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Concerti, talks e ecologia alle pendici del bosco
Dal 29 luglio al 1°agosto ad Ome, in provincia di Brescia si è tenuto il Diluvio Festival, una manifestazione che può ritenersi uno specchio fedele della musica underground più in voga oggi. Si sono susseguite sul palco band new wave e elektro come i Soviet Soviet e i Sonars, ma è stato il turno anche di molte soliste donne, giovanissime e talentuose, come Marianna Pluda di Vodoo Kid, Emma Nolde, Ginevra, Anna Carol. Ricordiamo il gruppo tutto femminile, originale e sagace Viadellironia, il duo superpunk Laguna Bollente, gli iconici e giovanissimi Post-Nebbia, assieme agli acclamati Gazebo Penguins, l’eclettico Elia Rinaldi di Nervi, l’ormai veterano Dente e, ultimi ma non ultimi, gli spassosissimi, intellettuali, ultramoderni Tuttifenomeni.
Ci sono stati anche i Camillas nel palco dei talks e non possiamo non ricordare Tea Hacic, di ‘Troie Radicali’.
Il 2021 è l’anno degli intrecci radicali
Per quest’anno, il tema scelto dall’organizzazione è stato ‘intrecciradicali‘. Intrecci perché, ora come non mai, è necessaria una fusione fra le varie arti, una condivisione umana che non schiacci l’individuo dentro i limiti di una paura imposta dalla pandemia – ‘radicali‘ – perché dobbiamo sia ritrovare un contatto più profondo con l’ambiente, ma anche perché dobbiamo trovarlo radicalmente, cambiare radicalmente stile di vita. Non a caso il festival è stato 100% plastic free.

Intreccio è la magia di un’unione, è guardare il mondo con occhi nuovi, rivolgerci a ciò che è diverso da noi e capire che, in fondo, ci parla e non è poi così distante. In questo tempo strano di respiri sospesi e corpi lontani, possiamo ritornare a stare insieme a piedi nudi sull’erba e ricordarci il valore di essere legati l’un l’altro oltre schemi, confini e soprattutto, oltre l’uomo, verso nuove alleanze. Un luogo lontano dalla città, dove possiamo ritrovare l’essenza delle cose e di noi stessi, dove possiamo rinascere ed essere chi vogliamo. Non resta che abbandonarsi agli incantesimi, soprattutto quelli della natura, e all’illusione di catturare il tempo.
Manifesto del Diluvio Festival 2021

I preferiti? Tuttifenomeni, Post-nebbia, Viadellironia, Tea, I Camillas
Senza nulla togliere agli altri artisti, questi cinque personaggi/band si sono distinti per originalità, intelligenza, innovazione. Abbiamo già conosciuto il pazzo mondo di Tea Hacic, ma ci sarebbe molto da scrivere a proposito non solo di una band oramai conosciuta e affermata come i Camillas (che ha subito di recente la grave perdita del frontman, Mirko Bertuccioli) ma soprattutto degli altri tre artisti, Tuttifenomeni, Post-nebbia e Viadellironia. Per adesso, vi lasciamo qualche ascolto… sperando di incuriosirvi. And stay tuned sulle prossime date di concerti.
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