Lo ammetto già da subito: non sono un grande conoscitore del mondo di TikTok.
Difatti, nel mio telefono, manca l’applicazione: il mio unico contatto con quella sfera social arriva dai reels su Instagram, dove ho perso qualche oretta di tanto in quando.
Non ho mai avuto modo di approfondire la conoscenza dei creator di tale applicazione, trovandoli (ragionando per luoghi comuni) troppo lontani da me.
Ma nel mio cinismo ho preso un granchio enorme, uno dei creator più interessanti all’interno del social è molto vicino alle mie idee ed è anche mio coetaneo: sto parlando di Lollo Barollo, con cui ho avuto il piacere di fare una bella chiacchierata.
Lorenzo Guarnera, in arte Lollo Barollo.
Per prima cosa ti chiedo: come preferisci essere chiamato?
Lollo, Lori, Lorè… Come preferisci!
Forse “Lollo” è il più adatto.
Perfetto Lollo: iniziamo subito.
Com’è nata questa tua passione nel fare video per divertire le persone?

Durante il lockdown, come credo gran parte dei giovani italiani, ho scaricato tiktok, iniziando a fare doppiaggi e lipsync comici.
Dopo poco ho sentito il bisogno di fare qualcosa di mio: dei video con audio completamente originale, riscontrando inizialmente un discreto successo. Da quel momento ho sviluppato il format che tutt’ora metto in scena.
La passione nel far ridere le persone, invece, credo sia innata in me e si è semplicemente trasformata nell’approdo su tiktok.
Quando è stata, invece, la prima volta in cui hai capito di iniziare a piacere? Quando hai pensato “okay ci sono, mi seguono e sanno chi io sia”?
Forse la prima volta in cui mi hanno fermato per strada.
Ero ancora agli inizi, e un ragazzo mi si è avvicinato dicendo: “Lollo?”
Io rimasi un po’ confuso, e lui aggiunse: “No non ci conosciamo, ma ti seguo su TikTok, sei un sacco simpatico, possiamo farci una foto?”
Da lì ho iniziato a capire che ero realmente seguito.
A proposito di incontri con i fans, ci puoi raccontare degli aneddoti strani che ti sono successi? Quelli che ti hanno lasciato più interdetto insomma.
Per fortuna non ho mai avuto incontri eccessivamente sopra le righe; per adesso solamente situazioni molto carine.
Ricordo ancora di una ragazza che, quasi commossa, mi fermò e non mi chiese nulla, solo mi disse che ogni volta che si sentiva giù guardava i miei video per tornare di buonumore.
Parlando della parola “successo”, termine forte da utilizzare, questa ha già impattato in qualche modo la tua vita, a quanto sembra. O sono solo questi brevi momenti?
La mia vita sta cambiando, sicuramente.
Credo soprattutto che TikTok sia un’ottima vetrina per chi vuole aprirsi uno spazio nel mondo dei social e per chi ha come me la passione per la recitazione.
Ovvio, faccio solo scenette comiche, ma mi piace dare sfogo così alla mia passione.
Quindi TikTok può essere un modo per mettersi in gioco cambiandoti velocemente la vita.
E rispetto ai tuoi colleghi conosciuti grazie all’applicazione, da chi prendi spunto?
Allora, non prendo molta ispirazione da tiktoker italiani, prevalentemente guardo creatori americani.
Se infatti aprissi la mia applicazione troveresti nei “per te” unicamente video di oltreoceano.
Però se dovessi fare un nome tra i pochissimi italiani che seguo sarebbe quello di Roccotnl, con cui ho anche stretto amicizia.
Quindi la tua immagine su TikTok ti ha permesso di creare una community con anche nuove amicizie; invece le persone che ti conoscono fuori dai social, quelli più vicini a te quotidianamente, cosa pensano di ciò che fai?
Sono tutti miei grandi sostenitori: io parlo loro spesso di ciò che mi succede all’interno della sfera social e loro mi danno consigli e sprondandomi sempre a dare il meglio.
Anche mia madre mi è sempre stata a fianco e non hai mai trovato nulla da dire, anche se c’era ben poco da potermi dire; per TikTok non ho mai trascurato lo studio: infatti mi dovrei laureare a breve.

Quindi mai nessuno ti ha messo in difficoltà, nessuno ti ha mai fatto domande scomode. É molto bella come cosa!
Esattamente, è veramente molto bella.
Poi non credo siano possibili domande “scomode” con i miei amici: io per loro sono come un libro aperto.
Saltando di palo in frasca: com’è la creazione dei contenuti? Che passaggi segui? Improvvisi o ti scrivi qualcosa? Insomma: come avviene la magia?
Sicuramente prendo molta ispirazione dalla mia vita quotidiana e soprattutto dai miei amici.
Ad esempio ho creato un format chiamato ‘l’amico che’ dove creo una parodia estremizzata delle persone vicine a me.
Quello che dico, invece, mi viene in mente quando parte la registrazione.
Dopo vari take cerco di capire quali potrebbero essere i più divertenti per le altre persone e li tengo. La cosa risulta difficile a volte, contando che i miei video non mi fanno ridere.
No no, un attimo: mi stai dicendo che i tuoi stessi contenuti non ti fanno ridere?
Sembra strano ma è proprio così.
E secondo te, se dovessi fare video che fanno ridere te stesso, avresti lo stesso successo?
Non saprei, io rido molto con i miei amici.
Credo che la cosa che mi fa più ridere sia la risata altrui.
Detto ciò, credo che uno dei motivi fondamentali per cui io non rida davanti ai miei TikTok sia perché li rivedo migliaia di volte nella fase di editing.
Quindi, ad una persona che volesse incominciare il tuo stesso percorso cosa consiglieresti?
Sicuramente di non puntare ad essere virali. Fare video e creare contenuti per passione, perché ti va di farli.
Per essere meno pragmatici direi di creare video brevi per catturare l’attenzione subito, e molto dinamici per mantenerla.

Catturare l’attenzione seguendo la propria passione.
Quindi, se domani ti alzassi e vedendo il tuo profilo su tiktok pensassi “non fa più per me”, che cosa faresti?
Cancelleresti tutto o andresti avanti cercando di non pensarci?
Non saprei.
Forse mi sentirei un po’ in colpa rispetto alle persone che mi seguono.
Però non sparirei del tutto, magari cambierei piattaforma, per trovare un nuovo spazio.
Parlando dal punto di vista lavorativo: credi che le persone esterne ai social abbiano accettato l’idea che fare il tiktoker/youtuber/streamer sia un lavoro, o è un ambiente ancora molto sottovalutato?
Non credo sinceramente che questa mansione sia sottovalutata: soprattutto ora, molte aziende e molti brand stanno vedendo il potenziale di queste piattaforme.
Potrebbe essere sottovalutato solo da individui esterni a questo mondo: per esempio mia madre non si capacita di come quello che faccio io sia un lavoro.
Non gliene faccio una colpa: è semplicemente lontano da quello che ha fatto o visto per tutta vita.
D’altro canto è fuori dal mondo credere che, con una penetrazione così profonda nelle maglie della società, il mondo del web non contenga opportunità di lavoro: dire che di lavoro si creano contenuti per internet non è più un tabú.
Ma, vista questa continua crescita della piattaforma, credi che nei prossimi anni avremo un aumento dei creator su TikTok o si andrà piano piano verso una diminuzione?
Ti devo dire che è un argomento di discussione frequente anche con i miei amici.
La risposta più corretta è che non lo so nemmeno io.
Forse si avrà un calo su TikTok: per ora non sembra dare segni di cedimento.
Va detto che i contenuti online su qualsiasi social non potranno fare altro che aumentare, vista l’abitudine delle nuove generazioni a vivere sul web fin dall’infanzia; basta vedere cosa è successo con la mia di generazione: a tredici anni non avevo nessun social, ora molti ragazzini delle medie hanno un account su Instagram, TikTok, Whatsapp ecc. ecc.
Per concludere, abbiamo parlato solo di social, ma WMH è un sito che parla di svariati argomenti, il principale è la musica: a te piace ascoltare qualcosa mentre lavori? O solitamente cosa ascolti?
Io ascolto musica molto diversa, principalmente indie, tra i miei preferiti Frah Quintale e Blanco.
Invece per quanto riguarda la musica estera ascolto tanto brani pop che vanno dal 2010 al 2016, tra le mie cantanti preferite del periodo c’è ad esempio Lady Gaga.
Grazie di essere stato in nostra compagnia Lollo, speriamo di ritrovarci presto!
Un saluto a tutti voi! A presto!