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Sorge il sole e una voce accarezza la spiaggia
È la voce di Rachele Bastreghi, anima femminile dei Baustelle, classe 1977. La conosciamo per la sua storica collaborazione con Francesco Bianconi. Ora, a 44 anni, sembra all’inizio di una brillante carriera come solista. Ha cantato, suonato le percussioni e la tastiera in una domenica d’agosto alla spiaggia di Cesenatico, per un pubblico freschissimo e in estasi, già alle sei del mattino. “Iniziamo a distruggere il giorno“, ha sussurrato al microfono, dopo aver cantato ‘Lei’. Rachele è passata poi agli altri brani dell’album ‘Psycodonna’ (30 aprile 2021), energica e vitale come non mai. Il termine ‘psyco‘ suggerisce il greco psyché, che significa ‘anima’. Il disco è uno scavo dentro la (propria) dimensione femminile, e si rivolge a tuttə.

‘Lei, era sveglia, aspettava il sole
Per poi sparire
Lei, quattro mura di luna e corde
Per poi viaggiareLei, sta bene e male
‘Lei’, Rachele Bastreghi
Lei, non sa mentire
Lei, è un’altra notte
Lei, conosce amore
Lei, odia il potere
Lei, nei sogni muore‘
Psycodonna è il manifesto di una rinascita
Sonorità elettroniche, da discoteca, bassi e ritmi a volte incalzanti e ballabilissimi, altre volte più chill, uniti a testi di una grande introspezione e profondità: il primo album solista della Bastreghi è il frutto di due anni di lavoro, reclusioni e collaborazioni (Silvia Calderoni, Meg, Chiara Mastroianni); “un volo intimo e faticosamente libero” nella dimensione della propria femminilità.
‘Psycodonna‘ è Rachele Bastreghi, nei suoi opposti di dolore, di forza, amore e malinconia. La cantautrice ha definito il suo album “un viaggio di luna e isolamento, di poesia e distorsione, di breakdance e disperazione, di albe illuminate e risvegli caotici; un ballo consapevole e liberatorio nel fango. È la musica di una nuova possibilità. La mia“. Figure ispiratrici sono state le poetesse Alda Merini, Antonia Pozzi, Anne Sexton: tutte donne che hanno lottato per far emergere la propria forza creatrice, nonostante la società tendesse a relegarle nell’ombra.


Cosa nasce di bello dal caos
C’è la sua vita, nei testi e nella musica, e una confessione: liberarsi dal pudore, lasciarsi andare e manifestare pienamente se stessa. Nel raccontare il suo disordine (Rachele ha una casa ‘intasata’ di strumenti) e i suoi amori (come nell’autobiografica ‘Due ragazze a Roma’) la Bastreghi, polistrumentista arrivata solo più tardi al canto e al cantautorato, per la prima volta esce dal guscio. E dichiara di apprezzare molto la musica di una giovane artista: Madame, che ha definito “un essere pensante, libero, ed è calma… Avrei voluto essere così, a vent’anni”.
C’è tutta una generazione di giovani che si sta affermando con un motto bellissimo: essere come si è, e rivendicare senza vergogna il proprio piacere, la propria sete di gioia. Su questo aspetto la Bastreghi non ha avuto paura di dire la sua e di confrontare la se stessa giovane con la generazione di oggi: “ero molto più bloccata, da adolescente. Ma sembra che qualcosa si stia sbloccando, sembra che le cose stiano migliorando“.
Ore e ore dentro il compito
Dentro un marchingegno semiscenico
Un vestito, un’armatura
Cantare contro la pauraLo stratagemma che inganna il cuore
‘Penelope’, Rachele Bastreghi feat Silvia Calderoni
Dura ogni notte e il giorno muore
Lo stratagemma che inganna il cuore
Lei crede al sole e io nella confusione
L’album: nove tracce per esistere e resistere
Nella prima track abbiamo un chiaroscuro di alti e bassi, che terminano con l’atto vitale del ‘tirarsi su‘.
Vengono poi ‘Lei’ e ‘Not for me‘, con graffianti english lines che fanno coming out “The ordinary is not for me, (But I never want to hide my crazy head again), Indifference, Homophobia“.
Ci si avventura su note più nostalgiche, di selvaggio affetto in ‘Come Harry Stanton‘ e la quinta canzone è la ‘Penelope’ con Silvia Calderoni che recita: “follia, respiro, paura, amore, stupore, autodistruzione… ma dentro questi margini ci sono delle forme di ribellione incredibili. La mia diversità è il mio punto di forza“. Nella stupenda, autobiografica ‘Due ragazze a Roma’, con Meg e Chiara Mastroianni (unica canzone d’amore di tutto il disco), si racconta di un incontro con “una grazia che scatena il diavolo”. E qualcosa che cambierà, profondamente.
La settima canzone che dà il titolo all’album si apre con una voce registrata: documentario sul falco pellegrino, animale rapace simbolo del sole per gli egizi e, per i cristiani, emblema dell’anima errante e vagabonda ma che, librandosi in alto in cielo, arriva più vicino a Dio. Viene poi la cover di Anna Oxa ‘Fatelo con me‘, un coraggioso inno alla sensualità e a liberi amori da vivere alla luce del sole.
Combatterete in segreto per un mondo migliore
‘Fatelo con me’, Anna Oxa
Ne uscirà rafforzato il senso del vostro pudore
Dai, fatelo con me, con me
Eh eh, eh eh, eh eh
Provate su di me, su di me
‘Resistenze’ reinventa i versi di Anne Sexton
L’ultima canzone, ‘Resistenze‘, si apre con i versi della poetessa Anne Sexton, il tema è quello di voler trovare il proprio ‘nido’: “ho trovato le calde grotte nei boschi, e le ho riempite con padelle, sculture, scaffali”. E poi si conclude con un inno alla propria famiglia: “mamma, babbo, ti voglio bene, anche se tremo, se vivo male. Non è rimasto niente”.
Ambientalismo, diritti queer, amore omosessuale e figliale, unito a ritmi originali e a uno stile da far girare la testa: noi siamo rimasti piacevolmente colpiti dal nuovo lavoro di Rachele Bastreghi, che a 44 anni si reinventa, rinasce, si mette in discussione. Crea una storia inedita, una se stessa più libera, e lo fa davvero bene. Ci auguriamo che questo sia solo l’inizio di una lunga serie di dischi, e brindiamo alla lunga vita della sua carriera.
Ti sei perso il concerto? Guarda la diretta dell’alba a Cesenatico sul suo canale Instagram!
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