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Totò e i re di Roma

Uno dei film più spassosi di Totò, a parte ‘47 morto che parla‘ citato nel titolo, è indubbiamente ‘Totò e i re di Roma‘. In questo film Totò perde il suo posto di lavoro al ministero e decide quindi di morire per poter dare in sogno alla moglie dei numeri da giocare al lotto e risolvere cosi i problemi economici della famiglia.
In effetti i numeri che sogniamo destano da sempre grandissimo interesse, per alcuni è difficile resistere alla tentazione di tentare la fortuna al gioco.
Ma come mai i sogni vengono messi in relazione con i numeri? Che rapporto esiste tra le visioni oniriche notturne che, sappiamo, sono generate dal nostro inconscio ed il gioco del lotto?
Vedi Napoli e poi muori (ma ricordati di tornare in sogno a dare i numeri)
Fin dai tempi più antichi i sogni sono stati considerati un mezzo tra la nostra vita e qualcos’altro (gli dei, l’aldilà, il nostro inconscio, l’universo, il futuro, un mondo astrale). Secondo alcuni quello che accade nel mondo in cui viviamo è già successo nel mondo astrale, invisibile, dei sogni.
Per questo motivo chi è in grado di leggere i messaggi che provengono dal mondo astrale può prevedere quello che succederà nella vita terrena.
C’è poi la psicoanalisi che sostiene che i sogni sono il ponte tra la nostra parte conscia ed il nostro inconscio e che rappresentano un validissimo strumento per elaborare diversi processi come il lutto o altri traumi e per superare dei blocchi che ci impediscono di vivere serenamente, per curarsi. Poi c’è chi considera i sogni un mezzo per vincere al Lotto. Attenzione non si tratta di creduloni o ingenui, il mondo pullula di persone che hanno sognato i numeri, li hanno giocati al Lotto ed hanno vinto.
Partiamo da Napoli dove questa credenza dei defunti che danno i numeri vincenti in sogno è profondamente radicata. Non è solo la città della pizza più buona del mondo a rapportare numeri e sogni ed ad intepretarli con la famosa Smorfia napoletana. Le origini di questa credenza partono dalla Cabala ebraica.
Scoprii che il linguaggio simbolico, che tanto mi irritava e mi confondeva, era l’unica maniera per poter raggiungere l’Anima del mondo o quella che Jung ha definito come inconscio collettivo
Paulo Coelho- L’alchimista
Cabala e numerologia
La Cabala ha origine dal giudaismo, in particolare dall’alfabeto giudaico, che è considerato una chiave di lettura delle Sacre Scritture.
Ogni parola ebraica, infatti, quando viene esaminata in modo dettagliato, rivela alcune verità della vita interiore che sono utili come guida nella scoperta delle conoscenze umane. L’alfabeto ebraico è una delle fonti di insegnamento della Cabala, ed i numeri sono di fondamentale importanza per capire i segreti cabalistici. Per questi motivi la Cabala e la numerologia sono sempre state messe in connessione tra loro e con tutto ciò che riguarda l’esoterismo. Entrambe le dottrine utilizzano un codice simbolico.
Le cifre essenziali
I numeri sono simboli di carattere universale sono infatti impiegati nei testi sacri in riferimento ad oggetti, date e uomini, per rappresentare il loro significato. Per esempio: il numero 4 simboleggia la natura manifestata perché 4 è il numero dei punti cardinali che orientano la terra. 2 sono le colonne del tempio, perché al 2 sono riferite le grandi energie del cosmo.
Tutti i numeri sono l’espressione delle prime nove cifre che sono chiamate cifre essenziali. Le cifre essenziali racchiudono il segreto della struttura della realtà, sono gli archetipi della creazione. Per conoscere l’essenza di ogni numero è necessario ridurlo a cifra essenziale tramite un’operazione che gli Antichi definivano riduzione teosofica.
Si devono quindi sommare tutte le cifre che compongono il numero fino ad ottenere una cifra compresa fra 1 e 9. Ad Esempio: 23 = 2 + 3 = 5 il numero-essenza di 23 è 5 o, ancora, 137 = 1 + 3 + 7= 11 = 1+ 1 = 2 il numero-essenza di 137 è 2 Ogni cifra essenziale ha un preciso significato.
Tra i numeri primi ce ne sono alcuni ancora più speciali. I matematici li chiamano primi gemelli: sono coppie di numeri primi che se ne stanno vicini, anzi quasi vicini, perché fra di loro vi è sempre un numero pari che gli impedisce di toccarsi per davvero.
Paolo Giordano
Il linguaggio segreto dei numeri
L’interpretazione dei numeri è una delle più antiche fra le scienze simboliche, secondo Platone si tratta del più alto grado della conoscenza. La scienza dei numeri non riguarda i numeri come espressioni aritmetiche che indicano quantità, ma i numeri sono idee, concetti, energia. Ogni cifra cela un segreto, non a caso il termine cifra significa scrittura segreta: cifrare vuol dire porre un segno convenzionale al posto di un segno conosciuto.
Si possono trovare tantissimi libri che riguardano l’interpretazione dei numeri sia sotto il punto di vista dalla Smorfia napoletana, della Cabala, dell’esoterismo.
A titolo di esempio prendo un numero che mi piace: il numero 3, il giorno che è nata mia figlia Alice. Quella mattina quando sono arrivata in ospedale la ginecologa mi disse “mi piace che nasca oggi questa bimba perchè il 3 è un bel numero“. Aveva ragione.

Questo numero rappresenta tre aspetti che sono le forme di una sola unità. Uno è lo spazio: lunghezza, altezza, larghezza. Un altro aspetto è il tempo: passato, presente, futuro (i tre stati coscienti del tempo). Poi c’è il ciclo eterno: creazione, conservazione, distruzione. Ci sono le dimensioni dell’uomo: corpo, anima, spirito.
Ma il tre indica anche i tre mondi corrispondenti agli stati di coscienza: cielo (la luce divina, la conoscenza), terra (gioie e pene umane), inferi (il buio, la non conoscenza, la schiavitù degli istinti non dominati).
Poi rappresenta gli aspetti della vita: nascita, vita, morte. Ma anche i 3 gruppi di cose create: minerali, vegetali, animali. E, ancora, i 3 stati di aggregazione della materia: solido, liquido, gassoso. 3 sono i colori fondamentali: rosso, giallo, blu.
Nella sua rappresentazione grafica il numero 3 è formato da due semicerchi che si congiungono al centro: sono i due mondi, spirito e materia che si riuniscono. Il 3 è la sintesi, la risoluzione degli opposti. Il suo simbolo geometrico è il triangolo equilatero, una figura geometrica ritenuta perfetta perché i tre lati e i tre angoli sono uguali e i tre vertici hanno uguale distanza dal centro.
Nei Tarocchi il 3 è l’Arcano Maggiore ‘l’Imperatrice‘ la regina del cielo, la custode di tutta la creazione, potenza dominatrice della natura sui tre mondi: cielo, terra, inferi. Il 3 è la cifra del superamento e dell’unione: lo spirito invisibile e la materia percepita dai sensi si riuniscono in un solo essere.
In alchimia il 3 corrisponde all’elemento aria. L’aria è il respiro che anima la vita e la mantiene, è condizione dell’esistenza degli esseri, alimenta il fuoco, muove le acque, penetra, trasporta, mette in fuga. Simboleggia la libertà perché l’aria non si può contenere. Il numero 3 è la perfetta descrizione di mia figlia.
Se oltre che da svegli diamo i numeri anche nei sogni?
Ecco, se vi sognate un numero, ad esempio il numero 3, io vi darei questo tipo di interpretazione, cercherei di contestualizzare il numero sognato nel racconto onirico e capire cosa il mittente (inconscio, universo, etc) vuole dirvi. Già decifrare un sogno è una sorta di vincita: permette di capire il messaggio del sogno, e quindi aiutarci sensibilmente e, talvolta, cambiarci la vita.
Ciò non esclude che non si possa anche tentare la fortuna giocando il numero (io personalmente non gioco a nulla). Il mondo dei sogni è talmente misterioso e complesso che nulla può essere dato per certo, nulla può essere tralasciato e le sfumature sono veramente infinite, quindi non me la sento neppure di escludere che i sogni siano anche uno strumento usato per comunicare i numeri vincenti. Quindi, se il vostro bisnonno vi appare in sogno dandovi un numero, agite su due fronti: interpretazione del sogno tradizionale poi, se vi va, giocatelo: non si sa mai.
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