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Anche senza Gigi D’Alessio si vola in alto
E son 10. Son le vittorie di fila di un Napoli da… miglior serie continentale (coppe comprese). Il team di Spalletti si sente forte e sa quanto vale, ma con spavalderia potrebbe cantare come Anna Tatangelo in ‘Un nuovo bacio‘ (suo lavoro d’esordio insieme a Gigi D’Alessio), “Farò girare il mondo intorno a noi”. Così Atalanta in primis e tutte le altre, sono costrette a inseguire dopo la decima di andata della Serie A.

I bergamaschi superano il Sassuolo e cantano come Anna Tatangelo in ‘Un nuovo bacio’, “Siamo un po’ troppo vicini adesso per scappare via”. Il Milan intanto tiene duro a Verona, soltanto Lazio e Udinese, annullandosi a vicenda, perdono colpi e si allontanano di due punti dal terzo posto rossonero. Intanto la Juventus fa suo il derby e così come l’Inter che batte la Salernitana, riprende l’altalena. I due team, comunque distanti dalla vetta, cantano un inno al successo come Anna Tatangelo in ‘Un nuovo bacio’, “Riaccendi tutti i desideri quasi spenti dentro me”.
Sul fondo, infine, poco si muove delineando uno stacco già ben marcato tra big e cenerentole del calcio italiano.
Will è più forte di Kvaratskhelia, Gasperini e Tonali
E se non ci fossero le riserve? Spalletti sarebbe rovinato. Arrivano di nuovo dalla panchina i giocatori che risolvono la gara del Napoli facendogli mantenere la leadership con 26 punti. Nel 3-2 del ‘Maradona’ contro il Bologna, davvero tante emozioni: avanti con Zirkzee e ripresi da Juan Jesus, avanti con Lozano e ripresi da Barrow (complice la papera di Meret), poi il gol di Osimhen a chiudere. Non entra nel tabellino dei marcatori, ma Kvaratskhelia ancora una volta fa sognare. E Spalletti si confida come Will, in ‘Più forte di me‘, “Se per capriccio di Dio Perdessi te Chissà che farei… Nel buio mi perderei Un cieco sono che va in cerca di te…”.
Sono molto contento per Kvara, si merita tutto quello che sta vivendo. Sono molto contento per la sua esplosione, ma ancora non avevo visto niente, perché in allenamento è ancora più forte
Victor Osimhen, attaccante Napoli

Va invece sotto l’Atalanta col Sassuolo (gol di Kyriakopoulos), poi ci pensano Pasalic (recupero del primo tempo) e Lookman (al pronti-via del secondo ed è il suo terzo gol consecutivo) a fissare il 2-1 con cui i bergamaschi di mister Gasperini restano in scia del Napoli. Due punti soltanto li dividono dalla capolista, con la consapevolezza di avere acquisito la mentalità da vera alta classifica. È giusto che si canti con Will in ‘Più forte di me’, “Sale di toni Perché è più forte di me”.
Tutto come l’anno scorso. È un gol di Tonali a definire l’1-2 a Verona, con cui il Milan espugna il Bentegodi. Perché dopo l’autorete di Veloso e il gol di Gunter (decisivo però il tocco di Gabbia), tutto sembrava avviarsi verso un pareggio utile ai veneti, che invece incamerano la quinta sconfitta di fila (le idee di mister Bocchetti, però, non sono dispiaciute). “Potrei cambiare un’idea La mia” canta Pioli come Will in ‘Più forte di me’, però su Tonali può fare sempre affidamento.
Tananai e la differenza abissale fra Vlahovic, Inzaghi e Immobile
Perdere 1-0 (in casa) contro la Juventus, per il Torino di Juric non è soltanto cadere nel derby, nella partita che più conta, ma anche incamerare la quarta sconfitta nelle ultime cinque gare. Il gol decisivo lo segna Vlahovic. E Allegri canta al croato grazie al buonumore del serbo, come Tananai in ‘Abissale‘, “Parlerò di un uomo ucciso non da una coltellata bensì da un sorriso”.
Dopo la doppia sfida col Barcellona l’Inter prosegue nel suo momento sì. Successo per 2-0 sulla Salernitana controllando il match dall’inizio alla fine e mandando in gol Lautaro e Barella, anche se sarebbero potuti essere molto di più i marcatori. Insomma Inzaghi canta al collega Nicola come Tananai in ‘Abissale’, “Dimmi non vedevi che la differenza tra noi è una differenza abissale”.

Senza gol la sfida tra Lazio e Udinese. Uno 0-0 dove, alla mezz’ora, Sarri si ritrova senza il bomber Immobile (una vera sfortuna, esce in lacrime dal campo). I friulani colpiscono anche due traverse, mentre i laziali sembrano davvero spaesati per l’assenza dell’attaccante (che potrebbe mancare a lungo). Nessuno vorrebbe mai che Ciro cantasse per la sua Lazio, come Tananai in ‘Abissale’, “Ricorderai, ricorderai che eravamo proprio belli insieme”.
È vero che la Roma vince con la Sampdoria solo grazie ad un gol su rigore di Pellegrini in avvio, ma è altrettanto vero che i blucerchiati di Stankovic (ultimi da soli), non impensieriscono mai i giallorossi (non tirano mai neanche una volta in porta). Gli uomini di Mourinho, che sbancano Marassi 1-0 e si mettono alle spalle Lazio e Udinese, piazzandosi quarti.
Coez e Ariete sfogliano una margherita con Gotti, Alvini e Palladino
Continue emozioni anche nella sfida salvezza tra Spezia e Cremonese, con i primi a rimontare il gol iniziale di Dessers, con Nzola e Holm, per poi vedere il definitivo pari di Pickel. La classifica si muove poco per entrambi con questo 2-2, i liguri mantengono l’imbattibilità del ‘Picco’, i lombardi sono al terzo pari di fila e vedono un po’ di luce. Gotti e Alvini cantano con Coez e Ariete in ‘Margherita‘, “E non è vero che non siamo uguali Ognuno cresce come può, come deve Magari c’è un destino, però non ci vede”.

Tre vittorie di fila erano servite a Palladino per togliersi dal fango del fondo classifica, ma è Haas ad interrompere la striscia positiva del Monza (1-0) e a consegnare all’Empoli 3 punti importantissimi. Un secondo tempo super non è bastato ai lombardi, troppo nervosi (e ingenui) nel finale (Rovella ne paga le conseguenze) per risollevarsi. A Palladino si può cantare con serenità come Coez e Ariete in ‘Margherita’, “E guarda che se cadi è normale”.
Il Lecce, nell’ultimo match del turno, impone il pareggio (1-1) alla Fiorentina che, lontano dal Franchi, non riesce più a vincere. Avanti i pugliesi con Ceesay (ed è la prima volta in questo campionato), rispondono i viola con Kouame e poi ci provano a conquistare i tre punti.
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