Musiculture
ARTICOLO
Ossa disco

Spooky Scary Skeletons: il ritmo è nelle ossa!

Bone music, i grotteschi strumenti e le sonorità del passato

Ossa e sassi, percussioni della natura

Il primo uomo a inventare la musica non ha probabilmente messo al mondo niente di nuovo. Nonostante la mitologia delle arti sia sempre fortemente antropocentrica, i più grandi performer della natura, all’origine, erano gli animali.

Così, è probabile che l’ispirazione che ha portato l’essere umano a sviluppare la musica degli albori sia stata la natura, con i suoi rumorosi rituali e le sue incantevoli melodie.

Music nature

Dalla natura sono stati presi anche i primi ingredienti melodici. Gli strumenti a percussione nascono come sassi, legni o qualsiasi cosa fosse a disposizione dell’artista preistorico, sbattuti uno contro l’altro. Il significato rituale si accompagna in un secondo momento, guidato dalla meraviglia che l’attività musicale suscitava.

Flauto d'osso
Flauto d’osso

I primi strumenti a fiato che ci sono giunti, invece, sono tutti di un materiale ben preciso, inaugurando una seria tradizione umana, che porta con sé un carico di simbolismo e ritualità: quella dell’uso delle ossa per la realizzazione di strumenti musicali.

Chitarre d’ossa e arte contemporanea

Le ossa hanno molteplici impieghi negli strumenti musicali, che possono essere classificati fondamentalmente come strutturali, oramentali e integrali.

Un esempio di uso strutturale è il Charango, strumento a corde nato tra i popoli andini dopo la colonizzazione spagnola – probabilmente sulla base della Vihuela, portata dai conquistatori – che veniva tradizionalmente realizzato impiegando il guscio di un armadillo come cassa di risonanza.

Charango
Charango con cassa in armadillo

Degli usi ornamentali abbiamo innumerevoli esempi, moderni e non. Andiamo dall’uso ordinario dell’osso animale per la realizzazione di parti lucide e inserti, praticamente in ogni tipologia di strumento musicale, alla chitarra completamente ricoperta di ossa di piccoli animali, opera del liutaio neozelandese David Gilberd in collaborazione con l’artista Bruce Mahalski.

Chitarra ossa
Gilberd – Mahalski, chitarra in ossa

Le ossa sono un materiale duttile, leggero e resistente, che ben si presta per via del suo aspetto da lucidato, in contrasto cromatico col legno, all’uso ornamentale.

Una mandibola musicale

La quijada, o charrasca, è un insolito oggetto. Si tratta della mandibola di un cavallo o un asino che viene suonata con un percussore o direttamente a mano. Emette un forte suono molto caratteristico, oppure uno scroscio quando i denti vengono percorsi col percussore.

Quijada
Quijada

Originaria dell’Africa, la quijada raggiunge l’America latina nel periodo coloniale, introdotta dagli schiavi. Approda prima di tutto in Perù, dove diventa un saldo elemento della musica afroperuviana.

Quijada, dettaglio
Quijada, dettaglio

La quijada è uno strumento musicale in cui l’osso è lo strumento stesso. Tutte le sonorità sono prodotte dalla percussione, dallo strofinamento e dalle vibrazioni di quello specifico frammento del corpo animale e danno vita a un oggetto irriproducibile variandone il supporto.

Per capire la versatilità di questo insolito strumento vi proponiamo un pezzo che ha per protagonista la quijada.

Flauti fatti con i monaci

A quelle elencate dobbiamo aggiungere ancora una categoria: gli strumenti musicali rituali realizzati con le ossa. Tra questi, sicuramente i più interessanti sono quelli di origine tibetana, il kangling e il damaru.

Il kangling, letteramente ‘flauto-gamba‘, è un flauto realizzato con un femore umano. Dei pochi strumenti musicali che impiegano ossa umane, nessuno è privo di un profondo valore religioso.

Flauto di femore
Kangling realizzato con femore umano

Il kangling, in particolare, viene suonato nella pratica tantrica del Chod, disciplina del buddhismo tibetano finalizzata alla separazione dal mondo materiale tramite il distacco dell’ego. Il femore viene rigorosamente scelto da persone che in vita sono state virtuose, mai da criminali o sconosciuti.

Il damaru, se possibile, è ancora più grottesco. Si tratta di un tamburo rituale realizzato attaccando due metà superiori di crani umani, uno maschile e uno femminile.

Damaru
Damaru osseo

Ricoperto poi con una pelle tesa, viene suonato con due pesi legati da corda che, ruotando il tamburo, colpiscono le pelli. I crani hanno all’interno, incisi in oro, i mantra maschili e femminili.

The Good, Old Bone Sound

I più antichi strumenti musicali mai scoperti sono flauti in osso datati da 43.000 a 35.000 anni fa. Trovati in Germania, sono stati realizzati durante il Paleolitico superiore e attestano l’esistenza della musica già agli albori dell’essere umano.

Il materiale più resistente che gli uomini del paleolitico avevano a disposizione è sopravvissuto fino a noi, a differenza delle controparti realizzate in supporti meno longevi.

Flauto, 40.000
Flauto d’osso, 40.000 anni, sito di Geißenklösterle

Su quale fosse l’impiego principale della musica, al tempo, non abbiamo risposte assolute. È possibile che fungesse da collante sociale per gruppi che man mano si facevano sempre più numerosi, come che fin dalle sue origini fosse carica di significato rituale.

Quel che sappiamo è che i suoi aspetti più mistici, legati al tema della morte, della vita e alle sfere profonde della religiosità umana, sono spesso rappresentati nella solenne bianchezza delle ossa.

Riproduzione Riservata ®

Altri articoli in

Musiculture
1 anno fa

L’automazione fra monaci, carillon e Leonardo Da Vinci

 
Musiculture
1 anno fa

Mille Meravigliose Macchine Musicali

 
Musiculture
2 anni fa

Suonare col vetro può essere pericoloso. E Mozart…

 
Musiculture
2 anni fa

Led Zeppelin, Rolling Stones e Beach Boys: “Grazie Theremin”

 

Leggi anche

Storia
4 ore fa

4 curiosità su Giulio Cesare che (forse) non sapevi

 
Musica
5 ore fa

Achille Lauro e il discorso all’ONU

 
Musica
5 ore fa

Mina: i 5 duetti più belli di sempre

 
Musica
1 giorno fa

Laura Pausini, un nuovo inizio per molti versi

 
error: Content is protected !!
Aiutaci a crescere!
Aiutaci a crescere!
Aiutaci a crescere!
Aiutaci a crescere!