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Marylin Manson

Siamo nel caos: Marilyn Manson è vulnerabile

Perché il significato dell'ultimo album è tutt'ora rilevante

‘Cancel culture’ o ‘history’?

Ormai sono molte le figure pubbliche finite nel mirino della cosiddetta ‘cancel culture‘ per qualche loro affermazione o comportamento sbagliato. Se qualche anno fa una battuta sessista avrebbe ricevuto una semplice critica, oggigiorno questo tipo di atteggiamento non viene più sottovalutato.

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Cara Delevingne si è presentata al Met Gala 2021 con un forte messaggio contro il ‘patriarcato’.

Sono soprattutto i social e i media che non perdono occasione nel richiamare le celebrities dalle quali sono rimaste deluse, cancellandole giornalmente da qualsiasi piattaforma. L’ultima vittima della cancel culture è Winston Churchill, che di recente è stato accusato di razzismo. Poco importa dunque se l’ex ministro inglese abbia contribuito a sconfiggere Hitler e il nazismo.

L’omonimo ente a lui associato non solo ha cambiato il nome, ma ha anche deciso di cancellarne la biografia insieme alla lista delle realizzazioni fatte dall’ex premier.

Ma se il movimento della ‘cancellazione‘ non risparmia i personaggi storici, figuriamoci gli artisti dell’era moderna. Tra i più recenti c’è anche Marilyn Manson (sorpresi!?), che da febbraio si trova al centro di numerosi scandali sessuali.

‘We are chaos’ come chiave di lettura

A distanza di un anno, l’ultimo album di Manson è ricco di richiami all’attualità e, perché no, anche alle accuse che lo vedono coinvolto. Che sia un fatto di casualità o meno, ‘We are Chaos‘ sembrerebbe offrire un’interpretazione della realtà di oggi.

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L’autoritratto del rocker come cover dell’album

Così come per gli album precedenti, anche quest’ultimo viene rilasciato in una data simbolica: l’11 settembre 2020. È proprio il significato emotivo di questa data che rende ‘We are chaos‘ un disco differente rispetto agli altri pezzi del cantante, noto per la sua musica hardcore rock.

Difatti, l’undicesimo album è caratterizzato da un sottotono più vulnerabile, quasi romantico, cercando di mettere sotto luce non più le maschere e i miti del shock rocker ma la sua sensibilità (e quella di tutti). Dopotutto in un annus horribilis, tra la pandemia e la crisi economica, avevamo bisogno di una musica meno scioccante e dal tono più riflessivo.

Eppure è proprio questa la caratteristica che rende la sua musica tuttora rilevante e in un certo sensotimeless’: dietro le apparenze e il fattore shock c’è sempre un messaggio.

Un libro fatto di specchi

We are sick, fucked up and complicated
We are chaos, we can’t be cured”

Siamo malati, incasinati e complicati
Siamo caos, non possiamo essere curati

We are chaos, Marilyn Manson

Quando è uscito il singolo mi sarei aspettata la solita musica heavy metal dalle forti immagini e con la classica distorsione delle chitarre. Niente di tutto ciò. La canzone differisce non solo per la sua melodia acustica ma soprattutto per il tipo di visuale non-esplicito.

Il videoclip infatti è ricco di simbolismi che richiamano la realtà che stiamo oggi soffrendo, ovvero la pandemia, ma racchiude anche altre problematiche come le guerre, le droghe (un tema sempre presente nell’arte di Manson), la solitudine, ma anche la morte. Insieme al testo molto introspettivo, la canzone assume un tono decisamente significativo e commovente.

A rendere la canzone un pezzo attualissimo è il fatto che comunichi un senso di speranza, una possibilità di guardare al futuro con un certo ottimismo, ricordandoci che siamo tutti su una stessa barca.

Non voglio sembrare John Lennon, ma penso che le persone di diversa cultura, diverso stile di vita, età e personalità, sesso e razza, anche religione, dovrebbero quantomeno cercare di unirsi e salvare la situazione tutti insieme

Marilyn Manson al Rolling Stone
Videoclip ‘We are chaos’

I conti col presente

Se il lavoro delle rockstar è quello di personificare le nostre fantasie più improbabili utilizzando il rock’n roll come mezzo di trasgressione, con questo album Manson si è dimostrato tutt’altro. Non è lo stesso romanticismo che sentiamo in ‘Eat me Drink me‘ (2007), scritta per celebrare la sua visione oscura e vampiresca dell’amore. Si tratta piuttosto del romanticismo anti-eroico, mostrandoci un Manson spoglio dei suoi abiti da palcoscenico.

marilyn-manson-live-foto-rosso
Marilyn Manson live

Ma se con ‘Born Villain‘ (2011) non era riuscito a mettere da parte il ‘vecchio sé‘, con quest’ultimo sembra che il cantante abbia finalmente messo da parte il suo passato per abbracciare un futuro prospero non solo per se stesso, ma anche per l’intera umanità.

Do we get what we deserve?
Or do we deserve what we get?
Steal from the last, fuck the past
Here is your present, let’s take the future”

Otteniamo ciò che ci meritiamo?
O ci meritiamo quello che otteniamo?
Ruba dall’ultimo, fanculo al passato
Ecco il tuo presente, prendiamoci il futuro”

Keep my head together, Marilyn Manson

Eppure quello stesso passato che voleva tanto tralasciare (senza rinnegarlo), sembrerebbe perseguitarlo, di nuovo. Stavolta non è un massacro come quello per cui è stato ingiustamente accusato nel 2001 (Columbine school shooting), ma riguarderebbe nello specifico la sua vita personale.

Qualche mese fa l’attrice ed ex compagna, Evan Rachel Wood, ha apertamente nominato su Instagram il reverendo come l’uomo che avrebbe abusato di lei per diversi anni. Insieme a lei, diverse altre donne hanno accusato il cantante di molestie e abusi.

L’uovo o la gallina?

marilyn-manson-instagram-post
Il cantante si è difeso dicendo che tutte le sue relazioni sono sempre state consensuali

Ma se inizialmente il gesto dell’attrice è stato considerato come coraggioso, e per questo applaudito da non pochi, ad oggi la situazione sembrerebbe essere più complicata di quanto non lo sembrasse. Negli ultimi mesi la Wood avrebbe richiesto agli ascoltatori di smettere di dare supporto a Manson e alla sua arte, in quanto secondo lei, basata su abusi e menzogne. Questa ‘pressionedi boicottaggio, però, ha invece causato l’effetto contrario.

Difatti Manson non solo ha raggiunto i 4,4 milioni di followers su Instagram (con successivo aumento di ascolti su Spotify), ma sono aumentati di gran lunga anche gli iscritti sul suo canale Youtube (3,21 milioni).

Cause victim is chic
You’re as famous as your pain
Victim is chic, yeah”

Perché la vittima è chic
Sei famoso quanto il tuo dolore
La vittima è chic, yeah

Perfume, Marilyn Manson

Questo incremento di interesse ha aperto il dibattito sul fatto se sia lecito cancellare del tutto un artista, basandosi semplicemente su delle accuse lanciate su un social, senza alcuna prova. La stessa polemica è saltata fuori quando è stato Kanye West a portare sul palco Marilyn Manson in occasione dell’inaugurazione di ‘Donda‘.

marilyn-manson-kanye-west-live-donda
Listening Party di Donda con Kanye e Manson

Personalmente, credo che il tentativo di boicottare la carriera artistica, utilizzando Instagram come giuria non mi sembra (politicamente) corretto. Infatti non è solo il mio pensiero a ritenerlo errato, ma è la legge stessa che recita: l’imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva (l’art. 27, co. 2).

Nonostante io consideri la carriera artistica e la vita privata due entità separate, è lecito domandarsi: chi viene prima, l’arte o l’artista?

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