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bnkr44: un ecosistema in bottiglia immerso nella foresta

O un rave nel retro di un complesso industriale dimenticato dal mondo?

di Pietro Botarelli

Il viandante sul mare di..

bnkr44
Artwork di ‘Farsi male a noi va bene’

La nebbia, prima di bnkr44. La odiano tutti ma secondo me non è così male. A dirla tutta mi fa un po’ pena: nessuno sembra apprezzarla. Prendiamo come esempio la pioggia. Per quanto sia costantemente oltraggiata, c’è sempre il sentimental-malinconico che finge di amarla ricavandone ispirazione. Il sole, invece, è per quelli che sono sempre felici e non vedono l’ora di mettersi in mostra sulla spiaggia. E infine la neve, evento più atteso della terza dose. Da questarmonia tra uomo e natura restano fuori il vento e la nebbia.

Stamani la nebbia è tantissima, mi sembra di camminare nell’ ‘acqua che non c’è’. L’alba sarebbe impossibile vederla anche se in realtà una macchia rossa sfocata dipinge la bruma prima che la luce bianca prenda il sopravvento.

Ho dovuto prestare molta attenzione alle macchine perché la visibilità era davvero pessima ma per fortuna il comune, anche stamani, ha deciso di aiutarmi: i lampioni si sono spenti lasciando al buio la possibilità di segnalarmi eventuali fari in arrivo. Immerso in un’atmosfera cupa e straniante, sono pronto per ascoltare l’ultima parte di ‘Farsi male a noi va bene’, il nuovo album di bnkr44.

Milioni di granelli di ‘sabbia’

bnkr44
bnkr44

6 ragazzi tra il 2000 e il 2001, direttamente dal loro bunker di Empoli (da qui il nome d’arte bnkr44), producono la musica più interessante e innovativa di tutta la scena italiana, sempre e comunque ‘secondo me’. Li ho scoperti circa un anno fa (si, non chiedetemi come mai non ci avessi ancora scritto un articolo) grazie ad un amico (bella Zedo se leggi) che, nel bel mezzo di una sessione musicale in studio da J_Rec, mandò in riproduzione questa canzone su SoundCloud intitolata ‘Sabbia’.

Mi colpì subito il timbro vocale di quello che poi avrei scoperto essere ‘piccolo’, per intenderci, quello coi capelli rossi di bnkr44. Quella canzone mi gettò in un mood musicale mai toccato prima, sentivo la novità aggrovigliarsi tra le linee melodiche di Erin (quello coi capelli corti viola di bnkr44) e piccolo e le sonorità inesplorate della produzione. Con quel pezzo i ragazzi fecero il botto. Oggi ‘Sabbia’ conta quasi 2 milioni e mezzo di stream su Spotify e il nuovo disco di bnkr44, intitolato ‘Farsi male a noi va bene’, è pronto ad esplodere in tutto il suo potenziale innovativo.

La scintilla ‘bnkr44’ accende il fuoco

farsi male a noi va bene
tracklist di ‘farsi male a noi va bene’

In tutto, ‘Farsi male a noi va bene‘, conta 15 tracce. Ma i bnkr44 hanno deciso di abbracciare l’insolito anche nella stesura della tracklist. L’album, infatti, è uscito nell’arco di 3 settimane, a gruppi di 5 canzoni. ‘Farsi male a noi va bene’ inizia il 12 Novembre con ‘Farsi male’, prosegue il 19 con ‘A noi’ e completa il suo viaggio oggi, 26 Novembre, con ‘Va bene’. Una scelta interessante che ha permesso agli ascoltatori di assaporare la nuova musica dei bnkr44 volta per volta, creando un hype esponenziale e rumoroso. Ho aspettato che ‘Farsi male a noi va bene’ fosse completo per dare un giudizio definitivo.

La conclusione è semplice: questi ragazzi hanno un’aurea artistica travolgente. In ogni canzone, dalla più punk alla più pop, passando per sonorità hip hop, indie e chi più ne ha più ne metta, si viene scaraventati all’interno di un loop sensazionale e peculiare ma incredibilmente svuotato di cliché. I bnkr44 preservano la loro attitudine sensibile e stravagante a prescindere dal contesto musicale. Qui non ha davvero più senso parlare di ‘generi’, c’è chi li ha definiti post-rap, indie, punk, pop…ma la verità è che la scintilla artistica di bnkr44 si rifiuta di accendere qualunque tipo di fuoco che non sia quello della copertina di ‘farsi male a noi va bene’.

Un ecosistema in un ampolla di vetro

L’essenza musicale di questi ragazzi resta pura e dipendente soltanto dalla sua stessa intensità emotiva. Avete presente quegli ‘ecosistemi in bottiglia’ con un ciclo naturale autonomo e stabile? Ecco, immaginatevi i bnkr44 come se fossero all’interno di una di queste ampolle di vetro nel bel mezzo di una gigantesca foresta musicale. Niente e nessuno può entrarvi o uscirvi ma la contemplazione è estremamente soddisfacente. Alla fine il vetro è trasparente, e menomale!

Ora dimmi, dimmi se stai con noi

Che balliamo tra le ombre coi tuoi

Occhi grandi, guardi, guardi a tratti nei miei

Vedi il mondo se ci lasciamo andare

Dipingere la notte, Erin

Per fare una selezione delle migliori tracce di ‘farsi male a noi va bene’ procederei per gradi, seguendo l’ordine tripartito della tracklist. Delle prime 5 (uscite il 12 come ‘Farsi male’) mi ha colpito innanzitutto ‘mani strette’, la seconda traccia. La base mi fa saltare: una batteria dal ritmo pop è ‘punkizzata’ dal groove di un basso che ammicca al metal. Il tutto è condito con una melodia acuta uscita direttamente dallo svarione di una tastiera. Le linee melodiche di Erin, piccolo e Faster s’intrecciano creando un’atmosfera magica e spensierata. Dal vivo dev’essere una figata pazzesca.

Come un meteorite dall’iperuranio

stella
bnkr44

Il titolo della terza traccia di ‘Farsi male a noi va bene’, ‘Bolla’, si adatta perfettamente all’idea di innovazione musicale pura e incontaminata (come se fosse racchiusa in una bolla, appunto). La produzione sembra un hip hop che viene dal futuro, entra un suono che a primo impatto sembra uno scratch incredibilmente prolungato e mai esploso. Si aggiungono una cassa ed un rullante dipinti da un’altra lampante melodia di tastiera. Fares, con linee melodiche approdate sulla terra come un meteorite dall’iperuranio, racconta l’incertezza che ricopre la sua quotidianità, osservandosi interiormente con l’intimità di chi si sente in una bolla.

Quest’insicurezza tocca anche i rapporti personali più o meno amorosi di Fares e, nella seconda strofa, di Caph. L’altro biondo di bnkr44 porta flow e metriche rap con scintille melodiche che tornano sempre ad inserirsi piacevolmente all’interno del fuoco del gruppo. ‘Girasole‘, quarta traccia del nuovo album di bnkr44, è la traccia con il ritornello più impattante della prima parte di ‘farsi male a noi va bene’, quello che si annida nel cervello più rapidamente. Il giro di chitarra è un binomio di nostalgia e frivolezza. Piccolo, Erin e Fares? Un trio fruttuoso.

‘Come un coltello’ dritto al cuore o al cervello?

Passando alle 5 canzoni di ‘A noi’, mi hanno colpito particolarmente ‘Raggio mortale’ -settima traccia dell’album completo- e ‘come un coltello’, la nona. Raggio Mortale inizia soave, con una melodia rilassante e l’ennesimo viaggio mentale di Erin, incredibilmente armonioso, introspettivo ma per certi versi fatuo. Poi improvvisamente la base s’infuoca e un drop dall’eco tecno introduce un altro ritornellone di Faster e Erin.

“Non trovo le parole

Sono da solo nella stanza, la soluzione

È sputare la verità in faccia

Provo a chiudere strofe

Ma sento l’aria che mi manca, e questo dolore

È come un coltello nella pancia”

Come un coltello, Caph

Le due strofe di Faster e Caph tirano dritte verso il nucleo dei pensieri per aprirvi uno squarcio in cui confluiscono tristezza e menefreghismo. Sento un ossimoro sentimentale rimbalzare nelle pareti del cervello: è piacevole. La nona traccia, ‘Come un coltello’, è onestamente la mia preferita. Sarà per la produzione immensa, che unisce un riff di chitarra mesto, tempestoso e stimolante ad un ritmo incalzante di bassi altalenanti; sarà per il ritornello spaziale e drogante di Caph o per la strofa delicatamente abbandonata a sé stessa di Erin, fatto sta che è la mia preferita. Ascoltatela e basta perché merita.

Più in alto nel Burj Khalifa

come un coltello
bnkr44

La terza parte del nuovo album di bnkr44 inizia nel migliore dei modi possibili. Come vi dicevo, la nebbia fa da padrona. Sono le 6 30 del mattino e io vago in solitudine su questa strada con l’unico obiettivo di raggiungere la cima della collina e contemplare la distesa di vapore acqueo intorno a me. Parte ‘tira e molla’, undicesima traccia di ‘Farsi male a noi va bene’.

È uno strano punk che mi fa venire voglia di organizzare un rave sulla cima di una montagna o nel retro di un complesso industriale dimenticato dal mondo. Il ritornello di piccolo mi è già entrato in testa. Tocca note più alte del Burj Khalifa con un’energia procellosa. Mentre mi scateno avvolto nella nebbia, scivolo nella fanghiglia e mi ritrovo col culo a terra. Ormai è fatta, resto così per qualche secondo e mi rialzo quando mi rendo conto di aver fatto un bel bagnetto nella mota.

È tutto vero: la musica di prima mattina mi fa salire una strana botta che puntualmente condivido con voi. Ma non prendetemi per pazzo, vi prego, sarebbe un complimento troppo superomistico. Il mio nichilismo attivo esploderebbe e così lo spirito dionisiaco. Una serie di iperboli filosofiche per trasmettervi la carica emotiva che mi hanno dato questi pazzi del bnkr44. Il disco è una bomba. Corrette ad ascoltarlo, ne va della vostra sanità mentale.

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