francesco De Gregori in ‘La donna cannone’, “Tutti chiusero gli occhi nell’attimo esatto in cui sparì”.
Tra le due romane vincono i biancazzurri e così i giallorossi rimangono veramente indietro, lasciando ai cugini il secondo posto in classifica (a -19 dal Napoli). Sul fondo l’unico movimento è quello della Sampdoria, che lascia a terra il Verona e alimenta lievemente le speranze di salvezza (pensando alla Salernitana dello scorso anno). Intanto continua a cavalcare la Fiorentina, mentre l’Atalanta rivede la luce. “E senza fame e senza sete E senza ali e senza rete voleremo via”, cantano Italiano e Gasperini, insieme a Francesco De Gregori in ‘La donna cannone’.
Dimmi che c’è, va chiesto a Spalletti, Thasup e Allegri
La doppietta di Osimhen, che ora tocca 21 gol tra i cannonieri, poi il rigore di Kvaratskhelia e Ndombelé a definire lo 0-4 del Napoli a Torino. Una partita che inizia difficile per i granata, che pagano gli errori di Singo e Linetty e provano subito a reagire costruendo tre belle azioni da gol, per poi venire puniti e infine crollare. Per Osimhen, lo ricordiamo, compresa la Champions, è il 24° gol in 29 partite. E se ormai si va verso il traguardo, Spalletti magari canta con Thasup in ‘Dimmi che c’è‘, “L’ansia mi bussa alla mia porta”.

Alla fine sono cinque i rossi estratti dall’arbitro Massa durante Lazio–Roma. Finisce 1-0 (il sigillo è di Zaccagni) e la Lazio raggiunge quota 52 punti, che saranno anche molto distanti dai 71 del Napoli, ma che consentono agli uomini di Sarri di pensare alla coppa più importante con maggior speranza.
La corsa Champions? Quando si parla di queste cose, si parla sempre di situazioni sulla carta, poi le sfide bisogna giocarle
Maurizio Sarri, allenatore Lazio
È un momento davvero brutto per l’Inter che, dopo lo stop alla Spezia, perdono pure in casa. La Juventus espugna San Siro con un gol di Kostic (0-1), poi prova a colpire ancora in contropiede (ma Onana è attento), mentre i nerazzurri tentano, ma sono poco lucidi in attacco. In mezzo le polemiche di una mano (oppure no). Ricordiamo che la Juve, senza i 15 punti di penalizzazione, sarebbe seconda, con 4 punti di vantaggio sulla terza (la Lazio) e che, in ogni caso, è attualmente a -7 dalla zona Champions, davvero un obiettivo che sta diventando sempre più alla portata. Diciamo così, come Thasup, Allegri canta in ‘Dimmi che c’è’, “Contro ogni fottuto pronostico”.
C’è il gol più anziano del campionato, quello di Ibrahimovic, ma non basta al Milan che, nelle ultime tre partite, ha ottenuto un misero punto. L’Udinese lo batte 3-1: dopo il vantaggio casalingo di Pereyra, la risposta dello svedese (41 anni, 5 mesi e 15 giorni) e subito la controrisposta di Beto, per poi arrivare a definire il risultato con Ehizibue.
Italiano e Semplici tutta la vita con Drast
Un punto di distanza dal settimo posto. Sì, la Fiorentina ha davvero svoltato. Non sarebbe altrimenti: tra Conference e campionato ha vinto sette volte di fila. E sono anche nove risultati utili consecutivi. Il Lecce cade 1-0 al Franchi per l’autogol di Gallo, ma in fondo lo Spezia, ma soprattutto il Verona, non si muovono di un passo, dunque può stare tranquillo. Italiano è perentorio, canta come Drast in ‘Tutta la vita‘, “Voglio tutto e lo voglio adesso”.

Un palo, una traversa, diverse parate di Dragowski, poi è un rigore di Berardi a sigillare l’1-0 del Sassuolo sullo Spezia. Primo stop del nuovo allenatore Semplici (atteso dal ritorno dopo le nazionali, dalla sfida salvezza con la Salernitana), mentre i neroverdi emiliani, nelle ultime gare, stanno mantenendo un ritmo-scudetto. “Si è fermata un attimo Prima andava al massimo” canta il tecnico degli spezzini come Drast in ‘Tutta la vita”.
Sembrava ormai destinata all’ennesimo stop l’Atalanta, dopo che l’Empoli, grazie a Ebuhei, aveva chiuso il primo tempo in vantaggio. Prima De Roon e poi il solito Hojlund nel finale (era entrato da minuti al posto di Zapata), la ribaltano (2-1) e fanno tornare il sorriso a Gasperini.
Ballardini e Stankovic trovano diamanti con i Negramaro, Elisa e Jovanotti
L’ennesimo, praticamente inutile pareggio. Il decimo per la Cremonese, che non riesce a superare il Monza in trasferta, nonostante riesca a passare in vantaggio con Ciofani. Di Carlos Augusto il pari (1-1). I monzesi sono più reattivi nel primo tempo, ma non basta, tutto si definisce nella ripresa. Ma Ballardini è costretto a cantare con i Negramaro, Elisa e Jovanotti in ‘Diamanti‘, d’altra parte perché continui “a farti fottere da tutti quegli sbagli”?
Sempre avanti la Salernitana, sempre bravo a rispondere il Bologna (2-2). I campani allungano sulla terzultima (il Verona), gli emiliani agganciano il Torino all’ottavo posto. Avanti i salernitani con Pirola, a cui risponde Ferguson, poi ci prova a distaccarli ancora con Dia, ma i bolognesi colpiscono con Lykogiannis. A cercare di vincere sono soprattutto i padroni di casa, però non riescono a piegare la squadra di Thiago Motta.

L’ultimo successo casalingo in campionato della Sampdoria risaliva al… l’anno scorso. Il 16 maggio. Il 3-1 che i blucerchiati rifilano al Verona ha più di un significato. Non sarà la definitiva rinascita dei genovesi, certo però adesso si ravvisa un ottimismo salutare.
Per i veneti, in attesa di match ancor più duri (nelle prossime tre ci sono anche Juventus e Napoli) sfugge l’occasione di avvicinare lo Spezia (sconfitto nell’anticipo). Dopo il bis Gabbiadini, la risposta nel finale di Faraoni, poi c’è il tempo… nell’extratime per il gol di Zanoli. “Sono pronto per la sfida e tutto il resto, e mica è tardi”, canta Stankovic come i Negramaro, Elisa e Jovanotti in ‘Diamanti’.
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