Influenze extraterrestri
Marte e Venere, due pianeti così lontani, oggetto di tante mistificazioni, responsabili di influenze su eros e relazioni. Due mondi opposti e ormai addirittura superati in questa loro concezione. Oggi, infatti, fortunatamente ci siamo evoluti: accanto al famoso bipolarismo si sono inseriti Marte e Marte, Venere e Venere, ma anche Mercurio, Giove, Plutone (spoiler: non è più un pianeta, già da un bel po’). Esistono poi altri due pianeti, dotati di un’eccezionale forza di attrazione gravitazionale, la cui popolazione sembra crescere a dismisura. Il pianeta con la N rossa, e il pianeta Amazon Prime. Ebbene sì, in un futuro non troppo lontano il genere umano andrà probabilmente a vivere sul pianeta Netflix.
Tuttavia, qualunque sia il viaggio interstellare che intraprenderemo, qualunque sia il pianeta da visitare, non riusciremo mai a scappare così lontano da quella domanda che prima o poi nella vita tormenta tutti noi (a parte “il senso della vita” e “Ma i Griffin sanno che Stewie può parlare?“): esiste l’anima gemella?
Due serie interconnesse
Le due piattaforme di streaming ci vengono incontro, proponendoci una loro prospettiva sulla questione. Nessuna risposta definita (più che definitiva), ma tanti spunti interessanti su cui riflettere, grazie a due titoli che sembrano essere davvero anime gemelle. Parliamo di ‘Soulmates’ e ‘The One’, rispettivamente provenienti dal pianeta azzurro e dal pianeta rosso-nero.
È indubbio che siamo di fronte a un caso molto particolare, in cui due serie tv partono dal medesimo presupposto per sviluppare poi storie molto diverse. Per chi ne ha già vista una e cerca qualcosa di simile, ma anche per chi non ha visto nessuna delle due, ed è attratto profondamente da questa avvincente tematica. Perché anime gemelle? Lo scopriamo subito.
La risposta è nell’anima

‘Soulmates‘ è una serie tv antologica composta da 6 episodi, uscita su Prime Video nel febbraio 2021. Ambientata in un prossimo futuro, la serie parla di un mondo in cui la società ‘Soul Connex’ ha sviluppato un test, sicuro al 100%, in grado di scoprire l’anima gemella e potersi dire sentimentalmente appagati.
In ‘Soulmates’ ogni episodio racconta una storia indipendente, per esplorare le ripercussioni che un’invenzione del genere potrebbe avere. Ogni storia presenta personaggi che cambiano, mostrandoci dinamiche e possibilità differenti: c’è la coppia ‘vecchio stile’, la coppia aperta, l’avventuriero, persino il ‘no-soulmate’. Quale impatto avrà avuto il test su queste persone?
La serie Prime, per quanto abbia delle atmosfere che ricordano ‘Black Mirror’ (a proposito, il creatore è lo stesso, William Bridges) risulta più leggera, sebbene mantenga quel dualismo tra immaginazione e vita reale che lascia allo spettatore tutta una serie di dubbi e incertezze.
Dio li fa, la scienza li accoppia

‘The One’ (‘La coppia quasi perfetta’ per il pubblico italiano) è una produzione originale Netflix composta da 8 episodi, uscita a marzo 2021. A differenza di ‘Soulmate’, non è una serie antologica ma ha una trama orizzontale che si sviluppa per tutta la stagione.
Al centro della storia c’è Rebecca Webb (Hannah Ware), genetista a capo di ‘The One’, la società che ha sviluppato il metodo per abbinare le anime gemelle in base a determinate caratteristiche del DNA.
Rebecca stessa ha creato questo metodo insieme al collega e amico James Whiting (Dimitri Leonidas), e la loro invenzione ha avuto un tale successo da portare alla creazione di dieci milioni di nuove coppie in poco più di un anno dal lancio.
Una serie thriller, densa di flashback e colpi di scena, che conduce gli spettatori in un viaggio ad alta tensione, con una trama che man mano si arricchisce di particolari e personaggi apparentemente secondari.
Più intrigante o più inquietante?
Entrambe le serie partono da un concetto fondamentale: esiste un’anima gemella, sparsa per il mondo, predeterminata per ognuno di noi. Per i romantici, si tratterebbe soltanto di un sogno, o magari del destino, se non fosse che a mettere le mani negli ingranaggi del destino ci pensa la scienza con le sue certezze ‘testate’.
L’anima gemella è, nella concezione dell’amore romantico, la persona più affine al nostro vivere e sentire il mondo. Chiamiamolo pezzo di puzzle, chiave per la serratura, insomma quella impeccabile e unica aderenza complementare che garantirebbe una felicità e un appagamento eterno.
Si torna sempre lì, alla ricerca della felicità e alla ricerca dell’amore, due gemelli separati alla nascita che proprio non vogliono saperne di ritrovarsi sulla stessa strada. Sarà che forse siamo noi a volerli far convivere, quando entrambi sono nati per esser indipendenti. Felicità e amore, due entità ben diverse, nessuna alle dipendenze dell’altra. Fortunatamente.
Esce il sole e prendi l’ombrello
Purtroppo, la crisi umana della società moderna inevitabilmente si riversa nella crisi dei rapporti e in quella quotidianità alienante che lentamente finisce per logorarli. Siamo fin troppo proiettati sull’esterno, sulle infinite motivazioni e variabili che ricerchiamo per dare una spiegazione a quel senso di malessere, di infelicità, che andrebbe invece ricercato dentro di noi. Un po’ come dare la colpa al meteo per il nostro stato d’animo: facile e risolutivo. È così che l’imperfetta quanto realistica routine di coppia diventa elemento destabilizzante, al pari della crisi lavorativa ed esistenziale.
La tecnologia trova in questo modo terreno facile, assumendo ancora una volta un ruolo determinante e salvifico, quasi come fosse una nuova religione. Oggi la ricerca del partner si può avvalere di metodi innovativi, tramite app e incontri nati sul web, dove a decidere tutto è uno swipe verso destra o verso sinistra. È qui che si inseriscono queste due serie tv, pronte a darci un ipotetico sguardo sull’amore di domani. Sguardo che, francamente, speriamo non superi mai la soglia dell’immaginazione.
Il test del vaso di Pandora

La ricerca dell’anima gemella, affrontata nelle due serie tv, punta a coinvolgere gli spettatori raccontando storie molto diverse tra loro, che sembrano quasi rispondere alle domande che gli stessi spettatori si porrebbero: “E se la mia anima gemella dovesse morire? E se fossi già in una relazione felice? E se comunque non volessi stare con la mia anima gemella?“.
Proprio sulla scia di ‘Black Mirror’ possiamo sottolineare pregi e allo stesso tempo difetti devastanti di una tecnologia sempre più potente e avanzata. ‘Soulmate’ e ‘The One’ cercano di fornire un’opportunità apparentemente capace di risolvere problemi e aiutare le persone sole. Ma, nel gioco degli equilibri, se a qualcuno viene dato, a qualcun altro viene tolto. Così, il test crea, ma ha anche il complementare effetto collaterale di distruggere le coppie preesistenti. Oltre a far nascere dubbi in chi la persona giusta crede di averla già trovata.
Probabilmente anche una coppia apparentemente perfetta, pur non credendo nel test, sarebbe irrimediabilmente attratta dal poter scoprire l’esistenza di un’eventuale anima gemella non ancora incontrata (a loro poi decidere se andare a scoperchiare il vaso). Il dubbio opprimente di non aver fatto la scelta giusta. Ma l’amore è una scelta o un destino?
Il bicchiere mezzo pieno (l’altra metà già bevuta)
La considerazione è spontanea, frutto del nostro mondo (la Terra, non siamo ancora sugli altri pianeti citati). Quando compro un portatile su Amazon, o la macchina nuova al concessionario, quella camicia in vetrina, avrò fatto la scelta migliore? Sarà stata la scelta giusta? È sempre quella parola, ‘giusta’, che finisce per fregarci. Giusta per chi, se non per noi?
Ogni giorno vediamo poste davanti a noi mille opzioni di scelta. Tutto dovrebbe essere più facile, eppure trovarsi di fronte a una scelta ci mette in crisi. Forse perché non ci conosciamo, non abbastanza da sapere che abbiamo scelto ciò che abbiamo scelto perché lo vogliamo. Perché sentiamo che è per noi. Pensiamo spesso a quel che è perduto, non quel che è guadagnato, quando in realtà quel che si perde non esiste più, e si può lasciare andare. La perdita non è contemplata quando siamo noi a decidere. Una sorta di bicchiere mezzo pieno, per dirlo alla vecchia maniera, l’importante è che ci piaccia cosa stiamo bevendo!
Altrimenti si parte (come nella serie tv) da presupposti sbagliati: tutti sbagliano completamente le proprie scelte, e il test è lì per aiutarci. In realtà tutti noi sappiamo scegliere. Magari non sempre l’ottimale, ma credo possa andar bene lo stesso. La ricetta perfetta non esiste (tranne per il nostro ‘Christian Frontino‘).
Un ritratto incompleto ma tanto realistico

Seguendo ‘The One’ e ‘Soulmates’, sono entrato anch’io nel loop delle domande impossibili, a tratti paradossali: come cambierebbe la nostra idea di perdita della persona amata, sapendo che è esistita ma non l’abbiamo mai conosciuta? Cosa potrebbe accadere a chi non trova nessun match? Magari quell’anima gemella potrebbe non essere ancora nel database… Magari potrebbe non esistere proprio!
Incognite che rivelano la terribile preoccupazione (o forse premonizione?) di un qualcosa che, per quanto possa sembrare assurdo, è molto più vicino di quanto si pensi.
Basti pensare ai ‘romantici esperimenti’ di ‘Matrimonio a Prima Vista’, le varie isole delle coppie, o alle più recenti ‘Love is blind’ e ‘Dating around’ dove lo speed dating sta prendendo sempre più piede, andando incontro agli interessi e alle problematiche di coppia.
Ci sarà la seconda stagione?
Chi ha appena terminato di vedere l’una e/o l’altra serie, magari si starà chiedendo se ci saranno le seconde stagioni di ‘Soulmates’ e ‘The One’.
Per quanto riguarda la serie Prime, il rinnovo per la seconda stagione era stato confermato da Amc ancor prima che la serie facesse il suo debutto. Al contrario, non si hanno al momento notizie certe da parte di Netflix per le nuove puntate della sua serie tv. La cosa è abbastanza strana, considerata la strutture delle due serie e il finale delle prime rispettive stagioni.
Schiavi della tecnologia e delle incertezze
In un futuro come quelli descritti, non fare il test forse sarebbe impossibile. Un test di compatibilità potrebbe essere devastante, perché diventerebbe un qualcosa di uso comune, non obbligatorio-ma obbligatorio (qualsiasi associazione a fatti reali è puramente casuale) distruggendo così il libero arbitrio.
A quel punto, l’importante sarebbe non credere che sia la verità assoluta. Come ogni serie distopica che racconta di nuove tecnologie capaci di penetrare nella nostra quotidianità, anche in queste storie tutto risiede nell’uso che si fa di questi nuovi metodi per trovare l’amore. Dipende dalle persone, dalle loro esperienze, dalla loro vita e dalla loro personalità.
Siete sicuri di voler sapere?

È quasi impossibile che uno strumento tecnologico ci conosca meglio di noi stessi, ma al tempo stesso, mette lo spettatore di fronte alla realtà che non è poi così difficile. Una prima riflessione ricade quindi sull’insicurezza, sui dubbi e le paure di ognuno di noi. E che un test dell’anima gemella non farebbe che aumentare.
Una seconda riflessione ricadrebbe sul destino. Tutti quanti siamo attratti dal voler sapere cosa ci riserva il futuro, chi saremo tra 10 anni, se troveremo mai amore e anima gemella. E così, via a farsi leggere la mano, via con gli indovini e i santoni.
“… Le carte leggono le ombre delle cose, degli avvenimenti… Quel che io posso fare è aiutare la gente a cambiare la posizione della luce e così, con una libera scelta, a cambiare le ombre. In questo credo davvero: si possono cambiare le ombre”
Un indovino mi disse, Mister Norman
Carte e tarocchi da una parte, un test scientifico dall’altro, la voglia è quella, ma in fondo che sfizio c’è? Parliamo tanto di spoiler, e poi quando si tratta della nostra vita non ce la facciamo proprio ad aspettare?