Ci si diverte al ritmo di ‘Partenope’
Dura un solo giorno la vetta delle due milanesi in Serie A. La quarta giornata di campionato incorona il Napoli, dopo un poker di vittorie, a 12 punti. L’ultima in casa dell’Udinese, un 4-0 nel posticipo del turno, che non lascia dubbi e anche Clementino, ospite proprio stasera di ‘Buoni o Cattivi‘ intervistato nella trasmissione condotta da Veronica Gentili su Italia 1, sa che il talento si può legare al cuore e alla speranza.

Nu canto ‘e na sirena
Partenope, Clementino
‘Mmiezz’a tante sotto a ‘stu cielo
Ma nisciuna è cchiù bella
‘E Partenope stasera
L’ultima volta del Napoli in testa alla classifica in solitaria è datata 2018, dunque il grazie speciale dopo il match serale deve andare ai quattro autori dei gol: Osimhen, Rrahmani (nel primo tempo), Koulibaly e Lozano (nel secondo).
Povera Juve che ama Anastasio. E il Milan?
“Oh no, povera verità” come in ‘Correre‘ di Anastasio, rimangono 8 punti tra Allegri e il duo Inzaghi-Pioli, 10 dal Napoli di Spalletti.

La Juventus prova a vincere con il Milan a Torino, cerca, tenta, ma non riesce: parte bene e Morata (rete numero 50 in bianconero) confeziona il vantaggio, poi lo spagnolo va vicino al raddoppio (e pure Dybala), però una capocciata di Rebic sistema tutto (1-1), sfuggendo alla marcatura di Locatelli, nello spazio presidiato da Rabiot. Juventus penultima a pari merito, con alle spalle soltanto la Salernitana con un distacco di due mani dal leader. Incredibile!
L’Inter voleva tornare in (Tommaso) Paradiso
L’unico sorriso arriva da Theate, che segna la rete della bandiera per il Bologna, poi per arrivare al 6-1 definitivo di San Siro, l’Inter ha mandato a segno Martinez, Skriniar, Barella, Vecino e Dzeko (doppietta).

Tutto facile, con la pratica già chiusa nel primo tempo. Così si torna leader o ‘Magari no‘, come nel ritorno da solista di Tommaso Paradiso, dopo la fine dei TheGiornalisti, l’antipasto del suo nuovo album ‘Space Cowboy’. Il nuovo soprannome di Simone Inzaghi?
Che tanto sicuramente il ladro più furbo non ruba niente

‘Il sudore ci appiccica‘, Gasperini come Gabbani perché quei tre punti che l’Atalanta ottiene grazie alla fiammata di Zapata (0-1 il risultato), sono davvero bagnati da quelle gocce di fatica. Il tecnico indovina le sostituzioni e scippa il pareggio alla Salernitana (che colpisce anche un palo con Obi poco prima del vantaggio bergamasco). I campani restano gli unici incollati a quota 0 in classifica (visto l’acuto del Verona).
Aspetto che ritorni l’illusione di Malika Ayane
‘Come foglie’ le illusioni felici di Malika Ayane e per la Lazio con Immobile, poi il baratro con Pedro e Keita, infine Cataldi a otto minuti dalla fine evita la terza sconfitta consecutiva per la Lazio, mentre l’avversario, il nuovo Cagliari affidato da questo turno a Mazzarri (che ha rilevato Semplici), piace, è lucido e ordinato.

L’effetto novità fa bene anche al Verona, con Tudor a infliggere la prima sconfitta stagionale (3-2) a Mourinho e la sua Roma, che così perde anche la vetta della classifica. Un colpo di tacco di Pellegrini e i giallorossi passano nella prima frazione, poi nella ripresa Barak e Caprari, l’autorete di Ilic, prima che Faraoni realizzi un sigillo d’autore.
Quando si gioca come Vinicio Capossela, si fa gol
Un quartetto di squadre ha divertito andando vincere in trasferta. “Guardo fuori e guardo intorno” diceva Vinicio Capossela in ‘Ovunque proteggi’. Hanno seguito il suo insegnamento innanzitutto quelli del Torino (1-0 sul campo del Sassuolo, segnato da Pjaca) e quelli della Fiorentina di Italiano, al terzo successo di fila, che piegano 2-1 il Genoa a Marassi: il fantasista Saponara entra dopo l’intervallo e sblocca, poi serve l’assist del raddoppio per Bonaventura, mentre è inutile il rigore di Criscito nel recupero.

Poi l’ex Caputo con una doppietta e Candreva rilanciano la Sampdoria a Empoli (0-3), così la squadra di D’Aversa, dopo due pari e un k.o., tornano a Genova con tre punti.
Infine lo Spezia, che proprio quando l’arbitro sta per sancire la fine di un match fissato da due spezzini (uno è Bastoni, l’altro, però, Ceccaroni, gioca con il Venezia), trova il jolly con Bourabia per l’1-2 finale, per il quale Thiago Motta sorride (è il primo acuto stagionale).