Enigma continua a scrivere la storia del rap

Forse c’è ancora spazio, nel 2021, per la musica con un significato profondo. È il caso di Enigma (o En?gma), un rapper sulla scena dal 2012, fondatore della Machete Empire Records insieme a Salmo, Dj Slait ed Hell Raton. Dopo aver apportato un contributo fondamentale al successo dell’etichetta discografica, decide di farsi da parte nel 2016, per motivi prettamente musicali, come affermerà in seguito. Quel gesto, seppur rischioso e masochista dal punto di vista commerciale, ha permesso ad Enigma di preservare la sua trasparenza musicale, i suoi testi ricchi di incastri e significato. Ancora oggi continua a dimostrarsi uno dei rapper più veri e genuini della scena.
Voci dicono che, prima o poi, Enigma si farà nuovamente da parte, ma questa volta lasciando definitivamente il panorama musicale (per addentrarsi nel giornalismo e nelle telecronache sportive). Nonostante ciò, questa notte, a mezzanotte, è uscita la Ultimate Edition di ‘Totem’, dopo gli episodi 1,2,3 e 4 dell’omonimo disco. Non sappiamo se e quando Enigma abbandonerà la musica, a dire il vero ci importa poco, per adesso ci godiamo l’uscita di oggi: un album pieno di featuring con rapper più o meno famosi della scena, ma sui quali Enigma spicca come un assolo sul sottofondo musicale. Preservare il rap come valvola di sfogo, nel 2021, è un privilegio che spetta a pochi. Enigma c’insegna a farlo.
Un inizio col botto, ‘Luthor’
Ne è una chiara dimostrazione il pezzo che apre questa Ultimate Edition. S’intitola ‘Luthor’, con il featuring di Gemitaiz. La prima canzone, in un disco, è sempre importante per convincere l’ascoltatore a sentirlo tutto ed Enigma lo sa perfettamente: entra con il timbro e le citazioni perfette per stuzzicare la nostra curiosità. L’attitudine è subito underground, la pesantezza delle rime di Enigma ci viene introdotta attraverso una base che combina perfettamente suoni melodici e nostalgici ad altri duri e metallici.
Enigma si paragona a Luthor, in quanto pelato ma soprattutto, come la canzone lascia intendere, per via dell’inclinazione sovversiva e megalomane delle sue rime. Una megalomania giustificata visto che, in rima, si dimostra ancora una volta uno dei più forti dal punto di vista intellettuale. La seconda parte della prima strofa diventa esponenzialmente emotiva, per raggiungere il culmine dell’introspezione con l’arrivo del ritornello.
Vuota, è la vita di chi non ricorda
perdo quota ma a te non importa
io che dormirò sonni tranquilli solo se la coperta è corta
sai, sono come sempre, sto nei guai
in guerra con me stesso ma se vuoi
ti vorrei qua con me
Enigma, ‘Luthor’
La seconda strofa spetta a Gemitaiz, un altro megalomane legittimo della scena rap. Da sempre bravo a combinare autocritica e autocelebrazione, in questa canzone mette a nudo la vita fredda e solitaria dell’artista che trova conforto in un amore difficile e bipolare. Flow e metriche di alta classe, per un rap che spacca senza rinunciare alla profondità delle rime.
Rabbia più dolore uguale rap

Il secondo pezzo con Silent Bob, intitolato ‘Un bacio sulla fronte’, è un chiaro riferimento all’amore perduto, una malinconia salata che stuzzica le ferite. Enigma descrive perfettamente la sensazione di rabbia mista a dolore, tipica di chi vive il tumulto di una relazione stroncata per necessità. Quello che colpisce, ancora una volta, sono gli incastri e le linee melodiche da brividi. Timbro di voce tagliente come le rime, una musicalità talmente piena ed evocativa che permette ad Enigma di utilizzare l’auto-tune nei limiti dell’orecchiabile, una perla rara nella scena contemporanea.
Capita che la memoria fa da boia e l’anima sanguina
lei glaciale che non guarda ma esamina e dagli occhi mica lacrima, grandina […]
Guardami le spalle, guardami andarmene ora
Meglio rapito dal silenzio che ostaggio della parola
Enigma, ‘Un bacio sulla fronte’
Il significato della canzone può essere riassunto con una frase della seconda strofa, che interpreta l’amore come una possibilità di mischiare due solitudini. La terza strofa di Silent Bob è un vero e proprio grido di strada: con un flow completamente diverso riassume una vita difficile, a tratti alienante, dipinta da una voglia di riscatto che darà i soldi a Bob e il sorriso a Edoardo. Un dualismo difficile, a volte spersonalizzante, quello tra personaggio pubblico e persona. Qualcuno riesce a far combaciare le due parti onde evitare antagonismi logoranti, ma non è facile: Enigma ci riesce da sempre, la vita da artisti non è per tutti.
La leggerezza, qui, è solo apparenza
Difficile parlare di canzoni meno introspettive se si parla di Enigma, però abbiamo provato a raggrupparne 3, se non altro per necessità, altrimenti potremmo scrivere della musica di Enigma per il resto dei giorni di vita di WMH, dunque, in teoria per sempre. La terza traccia, ‘Mea culpa’ con Maruego, propone un suono più leggero e un ritmo più ballabile, nonostante permanga un’interessante chiave di lettura di sé e degli altri, tipica di Enigma, smorzata dalla spocchia seducente delle rime di Maruego.
Rinnegare i gusti per i trend
Quindi dalla merce alla mercé
Permetti, tu sei le azioni che commetti
Mica l’ombra che proietti
Enigma, ‘Mea Culpa’
‘Good luck’ con Cromo, la quinta traccia, è principalmente autocelebrativa ma non si tratta di un vanto superficiale: entrambi ci convincono che, per riconoscere i meriti non basta esibire soldi e fama, nel rap si spacca con le rime e la trasparenza. Citazioni e verità, insomma, forse si può rappare bene anche sulla drill. E infine ‘Ultimo Tango a San Lorenzo’, con il featuring di Shade, è una canzone estiva a tutto tondo: mare, spiaggia, amore e cieli stelati. La classica canzone da ballare in spiaggia, al tramonto, con un mojito in una mano e la leggerezza nell’altra. Una canzone d’amore più delicata all’interno di un disco intriso di significato, ma non preoccupatevi, il poeta Enigma sa fare anche questo.
Ti porto con me perché scrivo

La quarta traccia s’intitola ‘Backpackers’, con il featuring di Not Good. Il titolo è molto evocativo, una metafora bellissima che associa il backpacking alle esperienze di vita dei due rapper. Proprio come un backpacker con il suo zaino, Enigma e Not Good portano con loro le esperienze più significative, belle o brutte che siano, grazie alla pratica più adatta che ci sia: la scrittura. Enigma ci racconta di certezze sgretolate e fiducia non ripagata ma nonostante ciò, egli non ha mai rinunciato alla sua dote più rilevante: l’autenticità. La vita continua a scorrere, questa canzone ci dà la forza di continuare a vivere a testa alta, ne vale la pena, nonostante tutto.
Come ogni cosa che scrivo, ti prendo e ti porto con me
Perché ogni cosa che vivo, la prendo e la porto con me
Memorie di me memorie di te
Ognuno ci porta con sé, come ogni cosa che scrivo
Ti prendo e ti porto con me
Enigma, ‘Backpackers’
‘Atlantidei’ è la settima traccia e ci regala una base che è veramente una mina pronta ad esplodere con le strofe di Enigma e L’Elfo, prodotta da Macaboro, nuovo nome della scena. Ci sembrava legittimo esaltare il progetto musicale a 360 gradi, riconoscendo l’incredibile lavoro dei produttori e del braccio destro di Enigma, Kaizen. Sforna produzioni di altissima qualità da anni e conclude un lavoro eccezionale nel mixaggio e nella masterizzazione di queste opere d’arte musicali. Le strofe del pezzo sono il rap nella sua pura essenza, l’ennesima dimostrazione che rappare non è per tutti, nonostante molti, ultimamente, s’illudano di farlo.
Un corso di formazione per la scena rap
Era giusto lasciare il meritato spazio alla canzone monumentale del disco, almeno secondo il nostro parere. Stiamo parlando della traccia numero 6, ‘Underdog Ultimate’, con i featuring di Murubutu, NOIA, Louis Dee e Claver Gold. La storia dell’hip hop si trova all’interno di questo pezzo, grazie alla strofa di uno dei rapper più colti della scena: Murubutu. Da sempre amante della musica rap, degli incastri e delle citazioni, il docente di Storia e Filosofia riversa tutta la sua cultura nelle rime. Vecchia scuola, cresciuto con il rap di un certo spessore, porta in alto un modo di fare musica degno di grandi nomi, oltre al suo, tra i quali Rancore, Caparezza e gli stessi Enigma e Clever Gold.
I nomi sarebbero tanti, la storia potrebbe coprire un’intera serie di libri piuttosto lunghi, ma oggi siamo qua per la Ultimate Edition di ‘Totem’. La strofa di Murubutu suona come un grido di battaglia che arriva direttamente dall’underground più oscuro, notturno ed evocativo.
La differenza è che, tu dipendi dal tuo manager che prima fa la spesa poi ti fa il bidè, amico muso contro muso so che sei un bluff, io sto con gente che è cresciuta con 60 hertz
Enigma, ‘Underdog Ultimate’
Un assist che pesa come un macigno, sfruttato divinamente da Enigma con uno dei ritornelli più belli degli ultimi anni. Le linee melodiche, in questo caso, sono veramente da pelle d’oca e si uniscono alle parole di un uomo che svuota, da sempre, tutta la sua essenza all’interno delle canzoni, lasciandoci fieri di credere in noi stessi, come canta in queste barre. E poi NOIA, Louis Dee e Claver Gold, 3 Artisti con la A maiuscola, 3 aggettivi: profondi, veri, mastodontici.
La musica c’è sempre. Per noi, per voi, per tutti

Siamo giunti alla fine di un viaggio incredibile, Enigma lo sa bene, e decide dunque di lasciarci ballare con l’ultimo pezzo, ‘Quelle cazzo di mani’ come se saltare e scatenarsi fosse l’unico modo per assorbire, assimilare e smaltire un disco così colossale, introspettivo e variegato. ‘Alzate quelle cazzo di mani’, su consiglio del maestro Enigma, liberate la mente da ogni tipo di pensiero e lasciatevi semplicemente trasportare dalla musica.
Poi, quando ne avrete bisogno, potrete tranquillamente tornare ad esplorare voi stessi con le tracce di ‘Totem‘. Episodio 1, 2, 3, 4 e la Ultimate Edition. Un lavoro musicale incredibile, il viaggio continua: la musica è lì e ci sarà per sempre, immortale e pronta per essere gustata quando meglio si preferisce.