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In vetta alla classifica ‘Come nelle canzoni’
Ci si può pure fermare un attimo, l’importante è farlo insieme, con lo stesso risultato, nel solito modo perché ‘Come nelle canzoni‘ Coez (pseudonimo di Silvano Albanese) spiega che “Ehi, io non lo so cos’è che non va in me stasera. È come se si fosse rotta la città“. Nella dodicesima di Serie A un doppio pareggio delle leader, che salgono a 32 punti in classifica. Il Napoli va in svantaggio e poi recupera con il Verona al Maradona, così come nel derby il Milan finisce sotto con l’Inter e poi raggiunge l’1-1.

A San Siro un rigore dell’ex rossonero Calhanoglu, poi l’autorete del difensore De Vrij, prima del secondo penalty fallito da Lautaro (il miracolo è di Tatarusanu) e il palo di Saelemaeker, per un pari tutto sommato giusto. In Campania, invece, Simeone infila il suo settimo gol in 3 partite (in tutto sono 9 le reti) e spaventa i partenopei di Spalletti, che si riprendono subito con Di Lorenzo; il Napoli spinge colpisce due pali con Osimhen e Mertens, gioca in 11 contro 9 gli ultimi minuti, ma non serve a smuovere l’1-1.
In Liguria solo lo Spezia è con ‘La strega del frutteto’
Vince lo Spezia, pareggia il Genoa, perde la Sampdoria. Ma solo gli spezzini, come afferma Sick Luke ne ‘La strega del frutteto‘ possono intonare “E non ci rimane che dire ‘è stato bello‘”. Infatti battono il Torino al Picco con il gol di Sala.

Intanto il Genoa, che passa in vantaggio con Criscito su rigore, si fa recuperare dall‘Empoli con Di Francesco e superare da Zurkowski, e che pareggia con Bianchi (al terzo gettone in A) intorno allo scadere, perde il suo allenatore Ballardini.
A sostituirlo, con un contratto fino al 2024, è Andriy Shevchenko.
Infine la Sampdoria che cade in casa col Bologna, rimediando al vantaggio di Svanberg con Thorsby, ma cede con Arnautovic mettendo D’Aversa sulla graticola (toccherà a Iachini?) dopo l’1-2 di Marassi.
I bianconeri di Allegri finalmente sono come ‘Caffelatte’
Un gol di Cuadrado nel recupero, Allegri che pensa ai 7 punti persi nelle partite precedenti di Serie A. Ecco che “La buona notizia che forse aspettavi da tempo” come cantano Rocco Hunt & Carl Brave in ‘Caffelatte‘, consente alla Juventus di accorciare sulle prime in classifica, ora ‘solamente’ a +14, lo stesso livello dell’avversario sconfitto di giornata, la Fiorentina di mister Italiano.

Due episodi sotto l’attenzione del Var a favore dei piemontesi: ma il rigore reclamato nell’extratime del primo tempo non c’è, così come invece è legittima l’espulsione di Milenkovic ad una ventina di minuti dalla fine. Il campo comunque regala anche un altro verdetto: De Ligt e Rugani domano il gigante Vlahovic, mai veramente pericoloso e tenuto a distanza abissale dalla porta bianconera.
Volare via come Udinese e Venezia
“Noi come voliamo via come bolle di sapone, come il sale, il sole e la seggiovia”. Come Udinese e Venezia che battono per 3-2 Sassuolo e Roma, insieme a Valerio Mazzei e ‘Noi‘.

Partiamo dal Friuli dove i padroni di casa tornano a vincere dopo 8 turni: apre Deulofeu, risponde Berardi e sorpassa Frattesi che però provoca il 2-2 deviando il tiro di Molina, poi la risolve Beto. Invece a Venezia, Mourinho si arrabbia perché va sotto con Caldara, ma si risolleva dopo il pareggio di Shomurodov e l’1-2 di Abraham. Il ribaltone nel secondo round con Aramu su rigore che sembra non molto netto.
Certe regole sono fatte per chi capisce poco di calcio, ma sono loro che decidono. Quando arrivi a fine stagione gli errori si compensano, quando invece c’è un accumulo settimana dopo settimana… inizio a pensare che è meglio stare zitto
Josè Mourinho
Comunque poi arriva pure il gol di Okereke a fissare il risultato sfruttando al meglio il lancio di Ampadu.
Fedez spinge nel baratro Cagliari e Salernitana
Perché ‘Morire Morire‘ con Fedez invita Cagliari e Salernitana a cambiare rotta? Ultima e penultima della Serie A, che collezionano una nuova sconfitta. “E poi svegliarmi a pezzi come gli origami” canta in quel brano, perché non potrebbe stare altrimenti Mazzarri, che potrebbe essere sostituito da Liverani a causa della battuta d’arresto con l’Atalanta. Dopo il gol nerazzurro di Pasalic risponde il solito Joao Pedro, ma Zapata è decisivo, tutto prima del duplice fischio che sancisce l’intervallo.

Non c’è storia invece all’Olimpico per la Salernitana, anche se il 2-0 della Lazio (firmato da Immobile e Pedro intorno alla mezz’ora) poteva essere eguagliato con un pizzico di fortuna: ad inizio ripresa Djuric colpisce una traversa, Ribery un palo. Poi, però arriva pure il tris di Luis Alberto per il 3-0 del tabellino finale.
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