Non sono solo canzonette
Linguaggio universale per eccellenza, la musica è da sempre un potente strumento comunicativo, in grado di influire sull’umore e sulle emozioni. Proprio per via del suo comprovato potere evocativo, è stata da tempo adottata dal marketing per dar vita ad un matrimonio duraturo: quello tra spot e musica. I brani musicali associati ad un messaggio pubblicitario, riescono infatti ad aumentarne l’efficacia e il processo di memorizzazione. Trasmettendo delle emozioni ben precise, la musica rafforza l’identità di un brand e diventa un vero e proprio strumento di vendita, che permette di raggiungere diversi target con una pubblicità di pochi secondi.

Esattamente come accade per le scene dei film, uno spot pubblicitario pensato per la tv, la radio o i social, non avrebbe lo stesso impatto emotivo se non fosse accompagnato dalla musica. Che sia sotto forma di jingle originale o brano musicale composto da un cantante o da una band e poi scelto per lo spot, la colonna sonora è tutti gli effetti una componente fondamentale del messaggio pubblicitario, che attrae e coinvolge emotivamente il destinatario per conquistarlo.
Dallo Spot-tone al product placement: quando spot e musica vanno a braccetto
Il binomio storico tra spot e musica è quindi uno dei veicoli più immediati ed efficaci per far arrivare ad un pubblico eterogeneo, un messaggio specifico, legato ad un prodotto o a un brand. Solitamente, se il marchio decide di utilizzare un pezzo musicale di proprietà di un artista o di una band e non un jingle composto appositamente, possono essere messe in pratica due differenti strategie: usare un brano di successo oppure utilizzarne uno meno noto.
Negli ultimi anni, sono davvero numerosi i casi in cui i brand hanno usato i successi del momento per accompagnare uno spot: questa strategia aumenta infatti le probabilità che quella pubblicità riesca ad attirare l’attenzione, facendo leva su un brano di tendenza, già registrato dalla nostra mente. Questo perché, solitamente guardiamo le pubblicità in modo un po’ distratto, mentre uno spot pubblicitario con un brano conosciuto è proprio ciò che ci vuole per ‘riattivare’ il nostro interesse.

Non a caso, dando un’occhiata agli spot di quest’ultimo periodo, notiamo come tra i brani delle campagne pubblicitarie troviamo i tormentoni musicali degli ultimi mesi. Ad esempio, il singolo ‘Higher Power’ dei Coldplay, uscito a maggio di quest’anno, è stato scelto per il nuovo spot BMW, così come la hit estiva ‘La Mia Felicità’ di Fabio Rovazzi ed Eros Ramazzotti per lo spot Wind Tre.
La strategia di marketing, quindi, è chiara: scegliere una colonna sonora che susciti emozioni ad hoc per quel tipo di spot pubblicitario è fondamentale per un brand. La musica può diventare il commento emotivo dell’atmosfera dello spot o del prodotto che si sta vendendo, per questo è essenziale trovare il brano perfetto che esprima al meglio il messaggio che si vuole trasmettere al pubblico. È il caso, per esempio, di un altro spot particolarmente riuscito di quest’estate, quello del Cornetto Algida, che ha scelto la hit estiva ‘L’ultima notte’ di Ariete, al secolo Arianna Del Ghiaccio, già volto noto di ‘X-Factor‘, che si sta facendo conoscere nel panorama musicale italiano a suon di singoli di successo.
Tuttavia, a sottolineare questo rapporto viscerale esistente tra spot e musica, è emersa negli ultimi anni un’altra tendenza: quella del product placement all’interno delle canzoni. A partire dalla famosa partnership tra Fabri Fibra e il brand sportivo Fila, che menzionava il marchio nel successo ‘Fotografia’, composto con Carl Brave e Francesca Michelin, sono ormai sempre più numerosi i casi in cui i cantanti italiani inseriscono i nomi di brand con cui collaborano all’interno dei testi delle loro canzoni. È il caso della partnership tra Fedez e Coca Cola di cui, appunto, il rapper italiano è promotore sui social network: l’azienda, menzionata nel tormentone estivo ‘Mille’ firmato da Fedez, Orietta Berti e Achille Lauro, ha scelto questo brano come colonna sonora del suo spot estivo destinato al mercato italiano.
Labbra rosso Coca Cola, dimmi un segreto all’orecchio stasera. Hai un risolto un bel problema e va bene così, ma poi me ne restano mille
Fedez, Orietta Berti, Achille Lauro
Per un altro esempio storico di product placement, non serve allontanarsi più di tanto da uno degli artisti di Mille: il testo di ‘Non mi basta più’ di Baby K con Chiara Ferragni come special guest, una delle hit estive del 2020, frutto della collaborazione con il brand Pantene. “Ti ho in testa come Pantene” canta Baby K, mentre nel videoclip ne mostra appunto i prodotti. Non è un caso, dunque che la canzone sia stata usata, anche in questo caso, come sottofondo allo spot pubblicitario.
Canta, che ti passa
Sembra che la tendenza sia in crescita, quindi non sono da escludere ulteriori partnership tra brand e artisti e nuovi singoli che nominino prodotti di brand più o meno noti.
Del resto, queste collaborazioni sembrano far contenti tutti, alimentando il successo del pezzo musicale e funzionando come ottimo strumento di brand awareness. E poi, diciamocelo, in fondo questa lunga relazione tra spot e musica, che prende forma in un chiaro product placement, ha un piccolo vantaggio anche per noi: rende la pubblicità sicuramente più piacevole, tutta da cantare.