La sedia non è nulla di banale
Eccoci al nostro appuntamento con i vostri sogni. Questa settimana i simboli chiave sono la sedia e le montagne russe. La sedia ricorre spesso nei sogni, non si tratta di un mero oggetto d’arredamento ma di un simbolo ricco di significato. Rappresenta generalmente il posto che si sceglie, il ruolo che si decide di assumere, ma il suo significato nei sogni varia in base al tipo di sedia e ad altre caratteristiche: è una sedia occupata?
Non si trova posto a sedere? Oppure nel sogno ci sono tante sedie libere tra cui scegliere? La sedia è comoda oppure scomoda? Ha le gambe traballanti oppure è ben stabile? Tutti questi elementi cambiano il significato del sogno. La simbologia della sedia nei sogni si collega al potere ed all’autorità e può fare emergere leadership e desiderio di farsi valere, ma anche l’uso e l’abuso di autorità. È uso comune associare la sedia o la poltrona come un traguardo da raggiungere e questo avviene anche nei sogni.
Nel sogno di Alessandro le sedie sono tante ma sono tutte assegnate. Non può scegliere quella che vuole, non può decidere il suo posto. Nel sogno di Samuele ci sono invece le montagne russe. Samuele ha 11 anni e, come accade per tutti i bambini, il suo inconscio gli parla attraverso simboli a lui cari: e cosa c’è più caro per un bimbo di un Luna Park? Andiamo a scoprire cosa significano i due sogni.
Volevo trovare il mio posto nel mondo. Ma ci si è già seduto un altro
MaxMangione, Twitter
Lavorare in un lager? Anche no
Mi sono appena svegliato: ora poi torno a dormire che tra due ore mi aspettano 12 ore e 15m di lavoro. A dire il vero ho appena finito di lavorare infatti ho sognato di andare a lavorare in un posto dove c’era una dittatura incredibile. Si lavorava 7gg su 7 compresa la domenica. Poi c’erano anche le sedie disposte con i propri nomi a Piramide in cima il Capo Supremo in fondo gli ultimi (anche la mia). Ed erano in un giardino.
E quindi quando il Supremo dava gli ordini in sala i capi ordinavano di cercare la propria sedia con il proprio nome a noi della ‘gleba’, un capo mi ordina “Vammi a prendere la sedia”. Vuoi che non ne potevo più vuoi che non mi ero fermato un secondo gli ho gridato CERCATELA E @@@@@@@@@@@( CENSURA CENSURA CENSURA). E ora mi sono svegliato Oggi vado a lavorare un po’ più contento dopo aver lavorato in un lager…
Alessandro Raffaelli

Sognare di lavorare sodo è un sogno comune a molti e non è raro che al risveglio si abbia quella sensazione di stanchezza che ricorda davvero il fine turno. Spesso accade, soprattutto quanto si lavora molto, che la fatica della vita reale si rifletta nei sogni. Nel sogno di Alessandro il lavoro si svolgeva sotto una sorta di dittatura. A dire il vero questa parola ricorre frequentemente nei discorsi degli ultimi mesi (green pass, vaccinazione Covid etc).
Non entro ovviamente nel merito se l’uso di questa parola sia improprio o meno, ma ciò che conta, in questo caso, è che un termine ricorrente può ripercuotersi nei sogni. In questo caso il sognatore prende la parola e la traduce in sogno per associazione.
Questa potrebbe essere una spiegazione al sogno di Alessandro che, nel suo inconscio, si rende conto che una forma di dittatura potrebbe essere quella che ha vissuto nel sogno, dove non si riposa nemmeno la domenica, giorno che, da sempre, è associato al ‘non lavoro’. Infatti al risveglio si dice contento di recarsi al suo lavoro reale, benedettamente normale.
Il tutto si svolge in un giardino. Il giardino nei sogni riflette la vita interiore del sognatore, la sede dove avvengono tutti i cambiamenti. Il giardino esprime la ricchezza o la povertà di sentimenti, delle emozioni, la sensibilità del sognatore. Il giardino è un’immagine personale, intima, molto variabile, dove ogni elemento che compare ha un notevole rilevanza ai fini dell’analisi del sogno.
L’immagine di lavorare in giardino è associata ad un lavoro interiore intrapreso, al nutrimento del proprio sapere, all’incremento delle relazioni, degli interessi. Probabilmente Alessandro, stai facendo un lavoro su te stesso, stai facendo nuove conoscenze e ti stai rapportando con altre persone e con nuovi interessi. Nel giardino c’erano tante sedie.
Le sedie nei sogni sono collegate al proprio modo di esprimersi, mostrarsi e confrontarsi con gli altri, al mettersi in gioco nelle relazioni interpersonali, al ricercare il proprio spazio sentendosi ‘comodi’. Il fatto che le sedie fossero tante esprime le tante possibilità di scelta del sognatore, o, meglio, le esprimerebbe se i posti non fossero assegnati. In questo caso tu non hai scelta: ti devi sedere dove è indicato il tuo nome, in un posto che altri ti hanno assegnato.
Se da una parte questo può sembrare più facile e più pratico in quanto non perdi tempo a cercare la tua sedia (il tuo posto nel mondo metaforicamente parlando), da un’altra prospettiva questo rappresenta una sorta di costrizione, di imposizione accentuata anche dal fatto che il tuo posto era tra gli ultimi. Anche la forma piramidale della disposizione è un chiaro riferimento all’autorità ed all’imposizione. La parte positiva del sogno è il finale: tu ti ribelli. E questo è un bene.
Esprimi la tua contrarietà ad una situazione, non accetti di farti comandare, di non vedere rispettati i tuoi diritti. Non porti la sedia a quello che nel sogno è il tuo capo. Non solo: lo mandi a quel paese a gran voce. Fai così anche nella vita: non sederti dove ti dicono di sederti, ma scegli la sedia che ti è più comoda, il posto dove hai la visuale migliore e siedi accanto a chi preferisci: la vita è tua e sei tu che devi decidere dove stare e con chi stare. Sei tu che scegli la tua sedia.
Il luna park è caos, è il mondo del proibito, magicamente a portata di mano, che viaggia di posto in posto e persino di tempo in tempo con il suo carico di fenomeni e le sue attrazioni seducenti
Stephen King

Le montagne russe di Samu
Ho sognato di essere sulle montagne russe al Luna Park. Mi divertivo.
Samuele
I sogni dei bambini sono sempre interessantissimi. In questo sogno Samuele è al Luna park il luogo del divertimento per antonomasia. Ma nel Luna Park ci sono anche trappole, luoghi oscuri, pericoli, finzioni, un po’ come nella vita reale dove si deve fare attenzione ‘a dove mettere i piedi’, per non inciampare. Nel sogno, in questo luogo incantato pieno di attrazioni, di rumori, luci e suoni, Samuele era su uno dei giochi più gettonati: le montagne russe.
Le montagne russe esprimono perfettamente le fasi di alti e bassi della vita, attraverso le salite lente e le discese in velocità. Il tutto avviene in un mix di divertimento, paura, adrenalina. Probabilmente è quello che questo undicenne sta vivendo, proporzionato alla sua età. La cosa importante è che nel sogno lui si divertiva. Ecco affrontare tutto, alti e bassi, con divertimento è il fattore più importante: alla fine la vita non è forse un grande immenso Luna park?
Spero di essere stata utile ad Alessandro e Samuele. E se avete sogni da interpretare potete inviarli al nostro canale TikTok oppure su Messenger, sarò onorata di dare la mia interpretazione. Mi riaggancio al sogno di Samuele e concludo con questo pensiero di Luigi Comencini “Per il bambino il luna park è un po’ il mondo dell’immaginazione; è là che si riconciliano padre e figlio. Il solo mezzo per liberare l’infanzia è proprio mettersi al suo livello.” Ogni tanto andiamoci anche noi adulti al Luna park.