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Un terzetto top, ma la geometria non è un reato
E aggancio fu. Atalanta bloccata dalla penultima in classifica, così Napoli e Milan si riaffacciano sulla vetta dopo la sesta giornata del campionato di Serie A. Insomma, si ritrovano lì come canta Renato Zero nel ‘Triangolo’, “no, non l’avevo considerato, d’accordo ci proverò, la geometria non è un reato”.

E se l’Inter riprende a correre, ma con estrema fatica – senza bei fraseggi e idee – , la Juventus soffre di pareggite e rischia pure grosso, anche se come l’ultima delle provinciali si lamenta con l’arbitro per il gol di Milik che le viene (ingiustamente) annullato e che varrebbe altri 2 punti graduatoria (ora è a -4 dal terzetto di testa). Comunque deludente la squadra di Allegri, alla ricerca di gioco e identità e con Renato Zero canta nel ‘Triangolo‘ “quale eventualità, trovarmi una collocazione, ora spiegami dai, l’atteggiamento che dovrò adottare”.
La vera sorpresa ha comunque gli stessi colori dei pluriscudettati: l’Udinese, ad 1 solo punto dalla vetta detenuta dal trio (come la Roma). I complimenti, però, vanno d’obbligo al Monza che ottiene in Puglia il suo primo storico punto nella massima categoria del calcio italiano.
La vita splendida di Tiziano Ferro, Raspadori e Sottil
Arrivare fino in fondo, crederci e poi vedere tutto naufragare. Dall’altra parte, invece, spingere all’inverosimile fino ad ottenere il risultato, seppur all’ultimo tuffo. È capitato al Napoli che al 29° tiro verso la porta dello Spezia riesce a mettere la sfera alle spalle di Dragowski (1-0), grazie a Raspadori all’89’.
Allo stesso minuto Brozovic fa felice l’Inter, perché firma l’1-0 sul Torino, ma in realtà le migliori occasioni capitano ai granata. E i nerazzurri, senza idee e lucidità, devono pure affidarsi ad Handanovic per arrivare fino a quel momento sullo 0-0. Vabbè Inzaghi c’è e tutti sanno, come canta ne ‘La vita splendida’ Tiziano Ferro, “Tu che più cadi e più ritorni in piedi Tu che alla fine ancora un po’ ci credi”.

Arriva invece addirittura nel 3′ di recupero, l’ormai insperato pareggio della Juventus, sotto per 0-2 nel proprio stadio con la Salernitana, per le reti di Candreva e Piatek, prima del definitivo 2-2 raggiunto con Bremer ad inizio ripresa e infine Bonucci (due minuti dopo il 3-2 viene annullato a Milik per fuorigioco di Bonucci e scatta pure la rissa con 4 espulsi). Partita da ripetere?
È una Udinese travolgente in questo avvio di stagione: Sottil festeggia il 3-1 in trasferta sul campo del Sassuolo, in vantaggio con Frattesi fino a un quarto d’ora dalla fine e poi superato dalle reti di Beto, poi Samardzic e ancora Beto (entrambi nel recupero). Certo, giocare in dieci dal finale del primo tempo, ha inciso sulla prestazione della squadra emiliana, comunque caro Sottil come canta Tiziano Ferro in ‘La vita splendida‘, “È una specie di corsa ad ostacoli E tu, tu vuoi battere il record mondiale”.
Francesca Michielin ha occhi grandi grandi per Immobile
Il terzo gol in campionato, il 185° in Serie A di Immobile apre la strada al 2-0 della Lazio sul Verona, prima che Luis Alberto al 6′ di recupero rifinisca il risultato. Ora Ciro ha superato Batistuta e vede più vicino Del Piero e Signori a quota 188. Tanti quelli che non credevano in lui all’inizio (e qualcuno che ancora lo critica c’è ed è assurdo), uno di loro magari può fare un mea culpa e cantare con Francesca Michielin in ‘Occhi grandi grandi’, “Sì, sono un disastro, sulle prime impressioni a volte casco”.

Sicuramente è l’assenza di Leao (espulso per doppia ammonizione, una delle quali eccessiva) al di là del vittorioso (2-1) match sul campo della Sampdoria, a far parlare fino al prossimo turno: il Milan infatti dovrà fare a meno del brasiliano proprio nel big match contro il Napoli. Comunque a Marassi rossoneri avanti con Messias a cui risponde Djuricic (che colpisce anche una traversa piena), poi la rete decisiva di Giroud su rigore. Canta il tecnico dei blucerchiati Giampaolo insieme a Francesca Michielin in ‘Occhi grandi grandi‘, “Non so perché sembra di precipitare”.
Il cambio in panchina da Mihajlovic a Thiago Motta (che però seguiva dalla tribuna) porta bene al Bologna che supera la Fiorentina: tutto succede in 8 minuti, il vantaggio viola, poi la risposta di Barrow e Arnautovic (ancora una volta a segno e sono 6, seppur si infortuni poi alla coscia) per il 2-1 finale.
Il fumo uccide anche per Camilla Magli, ma il Monza resiste
Nella partita più facile, l’Atalanta frena la sua corsa e così deve condividere ancora una volta la vetta (con Napoli e Milan). Sulla carta quello con la Cremonese era un match semplice, ma non è stato così il derby lombardo, dove le due formazioni hanno dato tutto, colpo su colpo. Vantaggio nerazzurro con Demiral, pochi minuti dopo raggiunto da Valeri, ed è 1-1. Del pentimento in Gasperini? Potrebbe cantare come Camilla Magli ne ‘Il fumo uccide’, “Vorrei solo sparire dolce come la fine una rosa senza spine”? No, decisamente, no. Si goda ancora il suo primo posto, seppur in coabitazione.

Lo stesso risultato si cristallizza a Lecce dove il Monza può finalmente far felice il suo presidente Silvio Berlusconi. Vantaggio del team di Stroppa con Sensi, poi Gonzalez fa 1-1 e il portiere Di Gregorio impedisce che i salentini ribaltino il risultato. È il match dei tre tocchi di mano in area, tutti che non hanno fruttato un calcio di rigore (due a favore del Lecce, uno per il Monza). La squadra di mister Stroppa può cantare con Camilla Magli in ‘Il fumo uccide‘, “ho due canne di fucile negli occhi sono migliorata lo sai”.
La Roma si regala invece il posto da vicecapolista andando a vincere sul campo dell’Empoli, dopo il vantaggio di Dybala, il pareggio di casa di Bandinelli e la rete decisiva di Abraham (e Pellegrini sbaglia pure un rigore) per l’1-2 conclusivo.
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