Dalla linea di assemblaggio alle sfilate

In un periodo in cui gli Europei di calcio 2020/2021 stanno facendo riscoprire agli italiani il proprio spirito patriottico, ecco che la rossa Ferrari, casa automobilistica Made in Italy, decide di dedicarsi ad un’altra eccellenza italiana nel mondo: la moda. Nasce per questo Ferrari alta moda.
Proprio così, la rossa scende in pista ancora una volta, ma lo fa nell’alta moda: in passerella, a Maranello, sfila per la prima volta una collezione griffata con il Cavallino Rampante, firmata dal direttore creativo Rocco Iannone, ex designer di Giorgio Armani.
Una scelta estremamente audace, che esprime la volontà di esportare il marchio Ferrari e l’estro tipicamente italiano oltre la Formula 1, la competizione che tanto fa sognare e appassionare tutti gli stan della casa automobilistica, alimentandone il mito per poter interagire con le generazioni future.
Ferrari vuole essere protagonista nel sostenere l’eccellenza e la migliore creatività italiana. Oggi la sfilata di moda in fabbrica, l’apertura del negozio Ferrari e del ristorante Cavallino a Maranello sono il segno di un’Italia forte e ottimista pronta per crescere e rinnovarsi
John Elkann
Il restyling di Ferrari
Gestito da un team agguerrito e competente guidato dal Chief Brand Diversification Officer Nicola Boari, il progetto di diversificazione di Ferrari in numerosi settori – come la moda e il food – nasce per accrescere il valore del brand creando nuove esperienze e oggetti esclusivi, con lo scopo di generare un ulteriore valore economico. L’obiettivo è dunque quello di contribuire a regime per il 10% della redditività complessiva della casa di Maranello, in un lasso temporale che va dai sette ai dieci anni.

Il nuovo business Ferrari è frutto di una strategia di Exor, la holding della famiglia Agnelli, che punta ad avere un ruolo da protagonista nel mondo dell’alta moda: un primo interessamento già si era visto negli scorsi mesi, con l’investimento nel marchio Hermès e l’acquisto del 24% nel brand di calzature francese Christian Louboutin.
Ora, però, è lo stesso brand Ferrari a debuttare in passerella, e lo fa senza sembrare una semplice linea di merchandising, anzi, tutt’altro: i capi della collezione sono estrosi, irriverenti, riconoscibili, ma allo stesso tempo non scontati come qualcuno potrebbe pensare.
La collezione sarà presentata una volta all’anno e i capi saranno venduti on line e in boutique a Maranello, Roma, Milano, Los Angeles e Miami. Per il 2022 è prevista l’apertura di una boutique in Cina.
Tutti gli insight sulla collezione
Rispettando la riconoscibilità del marchio, ma archiviando cappellini tradizionali con la visiera, bomber jackets e tute monocromatiche, la nuovissima capsule creata da Rocco Iannone non presenta stagionalità, né genere: chiunque può indossare questi capi, senza alcune distinzioni.
Le auto non hanno sesso, così i vestiti. La fluidità, quindi, è un dato di fatto
Rocco Iannone
Quello che salta sicuramente all’occhio è una spiccata logomania del celebre cavallino e il lettering fumettistico, che ricordano le stampe della pop art. I tagli dei capi sono vari: alcuni molto geometrici ed oversize, altri più scivolati e raffinati, come nel caso di gonne asimmetriche in raso e dei parka imbottiti bicolore, indossate da modelli e modelle senza particolari pregiudizi o etichette di genere.
I colori dominanti della collezione sono il classico rosso Ferrari e il Giallo di Modena, presente sullo sfondo del logo della Rossa.

Ferrari Alta Moda

Ferrari Alta Moda

Ferrari Alta moda

Ferrari Alta Moda

Ferrari Alta Moda
Molto eccentriche le sneakers, rigorosamente voluminose, i pijamas in tessuto jacquard, le giacche in ecopelle e i borselli con stampa monogram Ferrari, tutti elementi che rendono la collezione super contemporanea.
Atmosfera intima, ma powerful
Alla kermesse pochi, pochissimi presenti: nonostante ciò, la regia di Bureau Betack ha reso l’evento ruggente e dinamico proprio come ce lo spetteremmo dalla casa di Maranello.
La rassegna è stata aperta da un’icona della passerella come Mariacarla Boscono, e chiusa dalla bellezza folgorante di Natalia Vodianova, che, assieme a numerosissimi modelli di etnie e corporature diverse, hanno avvalorato l’obiettivo di rendere questa discesa nella pista della moda, un qualcosa di inclusivo e giovanile.