L’avventura di FromSoftware e R.R. Martin
Finalmente la brace crepita di nuovo per Elden Ring, che riceve il primo trailer di gioco ufficiale al Summer Game Fest 2021, live il 10 giugno. Il titolo FromSoftware, un action-Rpg in terza persona, era stato annunciato già all’E3 2019, con una breve anteprima, che regalava una notizia molto interessante. Adesso, è programmato per l’uscita il 21 gennaio 2022.
A collaborare con la casa giapponese, niente meno che l’americano George R. R. Martin, autore di ‘A Song of Ice and Fire‘, più noto al pubblico nella trasposizione televisiva Hbo ‘Game of Thrones’, di enorme successo internazionale.
Lo scrittore ha lavorato alla costruzione di trama e background storico/mitologico. FromSoftware ha dimostrato negli anni di sapersi adattare magistralmente alle differenti suggestioni artistiche, dall’originale ambientazione medievale fantasy della serie ‘Souls’, all’atmosfera vittoriana e lovecraftiana di ‘Bloodborne‘. Chi meglio di Martin per fornire uno sfondo nuovo alla fantasia degli sviluppatori From?
SoulsBorne are not dead yet
Dopo che la casa di produzione ha annunciato di aver chiuso con la serie ‘Souls‘, ecco che si affaccia un trailer con chiarissimi rimandi al panorama narrativo dei titoli precedenti. Compaiono design ispirati a personaggi iconici come la Firekeeper, custode dei progressi del protagonista, e Artorias o Smough, ricordati tra le impegnative bossfight che hanno contribuito all’iconicità della serie.

They will fight, and they will die…in an unending curse
Elden Ring, trailer – voce narrante
Anche il Gameplay sembra essere in linea con il tradizionale terza persona della casa, con un sistema di combattimento variabile in base alle armi e abilità che si ottengono durante il gioco, elemento Rpg assieme al – probabile – sistema a livelli solitamente alla base dei titoli From.

Il titolo incorpora nuovamente il multigiocatore, analogo al multigiocatore della serie ‘Souls’, basato su collaborazione e pvp tramite l’invito o invasione nel mondo game di un altro giocatore.
Le novità del titolo FromSoftware
Uno degli aspetti più interessanti della softwarehouse è la capacità di imparare da ogni nuovo titolo e incorporare i progressi negli Ip successivi. ‘Sekiro – Shadows die twice‘, ultimo maggior titolo della casa, aveva per la prima volta introdotto elementi di azione stealth, che, dato il successo tecnico, saranno un’importante meccanica anche in Elden Ring.

Il combattimento a cavallo è un’altra novità, che a sua volta ha una fondazione negli esperimenti acrobatici avviati sempre in Sekiro, che regaleranno al gameplay anche una maggiore verticalità e libertà di movimento, aspetto nel quale la serie ‘Soul’ era sempre stata carente.

L’ambientazione, in netto contrasto con il level design labirintico e ramificato tipico della softwarehouse, sarà open world, suddivisa in reami da esplorare e conquistare, comandati da Lord, potenti forze cardine del mondo di gioco. Alcuni personaggi, boss e incontri si troveranno in movimento per la mappa e sarà presente un sistema meteo dinamico che modificherà il tempo atmosferico durante il gioco.
Alla ricerca dell’Elden Ring
Della trama del gioco ancora sappiamo molto poco. Tarnished è il termine usato per rivolgersi al personaggio giocante e la parola ha due significati: perdere lucentezza, per corrosione o usura, o perdere valore, tanto morale quanto materiale.

Questi caratteristici esemplari umani permanentemente in bilico sulla propria oscurità, sull’inedia spirituale, sulla follia, marchiati, maledetti o danneggiati, popolano l’universo From.
Ye dead who yet live, your grace long lost, follow the path to the Lands Between beyond the foggy sea to stand before the Elden Ring
Elden ring, estratto dal sito Namco bandai

Dalle poche righe di sinossi emerge che lo stato del nostro protagonista sarà quello di un esiliato, riaccolto nella grazia in un momento di estremo bisogno. Il suo scopo? Ricomporre l’Elden Ring, alle fondamenta dell’Erdtree, mostrato in un’immagine del trailer, pilastro dell’intero universo narrativo. L’Erdtree appare come un immenso albero dai molti rami, palese riferimento a Yggdrasil, l’albero del mondo della mitologia norrena.
L’eterno omaggio a Kentaro Miura

La softwarehouse, nella persona del suo presidente e direttore artistico Hidetaka Miyazaki, negli anni ha incessantemente riconosciuto un tributo all’opera di Kentaro Miura, scomparso il 6 maggio di quest’anno e sicuramente tra i più influenti autori di manga del secolo.
Sicuramente non tra i più prolifici e costanti nella pubblicazione, Miura lascia orfano di padre il suo capolavoro, ‘Berserk’, debuttato oltre trent’anni fa e continuamente sballottato tra interruzioni e riprese (anche piuttosto chiacchierate) per volontà e necessità dello stesso autore.
Proprio a ‘Berserk’ nelle opere della From e in Elden Ring compaiono numerosissimi riferimenti. L’ispirazione si ritrova nel design del mondo, nei costumi dei personaggi, nelle armi e nei nemici, fino alla filosofia e ai concetti a fondazione dei titoli, al punto da sostenere che senza le suggestioni dell’opera di Miura gli Ip della casa sarebbero irriconoscibili.
Il confine tra videogame e opera d’arte
Ogni titolo FromSoftware è una combinazione sinfonica a sé, fatta di pezzi che si incastrano alla perfezione gli uni con gli altri, tanto negli aspetti di level design quanto nella narrativa.
La più straordinaria capacità della softwarehouse è quella di creare dei mondi immersivi e accuratamente dettagliati, dove ogni aspetto della storia e della mitologia dell’universo di gioco può essere indagato dal giocatore, secondo la sua disponibilità ad esplorare e prestare attenzione. Per ulteriori approfondimenti sulla profondissima tana del bianconiglio, il consiglio è Vaatividya, il miglior content creator per tutto ciò che riguarda i titoli FromSoftware.

A simili espressioni della creatività umana, così ben curate ed esteticamente ineccepibili, dove scorci di orizzonti fantastici non hanno nulla da invidiare a un panorama dipinto e in cui trama e dialoghi contribuiscono all’impatto estetico dell’insieme, come si può negare lo status di opera d’arte? Se la nostra società svolterà il secolo, vedremo comparire nei libri di storia dell’arte, nelle pagine conclusive, anche la digital art che, animata da un controller, possiamo stringere tra le mani ogni giorno.