Gucci e la musica: a match made in heaven
Non è una novità che un marchio si affezioni e si riferisca all’industria della musica, questo è certo, (anche perché buona fetta della notorietà arriva proprio da loro, gli A-lister della musica), ma il rapporto tra Gucci e alcuni tra gli artisti più famosi della musica internazionale è da definire più che speciale, poiché nel corso della storia è riuscito a creare una particolare affinità, un rapporto musa-stilista che pochi altri brand possono dire di avere con i loro testimonial.
Dunque era impossibile non parlarne in ‘Dress Code‘, la rubrica che rileva ed analizza il rapporto tra musica e moda non solo ai giorni d’oggi, ma anche facendo qualche piccolo passo indietro nel tempo.
Le prima musa del brand: Elton John
Lo so, abbiamo già avuto modo di parlare del mitico Elton John, ma quest’oggi avremo modo di analizzare qualcosa in più dello stile del Rocketman: ovvero il suo rapporto con Alessandro Michele, attuale direttore creativo della maison Gucci. Si può dire che Elton John sia stata la vera e propria musa di Alessandro, lo stilista ha da subito intravisto nell’artista un potenziale partner-in-crime per nuove collezioni dall’atmosfera rinascimentale. Elton John ha immediatamente raccolto il guanto di sfida e, decorato con un frac di diamanti ricamato creato da Alessandro per il suo tour di ‘Farewell Yellow Brick Road’ a settembre, ha aperto i cancelli dorati della sua vasta tenuta al designer Gucci che considera un’anima gemella creativa.

Alessandro ed io siamo come fratelli gemelli. Sono molto più grande, ma ho trovato qualcuno che è esattamente uguale a me: che ama la bellezza, colleziona cose, ha l’occhio da gazza. E sono così felice che sia entrato nella mia vita. I suoi vestiti riempiono la mia casa di felicità. Mi riempie di felicità
Elton John
Alessandro Michele ha anche confessato di essere cresciuto ascoltando la musica di Elton e ammirando i suoi audaci costumi. Da Gucci, il cantante era da tempo presente nelle moodboard.
Quando lavori nella moda c’è sempre una foto di lui o di David Bowie degli anni ’70: i ragazzi più sgargianti della terra. Ha cambiato molto il mio lavoro, perché sono un grande fan di quell’epoca. È un sogno che si avvera, ed Elton era uno dei miei ultimi e più grandi sogni che non avevo pianificato
Alessandro Michele
A volte è tutto merito del destino

Il 2015 è un anno particolare per Gucci e per gli One Direction, che cambiano entrambi rotta in modi differenti. Harry Styles, cantante degli One Direction, aveva bisogno di affermare la sua identità da solista, e fare un primo passo simbolico fuori dalla boy band. Alessandro Michele, invece, aveva da poco preso le redini della maison. Boom! Subito amore a prima vista, e Styles si presenta sul red carpet degli American Music Awards, uno degli ultimi eventi più in con tutta la banda, con uno dei completi floreali firmato Alessandro Michele.

Da allora, Harry Styles è stato il protagonista delle successive campagne tailoring Gucci, divenendo ufficialmente un volto del brand. Un rapporto non di certo a senso unico, in quanto anche il cantante ha sempre deciso di indossare Gucci, sul palco e nei suoi videoclip.
Testimonial tutte al femminile

Seppur il marchio italiano sia ben conosciuto per scegliere come testimonial delle proprie campagne le modelle più particolari e richieste dell’industria della moda, non è più tanto insolito trovare delle artiste note al pubblico in pubblicità e spot: è il caso di Miley Cyrus, volto delle campagne del nuovo profumo Gucci Flora Gorgeous Gardenia, o di Florence Welch dei Florence + The Machine nella collezione di orologi e gioielli, Gucci Timepieces & Jewelry. Artiste diversissime ma allo stesso tempo unite dallo spirito di sperimentazione tipica della nuova era Gucci, che passa dal bohémien al rock glam con naturalezza e grinta.

I campioni d’Europa sono firmati Gucci
I Maneskin chiudono l’estate più importante della loro carriera come protagonisti di Gucci Aria, la nuova campagna di Gucci che vuole incarnare ‘l’impeto rivoluzionario e gioioso dell’eros in quanto forza creativa dell’immaginario contemporaneo‘. Un fil rouge lega, alcuni dei temi più cari ad Alessandro Michele, che ritraggono in pieno l’estetica e lo stile della band romana: l’androginia, che emana una straordinaria potenza; l’eros, magma bruciante che accende l’esistenza; il corpo, che non è mai un involucro accidentale, e gli abiti che rappresentano la pelle che scegliamo di abitare.
