Pioli a Inzaghi: “Per stare con te, con te, con te”
Nessun problema, l’Inter c’è. Lo squadrone nerazzurro, nella seconda di ritorno della Serie A, si spaventa un pochetto contro la Lazio, ma poi ci pensano due difensori a risolvere il problema. Un gol e un assist per Bastoni, l’altro lo segna Skriniar (nella ripresa), dopo che Immobile aveva pareggiato inserendosi nel tabellino del 2-1 di San Siro. Quella capocciata di Skriniar è stata la tredicesima rete di testa dell’Inter in questa stagione, più di qualsiasi altra squadra nei cinque maggiori campionati europei.

Ottava vittoria di fila per il team di Inzaghi che, così, pur con una partita in meno, si riprende la vetta della classifica. E per il tecnico è la prima vittoria da ex di lusso. “E ti tengo in testa anche stasera (Come ogni volta), Solo un momento (Ora ti sento), Per stare con te, con te, con te, con” come Testacoda in ‘Buonanotte‘.
La Lazio è stata la mia vita. È normale che non sia una vittoria come le altre. Per quello che mi sta dando l’Inter è una vittoria che volevo con tutte le mie forze
Simone Inzaghi
Il Milan è lì, il suo momento positivo non si ferma e segna altri tre gol, senza prenderne sulla Laguna. Nelle ultime tre gare ha realizzato 10 gol. Uno 0-3, quello rimediato dal Venezia, che spinge i veneti sott’acqua e i rossoneri a -1 dall’Inter. I veneziani hanno collezionato soltanto 2 punti nelle ultime 7 gare e non vincono da un mese e mezzo (21 novembre). E se Ibra segna e poi cede cavallerescamente un penalty a Hernandez (che aveva già infilato lo 0-2), Pioli festeggia con un bel sorriso le sue 400 panchine in Serie A.
Napoli e Atalanta tornano su con Canova e Gianna Nannini
Il ritmo è elevato, ma Napoli e Atalanta, pur con i loro passi falsi, non mollano la presa. Come Michele Canova nella sua ‘Benedetto l’inferno‘, quando Gianna Nannini canta “Ho guardato nel buio, mi ha detto: ‘Devi cadere in basso per tornare più su’”.
I partenopei superano di misura la Sampdoria al Maradona e dopo le tre sconfitte di fine 2021, è una bella iniezione di fiducia. Spalletti rientra in tempo dal covid per godersi dalla panchina il successo per 1-0 firmato da Petagna alla fine del primo tempo. Una rovesciata in acrobazia perché… Osimhen ormai sta per rientrare e il colosso vuole rimanere tra i titolari. Timidezza blucerchiata a parte, non ci sono sofferenze anche per merito della compattezza azzurra.

La risposta atalantina, a -2 dal Napoli (che ha però una gara in più) e -8 dalla vetta, è prepotente. Finisce 2-6 alla Dacia Arena contro un Udinese completamente decimata dal covid. Prima sconfitta dell’era Cioffi, mentre per Gasperini, privo di Zapata, arriva la doppietta di Muriel, poi Pasalic, Malinovskyi, Mahele e Pessina, con risposta di casa di Beto oltre all’autorete di Djimsiti.
Dal grigio appare il colore di En?gma per Spezia e Salernitana
Più vivi che mai Spezia e Salernitana che, in piena crisi (fra questioni tecniche, societarie e di classifica) vanno a vincere su due campi difficilissimi, quelli del Genoa e del Verona. Anche En?gma lo sa e canta in ‘Affogare‘ che ‘Devi ricordare, non dimenticare che dal grigio apparirà colore‘.
Il primo, il derby ligure, gli spezzini lo fanno loro (0-1) grazie al gol di Bastoni, legittimando il successo con una gara attenta, concreta e lucida. Una sfida dove gli allenatori erano entrambi assenti, chi per squalifica ed in tribuna (Thiago Motta, tra l’altro ex anche della panchina rossoblù), chi per covid e a casa (Shevchenko ancora positivo, dal 27 dicembre).

La società genoana vorrebbe cambiare, ma intanto giovedì per la Coppa Italia col Milan sulla panchina siederà lui. Ricordiamo infatti che Ballardini e Maran (che pare dovesse sostituire Motta in caso di differente risultato) sono ancora sotto contratto col Genoa.
S’infrange contro il muro granata la potenza del Verona. La Salernitana, sempre ultima della Serie A, affronta la sua prima partita del 2022, dopo il rinvio della gara col Venezia, e con la nuova presidenza (e non solo) dopo il rischio di esclusione scongiurato in extremis.
Vantaggio esterno su rigore di Djuric, pareggio di Lazovic, ma la squadra di Colantuono trova il nuovo vantaggio con la punizione di Kastanos per l’1-2 finale. Ora i campani sono a -6 dalla quartultima, ma con due gare in meno (una in più del Venezia).
La confessione-story di Torino e Juventus con Nesli
A colpi di poker il Torino che umilia la Fiorentina, ma soprattutto la Juventus che, con un’incredibile rimonta, supera la Roma. Come in ‘Confessione – story‘ il bravo Nesli canta “Mi guardano pensando che abbia perso, Ma io non l’ho mai perso il senso”.
Settimo risultato utile consecutivo (sei successi e un pari) all’Olimpico Grande Torino per la squadra di Juric e soltanto l’Inter ha fatto più punti nel proprio stadio fino ad oggi in Serie A (26 contro 23). In gol, per il 4-0, vanno Singo, Brekalo (due volte) e Sanabria, con la Fiorentina di Italiano lontana parente da quella del bel gioco della prima parte della stagione.

Se ci spostiamo all’altro Olimpico, quello della capitale, è davvero surreale quanto accade, con la Juventus a ribaltare da un parziale di 3-1 a 3-4. Un vero blackout quello del team giallorosso che subisce tre reti nell’arco di 7 minuti (dal 70′ al 77′ vanno a segno Locatelli, Kulusevski e De Sciglio).
Prima di quel momento, dopo il vantaggio di Abraham, aveva risposto il solo Dybala, prima dell’allungo di Michitaryan e Pellegrini. Ed è proprio quest’ultimo, nell’incredibile finale, a fallire un calcio di rigore, facendosi ipnotizzare da Szczesny. Una Roma fragile psicologicamente che lascia Mourinho (quasi) senza parole, anche se le sue critiche paiono esagerate.
A Sacky è antipatico l’Empoli. E pure il Bologna
Risalire la china, si può. Come il Sassuolo che distrugge l’Empoli (e lo raggiunge in classifica) nello stadio toscano con un 5-1 senza storia, anche se dopo il rigore di Berardi e l’illusorio pareggio di Henderson (al primo affondo), si era andati all’intervallo con il minimo vantaggio per la rete di Raspadori. Nella ripresa, complice l’espulsione di Viti, arrivano ancora tre reti, un’altra di Raspadori e la doppietta di Scamacca. L’Empoli fallisce proprio contro il grande ex Dionisi, che smacco! Perché anche Sacky lo dice in ‘Antipatico‘, si sa “Chi sbaglia, paga, che pensi? Non è uno scherzo”.

E a Cagliari, dove si chiude il turno di Serie A, la rimonta di casa dopo il vantaggio del Bologna nel primo tempo con Orsolini, permette ai sardi di risalire dai bassifondi. Pavoletti e poi Gaston Pereiro in pieno recupero fissano il 2-1 finale, ma dalla metà della ripresa (dopo che comunque hanno colpito due pali) gli emiliani arrancano, d’altra parte gli uomini di Mihajlovic hanno un solo allenamento alle spalle per la quarantena che ha costretto tutto il gruppo a bloccarsi.
Rimango del mio pensiero. Il Cagliari non ha accettato di giocare il giorno dopo. Sempre meglio essere onesti che furbi anche se oggi ha vinto la furbizia
Sinisa Mihajlovic