Sogni d'Oro
ARTICOLO
sogni desideri inconfessabili

I sogni son desideri, talvolta inconfessabili

Come, attraverso l'attività onirica, appaghiamo ciò che desideriamo

Io so che tu sai che l’Es sa

I sogni son desideri (Cenerentola)
i sogni sono desideri

La canzone di Cenerentola, la sappiamo tutti, faceva cosi “I sogni son desideri Di felicità Nel sonno non hai pensieri Ti esprimi con sincerità”. Fin qua tutto vero tranne che il fatto della felicità (che probabilmente ci stava per la rima). Il sogno è veramente l’appagamento di un desiderio. Ma attenzione: non un desiderio conscio. Ormai lo abbiamo capito: nel sonno chi comanda è lui, Mr inconscio. E l’inconscio si chiama così proprio perché non ha nulla a che fare con la nostra parte conscia, quella che sfoggiamo da svegli.

Talvolta questi desideri, che ovviamente si esprimono in maniera simbolica, non sappiamo nemmeno di averli, proprio perché si tratta di desideri inconsci. In pratica il nostro io più profondo (che si chiama Es) mette in scena ciò che desidera attraverso il sogno: lui sa cosa noi desideriamo, è a conoscenza di ciò che noi non sappiamo. E questi desideri non sono nemmeno ipotizzabili dal nostro io cosciente. In sostanza: il sogno esprime desideri di cui ignoravamo la presenza.

Per non sbagliare prendiamo esempio dai bambini

Nella natura del sogno si trovano impulsi rimossi che riescono ad emergere grazie alla diminuita vigilanza esercitata dall’io cosciente durante il sonno.

Per comprendere il meccanismo si possono analizzare i sogni dei più piccoli. I racconti onirici dei bambini sono indubbiamente meno complicati rispetto a quelle degli adulti. Si tratta quasi sempre di pure soddisfazioni di desideri e in, tal senso, non destano lo stesso interesse rispetto ai sogni degli adulti. Nella maggior parte dei sogni dei bambini non ci sono problemi da risolvere, passati da emergere, sensi di colpa da estirpare. La loro importanza sta nel fatto che rappresentano l’adempimento dei desideri. Per gli adulti è diverso e si devono fare delle distinzioni tra desideri inconsci e tutte le altre tipologie di sogni.

È ovvio che il sogno sia l’appagamento di un desiderio, dato che nulla, all’infuori di un desiderio, è in grado di mettere in moto il nostro apparato psichico.

Sigmund Freud

Questo lo dice Freud…

Sappiamo che Freud associa a desideri sessuali quasi tutti i simboli onirici. Desideri inconfessabili che, quasi sempre, non sapevamo nemmeno di avere. Secondo Freud i sogni sono l’appagamento (travestito) di un desiderio (rimosso o comunque non risconosciuto).

Durante lo stato di veglia siamo ben attenti a non fare entrare nella nostra mente pensieri, parole opere e ommissioni ma, mentre dormiamo, ecco che il livello di guardia si abbassa e i nostri desideri inconfessabili si esprimono in maniera subdola e camuffata attraverso il sogno. Il camuffo funge da censura. Perché, ok, il nostro io più profondo ci dice cosa desideriamo ma lo fa ponendoci la questione in maniera per noi accettabile travestendo immagini troppo esplicite e troppo forti in simboli apparentemente innocui ma che, in realtà, tirano spessissimo in ballo questioni di carattere sessuale e altri desideri inconsci e insoddisfatti.

Il sogno è la prima forma di autocensura

Secondo Freud il sogno va diviso tra il contenuto manifesto, rappresentanto dalla scena onirica così come viene vista dal sognatore, ed il contenuto latente che comprende il significato del sogno, il messaggio, ciò che è censurato dalla coscienza. Questa divisione è necessaria perchè quelli che sogniamo sono desideri inaccettabili dal sognatore, desideri mai realizzati durante lo stato di veglia.

E’ il Super-io che li vieta, che li rimuove, ma non può cancellarli. Si mettono nel cestino ma non si possono eliminare definitivamente. Per questo vengono rimandati nell’inconscio. Una parte dell’azione rimovente dell’io rimane però attiva anche durante il sonno e opera la censura onirica, proibendo al desiderio incosciente di manifestarsi cosi come è. Il desiderio può manifestarsi ma mascherato, camuffato, deformato, può palesarsi ma attraverso simboli che possano renderlo accettabile al sognatore.

Le censure sono tanto severe da rendere irriconoscibile il sogno, e comprensibile solo da un esperto che possa interpretarlo. Spesso si è restii anche a farsi interpretare il sogno perché si è consapevoli che potrebbe mettere in luce qualcosa per noi scomodo. E quindi preferiamo non sapere.

Case, libri, auto, viaggi, fogli di giornale
Che anche se non valgo niente perlomeno a te
Ti permetto di sognare

Tiziano Ferro

Uno specchio che riflette il tuo ‘dentro’

I sogni son desideri
I sogni son desideri

Nei sogni viene rappresentato ogni aspetto della vita del sognatore: conflitti, pensieri, desideri, attrazioni, pensieri. Tutto viene rielaborato in maniera accettabile per il sognatore sotto forma di simboli. Nella formazione di un sogno c’è tutto un lavoro psichico dietro: prima avviene la produzione dei pensieri, poi la trasformazione in contenuto. Nella prima fase si plasma il desiderio attraverso i pensieri latenti, nella seconda vengono trasformati i pensieri latenti del sogno in contenuto manifesto (rappresentato dal racconto onirico cosi come appare).

Il sogno rappresenta quindi la realizzazione di un desiderio insoddisfatto e rimosso dall’io cosciente. Per questo è considerato così importante nella psicoanalisi: si tratta di una strada facile e veloce per accedere all’inconscio. E lì ci sta tutto: ci stanno le nostre paure, i nostri blocchi, i nostri timori, c’è il passato rimosso, ci sono i nostri aspetti rinnegati ed i nostri desideri inconfessabili e talmente difficili da accettare che li nascondiamo anche a noi stessi.

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